La cerimonia di scopertura avvenuta questa mattina alla presenza del sindaco e dell’assessore al ramo Carmelo Santalco
Scoperta questa mattina dal sindaco Buzzanca e dall’assessore alla toponomastica Carmelo Santalco, la targa intitolata a Sofia Idelson (1889 – 1980), direttrice della casa famiglia -Regina Elena”. L’evento si è svolto nel tratto di strada in contrada Conte all’Annunziata, tra le cooperative edilizie Garofano, Sperone, Nuova Espansione, Conte, Beata Eustochia.
La Idelson, nata il 17 agosto del 1889, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, da padre polacco e madre russa, giunse a Messina nel 1912 poco più che ventenne per collaborare nella direzione dell’Orfanotrofio Femminile “Padiglione Bologna”, oggi “Casa Famiglia Regina Elena”. L’istituto era stato donato dalla comunità bolognese alla città di Messina, per accogliere le bambine che durante il sisma avevano perduto i genitori. La Idelson ne assunse ben presto la direzione e, con coraggio portò avanti, tra mille difficoltà, un’opera di educazione, formazione civile e religiosa.
Per le Orfane del terremoto la “zia Sofia” fu madre, maestra e amica incomparabile, seppe prepararle alla vita con un senso di concretezza e di realismo. Cresciute e ormai adulte, le giovani trovarono sempre nella zia Sofia un costante riferimento ed orientamento nel cammino umano e spirituale. Il 18 ottobre 1980, un mese prima della sua morte, l’allora Sindaco di Messina, Antonio Andò, ed il Consiglio Comunale, conferirono a Sofia Idelson, la cittadinanza onoraria con la motivazione: “quale doveroso riconoscimento per la sua alta milizia di carità, per il suo lunghissimo, costante, fattivo prodigarsi a favore delle fanciulle prive di famiglia, che con alto senso di responsabilità e con sentimenti di grande umanità ha svolto a Messina nell’arco di circa 70 anni”.
La sua salma è al Gran Camposanto di Messina, nella zona dell’obitorio, ove una lapide ne ricorda l’amorevole ed instancabile opera per le Orfane del terremoto.
