Fantasia e illogicità. Muse ispiratrici delle nuove politiche scolastiche

Fantasia e illogicità. Muse ispiratrici delle nuove politiche scolastiche

Sara Faraci

Fantasia e illogicità. Muse ispiratrici delle nuove politiche scolastiche

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giovedì 21 Febbraio 2013 - 18:10

I grillini sollevano dito accusatorio nei confronti delle nuove politiche di accorpamento e smembramento degli istituti scolastici decise dalla regione e propongono soluzioni alternative

Tacciato quanto meno di “creatività” il dimensionamento scolastico operato dal tavolo tecnico regionale. Fra l’8 e l’11 febbraio si è infatti svolto un incontro volto a dare una nuova impronta al sistema di formazione scolastica sulla base di accorpamenti dei poli di istruzione e assegnazione dei rispettivi indirizzi. Un consesso che, a dire del Movimento 5 Stelle di Messina, avrebbe offerto molti spunti di riflessione e ben poche argomentazioni a sostegno della logicità delle scelte partorite.

E’ premessa dai seguaci di Grillo la dichiarazione di incostituzionalità della norma che avrebbe dovuto fungere da fonte chiarificatrice di ogni dubbio in merito e che ha invece generato uno sfacelo organizzativo dal quale risulta difficile districarsi, ed è premesso anche il mancato accordo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Governo centrale da un lato ed Enti territoriali dall’altro a conclusione della Conferenza Stato – Regioni dello scorso 7 febbraio che ha visto vanificate le speranze di recuperare il bandolo della matassa in merito alle modalità di fattiva applicazione delle nuove riforme alla scuola. Fatto sta che le decisioni emerse dal consesso terminato l’11 febbraio sembrano essersi inoltrate lungo quell’irragionevole cammino, intrapreso ormai da tempo dall’amministrazione nazionale, avvezzo a considerare la scuola più dal punto di vista di una logica aziendale o – come lo stesso movimento sostiene – clientelare, piuttosto che dall’ottica maggiormente consona di chi ricerca la tutela di un bene comune imprescindibile quale quello appunto dalla pubblica istruzione.

Fantasia e illogicità delle lunghe riflessioni del tavolo tecnico regionale, dunque, che hanno portato ad accorpamenti che superano i 1400 alunni e ad improbabili smembramenti, invece, di istituti che contano appena 700 utenti, come avvenuto nel palermitano. Così il Liceo Classico Maurolico si accorpa al Liceo scientifico G. Galilei di Spadafora e con una rocambolesca trovata nata dall’intesa tra Assessorato Regionale e Ufficio scolastico Regionale, il liceo scientifico di Castroreale si vede assegnato l’indirizzo “servizi sanitari” ( odontotecnico e ottico ) che spetterebbe invece al ben più idoneo – e per strutture e per competenze consolidate – polo professionale Barcellona-Milazzo, in prima linea tra gli aspiranti al riconoscimento che gli è stato invece negato.

Si accompagnano alla lista nera delle scelleratezze elencate dai grillini messinesi, anche tante proposte per il futuro che, certo, in aria di campagna elettorale non fanno mai male. Illustrato così il saggio proposito di elaborare un ddl che assicuri trasparenza e aderenza ai principi costituzionali delle modalità di reclutamento del personale presso gli istituti regionali paritari e sollecitati tempestivi interventi da parte del Governo regionale che siano indirizzati al reimpiego del personale docente abilitato e ATA rimasto disoccupato a seguito delle recenti riforme scolastiche. Rimane solo da aspettarsi che il buon senso illumini la strada per le scelte future in un settore sinora estremamente martoriato. (Sara Faraci)

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