Messinaservizi, Le Donne “tira le orecchie” a Bruno: atto ripresentabile

Messinaservizi, Le Donne “tira le orecchie” a Bruno: atto ripresentabile

Danila La Torre

Messinaservizi, Le Donne “tira le orecchie” a Bruno: atto ripresentabile

Tag:

martedì 20 Giugno 2017 - 11:09

Al centro della diatriba ” la delibera sull’ "Affidamento in house providing alla società per azioni in house a totale capitale pubblico Messinaservizì Bene Comune S.p.A" che è stata riproposta da Ialacqua ma rispedita al mittente dal vice segretario generale

A Palazzo Zanca è “scontro” tra il segretario generale di Palazzo Zanca, Antonio Le Donne ed il suo vice, Giovanni Bruno. Al centro della diatriba ” la delibera sull’ "Affidamento in house providing alla società per azioni in house a totale capitale pubblico Messinaservizì Bene Comune S.p.A. con socio pubblico locale unico Comune di Messina dei servizi connessi alla gestione integrata dei rifiuti di cui al piano di intervento A.R.O. Comune di Messina”.

Meno di 24 ore fa il provvedimento, bocciato qualche giorno fa dal Consiglio comunale, è stato ripresentato tale e quale dall’assessore Daniele Ialacqua ma immediatamente respinto al mittente da Bruno in ossequio all’art.36 del regolamento di Consiglio comunale, con tanto di invito a ripresentare una nuova delibera e relativi pareri (vedi qui). A sorpresa però la vicenda risulta tutt’altro che chiusa, perché ha deciso di entrare a gamba tesa Le Donne, smentendo pubblicamente quanto scritto dal suo vice.

Con una nota di due paginette, il segretario/direttore generale con funzioni ad interim anche di ragioniere generale precisa che «le indicazioni in essa contenute (cioè nella nota di Bruno ndr) appaiono "sovrabbondanti" per due ordini di motivi di agevole comprensione: il primo ordine riguarda l'art. 36 c. 4 del Regolamento del Consiglio Comunale il quale dispone: "Salvo i casi particolari espressamente previsti dalla legge o dallo statuto, una deliberazione non approvala o respinta non può, nella stessa adunanza, essere ulteriormente oggetto di discussione e di votazione. Può essere riproposta al Consiglio solo in una adunanza successiva»

«La disposizione – sottolinea Le Donne, quasi a voler rimarcare l’errore di interpretazione di Bruno – è di rara chiarezza nell'indicare la riproponibilità tal quale d'una proposta di deliberazione "non approvata o respinta" con due limiti ed una condizione: a) che una legge non lo impedisca; b) che lo statuto comunale non lo impedisca; c)che non possa essere riproposta "nella stessa adunanza" bensì "solo in una adunanza successiva"».

«Com'è palese, entrambi i limiti e la condizione – scrive ancora Le Donne – sono soddisfatti: gli uni perché dalle ricerche effettuate non emerge alcun divieto specifico; l'altro perché la riproposizione avviene, appunto, in "una adunanza successiva"».

Secondo il super dirigente tuttofare, il secondo ordine di motivi riguarda il principio di "non aggravamento del procedimento" ed il principio della economicità dei mezzi procedimentali in virtù dei quali non vanno riprodotti atti esistenti: «non si comprende, pertanto, in quale altro ambito regolamentare possa ravvisarsi la asserita 'necessità’ di un nuovo iter deliberativo con la riformulazione di tutti i pareri, l'invio alle circoscrizioni e la dovuta richiesta al Collegio dei Revisori».

Le Donne, dunque, non ha dubbi sulla legittimità dell’iter seguito da Ialacqua e anzi ribadisce «la richiesta di rinnovata sottoposizione al predetto Organo collegiale per le ragioni d'urgenza che l'Amministrazione ha già inteso rappresentare».

Danila La Torre

18 commenti

  1. MessineseAttenta 20 Giugno 2017 12:53

    Arroganza ed incompetenza a piene mani.
    In che mani è il comune di Messina!!!!!!!!!!!!!!!!

    0
    0
  2. MessineseAttenta 20 Giugno 2017 12:53

    Arroganza ed incompetenza a piene mani.
    In che mani è il comune di Messina!!!!!!!!!!!!!!!!

    0
    0
  3. MessineseAttenta 20 Giugno 2017 12:53

    Ormai, la protervia di questo incompetente ed arrogante ha passato i limiti del dibattito politico ed è entrata nel raggio d’azione della magistratura. Se non fosse che quella messinese dorme tranquillamente sogni profondi (ciao, core!!!!!), in qualunque altra città adesso Ialacqua sarebbe indagato per abuso d’ufficio e per il reato previsto e punito dall’art. 414 del C.P. Poteva sì riproporre la vecchia delibera, ma modificata dagli emendamenti votati in Consiglio. Riproporre integralmente la delibera cassata ha il solo scopo di reiterarne la bocciatura, istigando i “lavoratori” di Messinambiente contro i Consiglieri, scaricando su di loro responsabilità che afferiscono esclusivamente a Ialacqua ed al no global de noantri Rintintin

    0
    0
  4. MessineseAttenta 20 Giugno 2017 12:53

    Ormai, la protervia di questo incompetente ed arrogante ha passato i limiti del dibattito politico ed è entrata nel raggio d’azione della magistratura. Se non fosse che quella messinese dorme tranquillamente sogni profondi (ciao, core!!!!!), in qualunque altra città adesso Ialacqua sarebbe indagato per abuso d’ufficio e per il reato previsto e punito dall’art. 414 del C.P. Poteva sì riproporre la vecchia delibera, ma modificata dagli emendamenti votati in Consiglio. Riproporre integralmente la delibera cassata ha il solo scopo di reiterarne la bocciatura, istigando i “lavoratori” di Messinambiente contro i Consiglieri, scaricando su di loro responsabilità che afferiscono esclusivamente a Ialacqua ed al no global de noantri Rintintin

    0
    0
  5. Ma che senso ha riproporre alla stessa assemblea un provvedimento già respinto? tranne che non siano intercorsi tra l’amministrazione proponente e i consiglieri/capigruppo accordi tali che potrebbero favorire l’approvazione del provvedimento altrimenti………………….tempo perso!

    0
    0
  6. Ma che senso ha riproporre alla stessa assemblea un provvedimento già respinto? tranne che non siano intercorsi tra l’amministrazione proponente e i consiglieri/capigruppo accordi tali che potrebbero favorire l’approvazione del provvedimento altrimenti………………….tempo perso!

    0
    0
  7. Non conosco il regolamento consiliare del Comune di Messina ma ritengo che, per logica giuridica, una delibera bocciata non possa essere riproposta tale e quale ( in qualunque tempo). Senza alcun elemento di novità, non si capisce perché il consiglio , che già si è espresso negativamente, ora dovrebbe pronunciarsi a favore smentendo se stesso. Quindi delle due l’una o il consiglio ha preso un abbaglio, e questo sarebbe grave se fosse vero, o la delibera è improponibile: sia nel merito che nella conformità alle leggi vigenti.

    0
    0
  8. Non conosco il regolamento consiliare del Comune di Messina ma ritengo che, per logica giuridica, una delibera bocciata non possa essere riproposta tale e quale ( in qualunque tempo). Senza alcun elemento di novità, non si capisce perché il consiglio , che già si è espresso negativamente, ora dovrebbe pronunciarsi a favore smentendo se stesso. Quindi delle due l’una o il consiglio ha preso un abbaglio, e questo sarebbe grave se fosse vero, o la delibera è improponibile: sia nel merito che nella conformità alle leggi vigenti.

    0
    0
  9. Tanto ve la bocciano lo stesso!!!

    0
    0
  10. Tanto ve la bocciano lo stesso!!!

    0
    0
  11. – Se lei non lo conosce, il passo del regolamento comunale lo riporta l’articolo stesso: “Salvo i casi particolari espressamente previsti dalla legge o dallo statuto, una deliberazione non approvata o respinta non può, nella stessa adunanza, essere ulteriormente oggetto di discussione e di votazione. Può essere riproposta al Consiglio solo in una adunanza successiva”. Dunque, “in una adunanza successiva”, evidentemente la delibera è riproponibile.
    – Il Consiglio, ha già, con ogni evidenza, smentito sé stesso, dal momento che ha bocciato una delibera che era logicamente consequenziale ad altre due delibere già approvate. Dunque si tratterebbe semmai di ammettere “l’abbaglio” (per dir così)…

    0
    0
  12. – Se lei non lo conosce, il passo del regolamento comunale lo riporta l’articolo stesso: “Salvo i casi particolari espressamente previsti dalla legge o dallo statuto, una deliberazione non approvata o respinta non può, nella stessa adunanza, essere ulteriormente oggetto di discussione e di votazione. Può essere riproposta al Consiglio solo in una adunanza successiva”. Dunque, “in una adunanza successiva”, evidentemente la delibera è riproponibile.
    – Il Consiglio, ha già, con ogni evidenza, smentito sé stesso, dal momento che ha bocciato una delibera che era logicamente consequenziale ad altre due delibere già approvate. Dunque si tratterebbe semmai di ammettere “l’abbaglio” (per dir così)…

    0
    0
  13. L’arroganza, la prepotenza che hanno è inaudita, atteggiamenti che non dovrebbero appartenere a questa categoria ma il dialogo anche separatamente con i vari capi gruppo, peraltro si sono consultati con un buon amministrativista? cmq è chiaro che vogliono far ricadere la responsabilità sul consiglio, anch’esso scarso!

    0
    0
  14. L’arroganza, la prepotenza che hanno è inaudita, atteggiamenti che non dovrebbero appartenere a questa categoria ma il dialogo anche separatamente con i vari capi gruppo, peraltro si sono consultati con un buon amministrativista? cmq è chiaro che vogliono far ricadere la responsabilità sul consiglio, anch’esso scarso!

    0
    0
  15. fozza buddaci

    0
    0
  16. fozza buddaci

    0
    0
  17. Superledonne!!! Altro che Superman… certo mi piacerebbe “volasse” via il più presto possibile!!!

    0
    0
  18. Superledonne!!! Altro che Superman… certo mi piacerebbe “volasse” via il più presto possibile!!!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007