Scivoli, barriere e "rivoluzione culturale": il primo anno della garante Tiziana De Maria

Scivoli, barriere e “rivoluzione culturale”: il primo anno della garante Tiziana De Maria

Giuseppe Fontana

Scivoli, barriere e “rivoluzione culturale”: il primo anno della garante Tiziana De Maria

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mercoledì 29 Marzo 2023 - 08:30

La garante della persona con disabilità ha completato il primo anno di attività lo scorso 27 marzo: tra i problemi la piscina "Campagna", le auto lasciate sugli scivoli e il Peba

MESSINA – Un anno di lotta contro una cultura da cambiare, tra atteggiamenti sbagliati e barriere architettoniche, per rendere Messina una città inclusiva. La battaglia della garante della persona con disabilità, Tiziana De Maria, è appena all’inizio ma è già trascorso un anno dal giorno in cui è stata eletta in ruolo creato per la prima volta in città. E così la garante ha scritto e inviato al presidente del Consiglio comunale, l’onorevole Cateno De Luca, la relazione del primo anno di attività, che sarà poi condivisa con il sindaco Federico Basile, l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore e il Consiglio comunale.

I numeri della relazione

E i temi, all’interno della relazione, sono tanti. Tiziana De Maria parte dai numeri: 16 note al Comune, 5 segnalazioni in carico, una richiesta di convocazione del tavolo con le associazioni sull’autismo, 14 partecipazioni a incontri, tavoli, convegni e seminari, 2 riunioni plenarie con le associazioni di categoria, 3 iniziative in città, tra cui le passeggiate in centro per rilevare criticità varie, e vari incontri formali e informali con sindaco, assessori e tecnici. Ma la garante si sofferma soprattutto sul contenuto dell’attività, spiegando che fin dalla prima nota si è concentrata soprattutto sulla “componente culturale”, con la richiesta di intensificare i controlli su quei comportamenti, relativi soprattutto ai veicoli e ai parcheggi, che non permettono una vita facile alle persone con mobilità ridotta.

Gli atteggiamenti negativi: chi occupa i posti disabili e chi gli scivoli

E Tiziana De Maria spiega che sono soprattutto due gli atteggiamenti riscontrati: chi parcheggia negli stalli per disabili senza averne diritto e chi a ridosso degli scivoli. Ma la garante spiega anche che “la priorità è creare consapevolezza nella comunità su quello che è il diritto di ciascuno di vivere sulla base di uguaglianza con gli altri, diritto che viene spesso negato alle persone con disabilità da barriere fisiche e culturali che ne limitano la libertà e i diritti fondamentali”.

Il caso della piscina Campagna

De Maria prosegue e analizza un caso simbolo: la piscina Graziella Campagna. Scrive nella relazione che la questione accessibilità “con particolare riguardo alla mancanza di bagno per disabili, che è stata oggetto di ben cinque note da parte della scrivente”, è giustamente prioritaria. E su questo tema ha coinvolto, il 20 febbraio scorso, l’Anffas, Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, che si espressa “ritenendo che l’esistenza di barriere architettoniche nella piscina Graziella Campagna costituisce una discriminazione nei confronti delle persone con disabilità e ne ha richiesto al Comune l’abbattimento nel termine di 30 giorni”, con un documento protocollato 14 giorni fa, il 15 marzo.

L’adozione del P.e.b.a.

Ma non è finita. Un altro argomento centrale è il P.e.b.a., il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, un “obbligo di legge cui molti Comuni e Città metropolitane della Sicilia, compresa la nostra, sono ancora inadempienti”. Tiziana De Maria spiega di aver richiesto l’adozione urgente a inizio mandato, oltre all’istituzione di un tavolo di lavoro permanente per la redazione del piano con tecnici di diverse aree tematiche, ma anche associazioni. E l’approccio, secondo la garante, deve cambiare anche in questo caso, perché “quando si interviene per eliminare le barriere, ancora oggi, lo si fa con un approccio che guarda al binomio barriera/disabilità e con interventi che mirano a individuare soluzioni ‘dedicate’. Diverso è progettare ‘senza’ barriere, progettare in modo universale. Significa concepire ambienti e prodotti che siano fruibili dal più ampio numero possibile di persone, senza la necessità di aggiungere specifici supporti o soluzioni puntuali, bensì assumendo la progettazione ‘senza barriere’ come criterio imprescindibile. Tecnici e professionisti sono quindi chiamati a elaborare piani e progetti tenendo conto delle esigenze di fruizione di tutti, indipendentemente dall’età, capacità o abilità di ciascuno”.

E per questo chiede “azioni integrate e interventi che si occupino della pianificazione urbanistica, della progettazione e manutenzione di spazi ed edifici di interesse collettivo, della mobilità e dei servizi di trasporto pubblico, della regolamentazione degli usi (ad esempio commerciali) degli spazi pubblici” e “non meno importante è la relazione con le modalità di funzionamento/gestione degli spazi e di erogazione dei servizi destinati all’educazione, alla cultura, all’assistenza sociale e sanitaria”.

Tavoli tematici per un organismo integrato

La garante parla anche della richiesta di un modello sperimentale di “Organismo territoriale integrato per la promozione dei diritti delle persone con disabilità composto da componenti dell’amministrazione comunale, tecnici afferenti le aree tematiche d’intervento, rappresentanti della società civile e delle categorie economiche, associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie”, con diversi tavoli tra cui quelli su barriere architettoniche, sport, lavoro, turismo accessibile e vita indipendente. Nel documento si parla anche delle barriere architettoniche negli stabilimenti balneari e degli accessi per disabili alla spiaggia libera.

E infine i risultati. Il “più evidente”, scrive De Maria, “riguarda senza dubbio un più ampio coinvolgimento del mondo dell’associazionismo, che ha collaborato e a volte si è reso protagonista di attività di rilevanza socio – educativa”. Infine l’auspicio, che “è quello di poter continuare in maniera sinergica con gli enti territoriali e le associazioni delle persone con disabilità questo percorso verso la realizzazione di una città davvero inclusiva e vivibile per tutti”.

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5 commenti

  1. Continuate così che la città è accessibile per i disabili.

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  2. Antonio barbera 29 Marzo 2023 17:51

    Mi rivolgo alla Gent. Signora Tiziana De Maria, in merito all’abbattimento barriere architettoniche, ha visto gli attraversamenti scivoli per disabili realizzati in Via Toscana, Via Napoli, Via Siracusa alcuni impercorribili altri con spazio utile 90 cm?

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  3. Francesco Campagna 30 Marzo 2023 15:08

    Sarebbe possibile fornire un contatto della garante?

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    1. Marco Olivieri 30 Marzo 2023 15:26

      La aggiorno, grazie

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