Dopo più di 30 anni disponibili gli alloggi Iacp a Bordonaro e la signora Rolla ha trovato una casa per la sua famiglia
MESSINA – “Sono la madre di 4 bambini disabili e cerco una casa adatta a loro”. Questo l’appello pubblicato nel mese di marzo da Tempostretto. “In tutto siamo 8, compreso un bimbo di 2 anni, due in carrozzina in un palazzo senza ascensore”, spiegava Maria Rolla, assistita dall’avvocata Annalisa Giacobbe. Oggi l’annuncio sui social della stessa signora, con l’assegnazione da parte del Comune di un’abitazione nelle case Iacp di Bordonaro San Giovannello: “Sembrano delle semplici chiavi ma non lo sono. Queste chiavi sono l’amore che inizia un sogno che non resta sogno. Poche persone accanto, ma eccezionali, da ringraziare: tra queste l’ex garante dell’Infanzia Angelo Fabio Costantino, Angela Rizzo, che mi ha supportato e lottato insieme a me, e l’avvocata Giacobbe, che ci ha creduto sempre. E grazie a chi ha fatto conoscere la storia della famiglia Oteri e del suo disagio”.
Presto il regolamento per le case popolari online e a San Giovannello disponibili due palazzine su tre
Come ci ha confermato l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, “completati gli adempimenti burocratici con l’Istituto autonomo case popolari, nel giro di venti giorni, la signora Rolla entrerà nella sua nuova casa. Stiamo inoltre per pubblicare, questione di giorni, il regolamento per l’assegnazione delle case popolari. E la procedura sarà online”. Si tratta del nuovo regolamento comunale per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Un’altra buona notizia è che le case di San Giovanello, ennesima incompiuta di Messina, finalmente vengano messe a disposizione di chi ha bisogno. Così scrivevamo nel dicembre 2020: Lavori bloccati nel 1992 e mai completati. Le case Iacp di San Giovannello sono un simbolo di spreco e cattiva gestione. In questi giorni è stata aggiudicata la gara d’appalto per i lavori di completamento per 30 appartamenti. In origine dovevano essere 75 ma più della metà non sono recuperabili. Ora i lavori sono terminati, per quanto riguarda due palazzine su tre, e si può aprire una nuova fase.
