No alla dotazione organica dell'Asp, sì a quella dell'Irccs Neurolesi

No alla dotazione organica dell’Asp, sì a quella dell’Irccs Neurolesi

No alla dotazione organica dell’Asp, sì a quella dell’Irccs Neurolesi

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sabato 19 Settembre 2015 - 22:07

I sindacati chiedono all'assessorato regionale alla Salute di riconsiderare le determinazioni assunte. Le risorse sarebbero insufficienti per garantire la salute al cittadino. La Cgil esprime il proprio parere favorevole, invece, alla pianta organica dell'Ircss Neurolesi, in dirittura d'arrivo

L’assessore regionale alla Salute con D.A. 1380/2015 del 5 agosto 2015 ha assegnato la massa finanziaria di 237 milioni 737mila euro all’Asp Messina, per la formulazione delle nuove dotazioni organiche, massa finanziaria ridotta di circa 4 milioni relativamente al tetto di spesa di cui al D.A. 2322/2011, “e che ha fortemente limitato le possibilità del manager di approntare una pianta organica parametrata ai servizi ed ai bisogni del territorio”.

Lo rilevano le organizzazioni sindacali che evidenziano anche “il mancato rispetto delle linee guida stante la indisponibilità di risorse correlate alla massa finanziaria disponibile ed in particolare: il mancato rispetto del valore tendenziale pari a circa 1,8 di personale infermieristico per ogni medico e per reparto, né tantomeno è stata rispettata la percentuale del 25 % di personale infermieristico da assegnare nei servizi per garantire anche le assenze straordinarie del personale infermieristico delle Unità operative di degenza. Né tantomeno è stato previsto personale aggiuntivo per garantire le assenze a vario titolo (L.104/92, L.80/06, etc.) che incidono profondamente nell’organizzazione del lavoro. Lo stesso dicasi per l’area territoriale; la carenza di Operatori Socio Sanitari, necessario e funzionale alle attività tecnico-alberghiere e quindi consentire la piena valorizzazione della professione infermieristica, in armonia con il DM 739/94 e con la recente legge di stabilità che prevede l’implementazione delle funzioni; la previsione di UOS a UOC duplicati in palese violazione del Decreto Balduzzi e delle stesse Linee Guida Regionali, con il conseguente spreco di risorse finanziarie; I servizi previsti nella proposta di dotazione organica impongono un congruo aumento di personale infermieristico, Operatori Socio Sanitari ed Ausiliari, per dare ampia attuazione a quanto previsto dalla L.r. n.5/09 riguardo il funzionamento dei Pta, che erano “scatole vuote” e continueranno ad esserle anche per il futuro, tradendo i principi ispiratori dettati dalla succitata legge il cui obiettivo era e resta la “deospedalizzazione” e l’integrazione dei servizi ospedale – territorio; la carenza di risorse comporterà un ulteriore depotenziamento del territorio, come nel caso del Dipartimento di Salute Mentale oltre ad abbassamento dei LEA ospedalieri deputati all’emergenza/urgenza, dialisi, etc”.

Per i sindacati, “alla luce del taglio degli ulteriori posti letto armonizzati con la Legislazione Nazionale a 3/1000, il cittadino/utente in carenza di servizi territoriali sarà obbligato a rivolgersi alle strutture private che paradossalmente risultano essere finanziate con risorse pubbliche. Era opportuno che l’Azienda, al fine di recuperare ulteriori risorse da destinare alle aree deboli, procedesse ad una riduzione delle Unità Operative Complesse Amministrative della sede centrale da riconvertire in Unità Operative semplici nei vari presidi ospedalieri”.

Le Organizzazioni Sindacali chiedono che “l’Assessorato Regionale alla Salute ridetermini i budget di spesa relativi alla provincia di Messina, al fine di poter garantire la copertura totale dei servizi previsti nella proposta di dotazione organica e quindi poter adeguare gli standard assistenziali, nonché il rispetto dei LEA previsti dai diversi Decreti Assessoriali (Alzheimer, Screening Oncologici, Rete IMA, Salute Mentale e Prevenzione, Punti Nascita, Stroke Unit, , Patologia Clinica)”.

Di conseguenza, il parere all’approvazione degli atti oggetto di concertazione è negativo, “stanti le forti criticità evidenziate nel corso dei tavoli tecnici e le considerazioni espresse nelle sedute di concertazione che pertanto sono da ritenersi concluse senza un accordo tra le parti e quindi, da parte sindacale, saranno assunte ulteriori iniziative nelle fasi successive previste dalla linee guida regionali (conferenza dei Sindaci, Commissione Regionale ecc.) finalizzate ad una riconsiderazione delle determinazioni assunte dall’Assessorato Regionale alla Salute. In caso di inerzia da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute – concludono -, ci riserviamo di avviare sul territorio messinese iniziative volte alla salvaguardia del diritto alla salute costituzionalmente garantita al cittadino utente”.

E’ favorevole, invece, il parere della Fp Cgil sulla dotazione organica dell’Irccs Neurolesi, in dirittura d’arrivo "….apprezzando la coraggiosa intraprendenza del management aziendale…".

A parlare sono Clara Crocè, segretaria generale, Antonio Trino, coordinatore provinciale sanità e Guglielmo Catalioto, coordinatore provinciale medici, i quali hanno già annunciato il proprio sì alla proposta di pianta organica proposta dai vertici aziendali.

“Il percorso intrapreso dalla azienda – dichiara Clara Crocè – ha un approccio a nostro giudizio positivo in quanto metterà l'assessorato di fronte alle proprie responsabilità”.

“È anacronistico – continuano Trino e Catalioto – che l'assessorato da una parte fa la rimodulazione della rete ospedaliera e stabilisce i criteri cui attenersi e dall'altra assegna insufficienti risorse per poter ottemperare a quanto disposto. L'auspicio è che l'assessore si renda conto delle difficoltà del nostro territorio ed inverta la rotta – concludono i tre sindacalisti – approvando la proposta e consentendo così, finalmente, anche a questa azienda di avere la sua agognata pianta organica, strumento programmatico-operativo fondamentale”.

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