Politica

Scontro De Luca-Lamorgese: sì del Ministro Bonafede a procedere contro il sindaco di Messina

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha autorizzato la Procura di Messina a procedere nei confronti del sindaco della Citta’ dello Stretto, Cateno De Luca, accusato del reato di vilipendio previsto dall’articolo 290 del codice penale. De Luca era stato iscritto nel registro degli indagati a fine marzo dopo la denuncia del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Per questo genere di reati, perché si possa poi esercitare l’azione penale attraverso la richiesta di rinvio a giudizio o di emissione di decreto penale di condanna, è necessaria l’autorizzazione del Guardasigilli. (ANSA).

I giorni del Coronavirus

Una vicenda che riporta ai giorni della piena emergenza Coronavirus. Erano i giorni dell’ordinanza che “si passa a condizione” per il transito sullo Stretto e De Luca mandò a quel paese più volte il Viminale e il Ministro Lamorgese, accusando Roma di non garantire i necessari controlli e le misure per impedire che il virus potesse arrivare in Sicilia.

Il 26 marzo il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese decise di denunciare il sindaco di Messina per vilipendio della Repubblica. Il Viminale spiegò che la decisione era arrivata «a seguito delle parole gravemente offensive e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari». De Luca aveva replicato attaccando ancora più a muso duro, parlando di “lupara di Stato” nei suoi confronti. Ma per procedere, la Procura doveva avere l’autorizzazione del Ministero della Giustizia. De Luca addirittura lanciò un messaggio al Ministro Bonafede affinché desse il via libera al procedimento contro di lui. «Il Ministro alla Giustizia autorizzi senza indugio, in tribunale porterò la documentazione che dimostra il crimine di Stato» commentò il sindaco.