Scontri Atm-sindacati, l'opposizione vuole una commissione d'inchiesta

Scontri Atm-sindacati, l’opposizione vuole una commissione d’inchiesta

Giuseppe Fontana

Scontri Atm-sindacati, l’opposizione vuole una commissione d’inchiesta

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venerdì 13 Gennaio 2023 - 13:25

I e II commissione consiliare hanno ospitato i protagonisti della vicenda. E i documenti potrebbero finire in Procura

MESSINA – Clima rovente su Atm. Azienda e sindacati sono stati riuniti in prima e seconda commissione, con una convocazione straordinaria che il consigliere Salvatore Papa aveva anticipato settimane fa, insieme alla consigliera Margherita Milazzo. E il clima non è stato diverso dal solito, con il botta e risposta piccato tra Mariano Massaro, che ha ripercorso i seri disagi che da tempo denunciano i sindacati, e Giuseppe Campagna, presidente di Atm che ha sciorinato una lunga sequela di numeri legati a straordinari, compensi, bonus e dipendenti assunti.

Nel mezzo, la discussione con i consiglieri partecipanti alle due commissioni. E il tema centrale è stata l’istituzione di una commissione d’inchiesta per fare luce sulla vicenda, inviando anche la relazione odierna alla Procura della Repubblica. A proporre la commissione sono Felice Calabrò e Dario Carbone. Pd, Fratelli d’Italia Ora Sicilia potrebbero unire gli sforzi e preparare una delibera con cui proporne l’istituzione: serviranno i due quinti di voti favorevoli all’interno del Consiglio.

Poi il passaggio sulla Procura. Duro l’affondo di Libero Gioveni, capogruppo di FdI, che ha parlato di inviare tutto alla Procura e si è scontrato con il vice presidente del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi. Quest’ultimo, infatti, ha provocatoriamente chiesto ai colleghi di presentare vere denunce nel caso in cui “abbiamo verificato questi illeciti” e di non “lavarsene le mani”. Lui, dal canto suo, non lo fa perché “sono convinto che l’Atm stia agendo in piena legittimità”.

Ma non è finita. La consigliera Antonella Russo ha poi invocato le dimissioni di Campagna, nel caso in cui questi illeciti siano veri: “Se tutto questo è vero, lei presidente si deve dimettere. L’azienda non è sua, ma del Comune di Messina, dei contribuenti e dei cittadini. Se sono vere anche solo in parte si deve dimettere”. Il clima resta tutt’altro che sereno.

Campagna, dopo oltre due ore di lavori, dà poi vita a un lungo intervento condito anche da attacchi a quei lavoratori che “hanno atteggiamenti non idonei rispetto a chi fa il proprio lavoro. È giusto premiare chi lavora anche agli occhi degli altri: sono presente, faccio il mio lavoro e vengo premiato se me lo merito”. E a rispondere è Michele Barresi di Uiltrasporti, che tra l’altro chiede al presidente di “non gettare m… sui dipendenti”. Una discussione accesa, durata oltre tre ore, e che accende ulteriormente i riflettori su una vicenda da chiarire fino in fondo, per il bene non soltanto dell’azienda ma dell’intera città che esige un servizio sempre migliore.

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3 commenti

  1. Se tutto questo è vero, lei presidente si deve dimettere….. tolgo il se, perché È VERAMENTE TUTTO VERO!!!!!!Che indaghi la procura così non ci saranno dubbi su chi dice la VERITÀ così tanto occultata !!!!!!!

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  2. Nstwviva il duce 14 Gennaio 2023 10:43

    Poverini i dipendenti atm bisogna capirli, non erano abituati a lavorare adesso con questa dirigenza lo devono fare e dunque si trovano a disagio

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    1. Lei quando si tratta di ATM parla (anzi straparla) per sentito dire,per nomea…..avvocato, si documenti adeguatamente prima di commentare ,perché come lei mi insegna ,quando si “accusa”, ci vogliono indizi schiaccianti,inconfutabili,prove CERTE …..e stia sicuro che solo così si palesa inevitabilmente la VERITÀ nell’affermare ciò che si dice altrimenti sono solo CHIACCHIERE!!!!!!

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