Il La Farina non vuole l’unione col Maurolico

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martedì 20 Novembre 2018 - 06:17

Si cerca una soluzione per il liceo classico di corso Cavour, che non ha il numero di alunni sufficiente per restare autonomo

MESSINA – L’idea iniziale era quella di trasferire il Linguistico dal Seguenza al Maurolico. L’obiettivo è quello di “salvare” lo storico liceo classico, che non ha il numero di alunni sufficiente per restare autonomo. Ma l’intero Seguenza è sceso in piazza contro quest’ipotesi, tanto che il sindaco Cateno De Luca ha accolto la richiesta, avanzata a gran voce.

Altra ipotesi, allora, sarebbe l’unione con l’altro liceo classico della città, il La Farina, ma anche in questo caso non è una soluzione gradita all’altra scuola coinvolta. Ieri una seduta straordinaria del Collegio docenti del La Farina che, all’unanimità, ritiene l’ipotesi “destituita di presupposti razionali, legittimi, utili all'utenza per gli sviluppi futuri delle sorti degli studi classici e soprattutto eticamente inaccettabile per la mortificazione gratuita che verrebbe inflitta ad una scuola che, a dispetto della crisi degli studi classici, ha visto crescere l'utenza del 40% grazie ad una progettualità innovativa di grande spessore e qualità, che tanto dà e continuerà a dare alla città”. Un’ipotesi, tra l’altro, non sostenuta da nessuna delle forze sindacali, né proposta dell'unico organo legittimato, il Consiglio Scolastico Provinciale”. Quale soluzione, allora, per il Maurolico?

Un commento

  1. Questa vicenda non avrà mai fine. Finchè le sorti dell’offerta faormativa e di istruzione nella nostra città saranno in balia dei desiderata e degli isterismi di questa o quella preside che con la complicità e ricattando il suo corpo docente aizza gli studenti a scendere in piazza e perdere preziose giornate di lezioni in inutili e controproducenti chiazzate di piazza. Il tutto con la regia di un sindaco che decide di non decidere e a cui l’ultimo che esce dalla sua porta riesce sempre a fargli cambiare idea. Siamo alle solite, le istituzioni hanno timore di fare le istituzioni. Di questo passo nessun problema verrà mai risolto in quetsa città che affonda nel caos , nei rifiuti e nel vuoto decisionale.

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