Scuole periferiche e "uscite esterne": il problema dei bus e di come "far partecipare tutti"

Scuole periferiche e “uscite esterne”: il problema dei bus e di come “far partecipare tutti”

Giuseppe Fontana

Scuole periferiche e “uscite esterne”: il problema dei bus e di come “far partecipare tutti”

lunedì 04 Dicembre 2023 - 14:00

I consiglieri hanno chiesto interventi per non far sentire esclusi gli studenti delle periferie. Da Atm la proposta: "Incentiviamo con loro l'uso dei bus di linea"

MESSINA – La prima commissione consiliare, dedicata alla viabilità e presieduta dal consigliere di Sud chiama Nord, Salvatore Papa, ha affrontato un tema che coinvolge centinaia (se non migliaia) di messinesi: quello degli eventi rivolti alle scuole, a cui spesso non riescono a partecipare alunne e alunni degli istituti in periferia. Ad aprire la sessione di lavori è stato il consigliere Giuseppe Busà, di Basile sindaco, attento alla tematica, che ha spiegato come spesso le scuole della zona sud siano praticamente tagliate fuori e di come servirebbe una sorta di convenzione con Atm per permettere agli alunni, tramite bus e pullman, di partecipare alle iniziative del centro città.

Gli scuolabus: “I posti ora sono 1.100, con 24 linee attivate”

Presenti in commissione l’assessore alle Politiche scolastiche, Pietro Currò, la presidente di Messina Social City, Valeria Asquini, due membri del Cda di Atm, Carla Grillo e Salvatore Ingegneri, e la dottoressa Russo per il provveditorato agli Studi, vista l’assenza per impegni istituzionali del professore Stello Vadalà. E la prima a parlare degli spostamenti di ragazze e ragazzi è stata Valeria Asquini: “Questa è una tematica importante e quotidiana, perché arrivano sempre più richieste da parte delle scuole per supporto nelle uscite extrascolastiche. Cerchiamo sempre di soddisfare le richieste, negli orari che non vadano a intaccare ingresso e uscita da scuola. Come sempre l’azienda sarà disponibile, qualsiasi sarà l’idea, ma sempre tra le 9 e le 12, tra le entrate e le uscite. Siamo arrivati a 1.100 posti, con 24 linee attivate. Arriveranno altri scuolabus e contiamo di attivare altre linee da gennaio. La richiesta iniziale era di 500 posti e l’abbiamo più che raddoppiata”.

L’idea di Atm: “Le scuole usino gli autobus di linea”

Russo ha poi portato i saluti del provveditore e spiegato: “Essere qui per noi è importante, perché ci fa capire quali sono le esigenze. Per noi le attività esterna sono fondamentali ed è necessario che tutte le scuole, anche quelle periferiche, prendano parte alle varie iniziative”. Dopo, la palla è passata ad Atm. Carla Grillo ha lanciato un’idea: “Laddove è possibile sarebbe importante che le scuole e i consiglieri stessi invoglino gli studenti a usare i bus di linea. Nei giorni scorsi una scuola media a Roma ha utilizzato i bus di linea per una gita, accompagnati dagli insegnanti. A noi non è possibile utilizzare bus urbani per soddisfare queste richieste. In altre città come Firenze e Roma si usano gli scuolabus, in orari non di ingresso e uscita. E lo si fa con un prezzo simbolico di un euro ad alunno. Come atm potremmo invece impiegare i bus da noleggio, che però hanno costi importanti se non vengono riempiti del tutto. Noi siamo comunque disponibili al confronto, ma sarebbe importante sensibilizzare all’utilizzo del bus di linea”. E si è parlato del contatto di servizio prossimo alla scadenza, al cui interno potrebbero essere inserite anche queste tematiche.

E Ingegneri ha poi spiegato: “Parlando con l’assessore Currò abbiamo pensato che si potrebbe prevedere un pacchetto di uscite riservato alle scuole su richiesta. In ogni caso oggi non ci troviamo più a parlare di problemi ma di nuovi servizi che sembravano inimmaginabili. Nessuno poteva pensare che Atm venisse convocata per servizi oltre l’ordinaria, vogliamo sottolinearlo perché è un cambiamento importante e positivo”. I consiglieri, però, non sono d’accordo. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni ha replicato: “Non è vero che funziona tutto. Ci sono svariati problemi che però non sono stati trattati qui in commissioni, soprattutto che riguardano i lavoratori”. Mentre sull’idea di far utilizzare i bus di linea agli alunni delle scuole periferiche, soprattutto vista l’età di chi frequenta elementari e medie, i consiglieri hanno espresso i loro dubbi, legate tanto alla quantità degli studenti che si dovrebbero muovere quanto alla presenza di estranei sui mezzi, con cui entrerebbero in contatto e con il rischio che la gestione possa essere, per i docenti, complicata.

L’assessore Currò: “Ci incontreremo ancora”

A chiudere i lavori è stato l’assessore Currò. Sul tema si ritornerà sicuramente nelle prossime settimane: “In questo piccolo tour negli istituti che ho fatti ho imparato molte cose. Noi siamo per sostenere fortemente la scuola pubblica, a cui si chiede uno sforzo enorme di educazione. Qui non si tratta di poco. Io penso che questo particolare tema sia risolvibile anche grazie al nuovo contratto di servizio e faremo tesoro di quanto ci avete detto oggi. Ci incontreremo di nuovo con Atm e Provveditorato”.

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