Disfacimenti e rifacimenti con adattamenti: il restauro inizia togliendo il superfluo
MESSINA – In un cantiere di restauro, alcune delle trasformazioni più importanti sono quelle che non si vedono. È il caso delle demolizioni interne in corso nei due edifici storici di Messina: l’ex Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele e l’ex Banco di Roma, che saranno sede del secondo Palagiustizia.
Dietro le facciate silenziose, coperte dall’impalcatura, interi ambienti stanno cambiando volto grazie alla demolizione selettiva. Si tratta di un processo accurato che prevede la rimozione di elementi non strutturali – come tramezzi, intonaci, controsoffitti e pavimentazioni – aggiunti nel tempo o ammalorati, per riportare alla luce le strutture originarie e prepararle agli interventi successivi di adeguamento e adattamento alle nuove esigenze funzionali e di destinazione d’uso.
Queste demolizioni, “invisibili” al pubblico, sono in realtà il primo passo per restituire autenticità ai palazzi. Solo così sarà possibile integrare nuove tecnologie, impianti moderni e restauri mirati, nel pieno rispetto della loro identità storica.




