Il caso: solo due giorni di lezione in due settimane. Arriva il Milleproroghe

Il Milleproroghe è legge, ieri il Senato ha approvato il maxi emendamento con cui il Governo potrà posticipare l’entrata in vigore di alcune norme, leggi e misure di vario tipo. Tra quelle inserite anche dal Governo Conte c’è quella che riguarda le scuole e che tocca da vicino Messina che ha vissuto un inizio dell’anno scolastico burrascoso dopo il caso dell’ordinanza shock con cui il sindaco De Luca ha chiuso tutte le scuole messinesi perché non a norma dal punto di vista antisismico.Dalla prima ordinanza ne seguirono altre che via via hanno concesso di riaprire i battenti a quegli istituti che hanno presentato le certificazioni necessarie, lasciando in piedi precise limitazioni per le scuole che invece non hanno i certificati e che dunque necessitano di interventi di messa a norma.

Da oggi con il Milleproroghe di fatto viene spostato al 31 dicembre 2019 il termine per l’adeguamento delle strutture scolastiche alla normativa antincendio, termine entro il quale le scuole dei territori ad alta sismicità come Messina devono anche essere sottoposte a verifica di vulnerabilità sismica.

Quindi da lunedì tutti gli istituti che in queste due settimane di scuola hanno riaperto i cancelli con turnazioni, doppi turni, con sistemazioni provvisorie in altri locali per rispettare il limite massimo di 100 persone all’interno di strutture non in regola con i certificati, potranno tornare a lavorare a pieno regimein attesa di fare gli interventi necessari per rendere gli immobili sicuri dal punto di vista strutturale.

Potranno tirare un sospiro di sollievo dirigenti scolastici, docenti, famiglieche in queste due settimane hanno fatto i conti con situazioni difficili da gestire e disagi da affrontare. Come per esempio è successo all’Istituto comprensivo Evemero di Ganzirri. A raccontare l’assurdità di queste prime due settimane di scuola, alcuni genitori della scuola primaria e secondaria del plesso di Faro Superiore che si sono ritrovati con un calendario di lezioni che, proprio a causa delle limitazioni imposte dall’ordinanza del sindaco, ha di fatto consentito alle varie classi di fare al massimo due giorni di lezioni a settimana.

E così per esempio è successo che il lunedì sono andati a scuola i bambini di due prime e due seconde, il martedì è toccato a quelli di due terze, due quarte e una quinta, il mercoledì un’altra quinta e tre classi delle medie, il giovedì altre tre classi delle medie (di sezione diversa) e poi di nuovo da capo con il calendario per le classi del lunedì e del martedì.La settimana seguente si è andato avanti allo stesso modo, cercando quantomeno di garantire a tutti di fare almeno tre giorni di scuola nelle due settimane che sono trascorse.

Alunni di scuola elementare e media si sono così trovati con un inizio dell’anno particolarmente soft, un po’ meno invece le famiglie che hanno fatto i conti con una situazione paradossale e che adesso si sbloccherà non perché gli istituti da domani saranno a norma ma solo perché ci sarà più tempo per adeguarli.

Il sindaco De Luca però ha le idee chiare e dunque questa parentesi dovrebbe rappresentare solo l’inizio burrascoso di un percorso che porterà alla messa in sicurezza delle scuole messinesi. Intanto però con il Milleproroghe la campanella potrà suonare per tutti.

Francesca Stornante