Messinaservizi, in Consiglio atto secondo. Con la delibera già bocciata

L’amministrazione comunale ci riprova e porta in Consiglio comunale la delibera sull'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti alla Messinaservizi.

L’Aula tornerà a riunirsi domani sera in seduta straordinaria e troverà all’ordine del giorno lo stesso identico provvedimento già bocciato qualche giorno fa (vedi qui). Alla fine, dunque, ha prevalso la linea del segretario/direttore generale Antonio Le Donne, il quale – smentendo pubblicamente il suo vice, Giovanni Bruno – ha “sentenziato” che l’atto può essere rimesso a votazione senza modifiche nonostante il diniego già incassato (vedi qui).

La presidente del Civico Consesso ha quindi convocato i colleghi per domani sera alle 19.

L’obiettivo della giunta è quello di non fare l’ennesimo buco nell’acqua e nelle prossime ore si susseguiranno riunioni e trattative per cercare di trovare la quadra attorno ad un provvedimento che in molti consiglieri comunali suscita più di qualche perplessità.

Nella seduta del 12 giugno scorso, i presenti al momenti del voto erano 28 e a far pendere l’ago della bilancia a favore dei no erano stati i voti dei contrari e dei numerosi astenuti. Domani, per iniziare la seduta e rendere valida l’eventuale votazione, sarà necessaria la presenza di almeno 21 consiglieri comunali.

Nei giorni scorsi non sono mancate dichiarazioni allarmistiche circa le conseguenze in caso di mancata approvazione del contratto di servizio. Secondo l’assessore Guido Signorino, tornato ad essere una figura centrale all’interno della giunta, «essendo spirata ogni possibile proroga, e avendo la Regione messo in guardia le amministrazioni da ogni reiterazione, il Sindaco non potrebbe fare una nuova ordinanza. La conseguenza sarebbe l’impossibilità per Messinambiente e per qualunque altro soggetto (pubblico o privato) di raccogliere la spazzatura da terra. A questo si aggiunge la perdita del posto di lavoro per più di 500 persone. Un disastro ecologico, civico e sociale. Incomprensibile, visto che il piano ARO era stato già approvato, così come la costituzione dell’azienda in house providing che, in coerenza con quell’atto, dovrà subentrare a Messinambiente».

La palla adesso passa nuovamente ai consiglieri comunali, che dovranno confermare quanto già deciso nella seduta del 12 giugno o cambiare rotta.

DLT