La redazione e la società editrice di Tempo Stretto salutano Felice e stringono in un abbraccio sincero la sua famiglia
Ci ha lasciati lo scorso lunedì 21 giugno, Felice Siracusano, padre di Gabriele Siracusano già presidente dell’A.T.M., e messinese nel cuore.
Felice Siracusano nasce a Messina nel 1921.Frequenta il liceo Maurolico nella sede baraccata del dopo terremoto. Sotto le armi, durante la seconda guerra mondiale, e’ in Corsica fino alla fine della guerra. Ritorna a Napoli e consegue la laurea in giurisprudenza. Viene assunto al Banco di Napoli dove rimane fino al 1957 quando ritorna a Messina e affianca il papa’ Ugo nella gestione dell’agenzia SAI diventando agente generale della compagnia per Messina e provincia.
E’ tra i fondatori del gruppo agenti SAI, di cui diviene presidente nazionale nel 1978, e del primo Sindacato nazionale di agenti di assicurazione (Sna).
Iscritto dai primi anni sessanta al partito socialista dei Gatto, Cascio e Capria. E’ tra i soci fondatori del club Lions Messina Host di cui e’ presidente nel 1982.
Sincero tifoso del Messina fin dagli anni Trenta, diventa consigliere dell’ACR nel 1976 ed e’ presente (rigorosamente in gradinata) a tutte le partite che il Messina gioca al Celeste fino al 2002.
Colpiva il sorriso di Felice, la sua passione civile, l’amore concreto per la sua città, di cui conosceva i limiti e le inespresse potenzialità. Del resto aveva vissuto i momenti migliori di Messina, gli anni che molti vagheggiano come irrimediabilmente perduti. Ma Felice non si faceva avvolgere dal nostalgico pessimismo, faceva dei suoi ricordi lo spunto per battersi, per contribuire alla rinascita di una comunità difficile che non sempre ama riconoscere l’impegno altrui. Lo ricordiamo, a questo proposito, protagonista di una battaglia, condotta insieme agli amici del Comitato per la Valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele. Si trattava di un gruppo di cittadini che prese a cuore le sorti allora disastrate del prezioso manufatto di Piazza Antonello, ridotto in condizioni pietose. La mobilitazione del Comitato, con Felice Siracusano che non voleva mai mollare la presa, condusse dopo qualche anno al restauro della Galleria e alla sua piena restituzione alla città. Un successo dell’impegno civile che riempiva, giustamente, di orgoglio Felice, che, tuttavia, dovette constatare anche l’indifferenza verso il lavoro svolto dal Comitato da parte delle istituzioni, e c’era da aspettarselo, ma anche dei cittadini, e bruciava di più. Comunque di questa attitudine dei messinesi all’indolenza Felice era ben consapevole. Amava ripetere spesso: “Messina è la città dell’ “a poi”, poi vediamo…poi ci pensiamo…poi risolviamo…un intercalare che sposta in un tempo indefinito la responsabilità delle scelte. Ma la sua forza d’animo, la sua ironia, la sua capacità di affrontare con spirito positivo le vicende della vita gli hanno sempre dato la forza di guardare oltre e di pensare a una Messina migliore, con entusiasmo quasi infantile. Gli siamo grati per questo e lo salutiamo con affetto ora che se ne è andato. Lo hanno piegato il tempo e una tragedia a cui non è riuscito a resistere: la scomparsa dell’amata moglie Dora, compagna dei suoi sogni.
I funerali di Felice Siracusano si svolgeranno, oggi, mercoledì 23 giugno, alle ore 15,30 nella chiesa S.Giuliano.
La redazione e la società editrice di Tempo Stretto salutano Felice e stringono in un abbraccio sincero la sua famiglia.
