Durante i primi incontri del Progetto Ampliarete in Sicilia sono emersi soprattutto i problemi delle donne delle periferie del messinese, che vivono in quartieri ad alto rischio di criminalità, appartengono a famiglie molto problematiche e molto spesso diventano vittime di violenze da parte dei propri mariti
Il percorso iniziato dai volontari della Sicilia lo scorso 15 febbraio a Messina vedrà il suo momento centrale il 14 giugno a Roma, in un incontro in cui volontari che si sono impegnati nel Progetto Ampliarete conosceranno le tante anime dell’ACISJF, Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane, in un Convegno che avrà luogo presso la Casa Maria Immacolata, in Via Ezio 28. Si tratta di un evento particolarmente significativo nell’ambito del Progetto AMPLIARETE che mira all’Ampliamento e al rafforzamento della rete Nazionale ACISJF nelle regioni meridionali, con il sostegno di Fondazione con il Sud.
Durante i primi incontri del Progetto Ampliarete in Sicilia sono emersi soprattutto i problemi delle donne delle periferie del messinese, che vivono in quartieri ad alto rischio di criminalità, appartengono a famiglie molto problematiche e molto spesso diventano vittime di violenze da parte dei propri mariti. Sono donne che hanno un background culturale molto povero, devono badare a figli che presentano molte difficoltà e far fronte a problemi economici. Tra queste ci sono anche le donne straniere, con problemi molto simili, e con in più tutti quelli legati all’integrazione.
Durante i laboratori successivi sono stati approfonditi questi argomenti, andando a capire quali sono le cause, e facendo riferimento alle realtà già esistenti nel territorio. Si è scelto di concentrarsi soprattutto sulle donne di periferia, quelle donne che non hanno possibilità di riscatto e di emancipazione e che continuano a vivere tra modelli educativi non idonei. L’idea è intervenire in questo settore, partendo anche dalle adolescenti e giovani e cercando di dare loro un’educazione diversa.
ACISJF, Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane nasce a Torino nel 1902 su impulso del beato Giuseppe Toniolo e di Rodolfo Bettazzi. È una delle prime associazioni cattoliche internazionali e certamente la prima femminile. Oggi ACISJF è un’organizzazione non governativa riconosciuta con statuti speciali presso il Consiglio d’Europa e l’Unesco. ACISJF è oggi presente su tutto il territorio nazionale con 21 Case di accoglienza e comunità per minori per un totale di circa 1.500 posti letto. Circa 8 mila giovani si rivolgono ogni anno agli uffici di stazione e ACISJF offre circa 40.000 pasti gratuiti e si occupa di oltre 20.000 ragazze e giovani donne in gravi difficoltà. I servizi attraverso i quali si tenta di rispondere ai bisogni di oggi sono: case famiglia, segreterie, mense e club, affidi diurni, doposcuola, centri di ascolto e servizi di stazione.
Nel 2011 ACISJF presenta a Fondazione con il Sud, che lo sostiene, il Progetto AMPLIARETE, con l’obiettivo di rafforzare l’agire volontario nelle regioni Sardegna, Calabria e Sicilia, attraverso la sensibilizzazione di nuovi volontari, il loro coinvolgimento in un processo di lettura dei bisogni e delle risorse disponibili e l’orientamento verso una mission comune.
