"Sovrannumero dei dirigenti al Comune", Cgil contraria al "metodo De Luca"

“Sovrannumero dei dirigenti al Comune”, Cgil contraria al “metodo De Luca”

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“Sovrannumero dei dirigenti al Comune”, Cgil contraria al “metodo De Luca”

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lunedì 16 Settembre 2019 - 08:05

Il sindacato chiede di “non sovrapporre le proprie necessità di gestione mediatica della macchina amministrativa alle norme che disciplinano il rapporto di lavoro dei dipendenti di una pubblica amministrazione”

MESSINA – Il metodo del sindaco Cateno De Luca “per dichiarare il sovrannumero dei dirigenti” al Comune non piace alla Fp Cgil. Il sindacato ha chiesto al primo cittadino di “non sovrapporre le proprie necessità di gestione mediatica della macchina amministrativa alle norme e tutele che disciplinano il rapporto di lavoro dei dipendenti di una pubblica amministrazione”.

Il segretario della Fp Cgil Francesco Fucile e il responsabile aziendale Peppe Previti hanno ribadito “quanto più volte dichiarato durante gli incontri che si sono tenuti al Comune di Messina rispetto alla dichiarazione di sovrannumero di tre dirigenti a tempo indeterminato e di un dirigente a tempo determinato”. Ovvero che “la rideterminazione della struttura organica di Palazzo Zanca non può rispondere a nessun tipo di esigenza funzionale ma sembrerebbe mirata solo alla dichiarazione di esubero.

Il numero delle strutture dell’Ente con a capo un dirigente che per volontà dell’amministrazione De Luca si intende limitare a nove – sostengono Fucile e Previti – non ha eguali in nessun’altra amministrazione di pari grandezza e rischia di far saltare l’intero apparato e l’efficienza dei servizi erogati, con l’inevitabile rischio che tutta la responsabilità della struttura comunale sarà addossata ai nuovi titolari, già ridotti nel numero, attraverso una poco legittima delega di funzioni dirigenziali”.

La Fp Cgil , aggiungono i sindacalisti “non intende entrare nel merito della professionalità e nel rendimento dei singoli dirigenti, anche perché nel tempo ci siamo sempre distinti per azioni di contrapposizione all’attuale classe dirigenziale del Comune. Se questo fosse il problema esistono strumenti contrattuali e legislativi quale rimedio, e non certamente una pericolosa riduzione delle strutture della dotazione organica della dirigenza, che porterà al licenziamento di tre dipendenti”.

Ad avviso della Fp Cgil “è assolutamente impensabile che l’amministrazione De Luca in caso del non condivisibile esubero di personale, ritenga di non dover adottare specifici criteri, peraltro sempre previsti dalle norme, per individuare il personale in eccesso, lasciando alla propria discrezionalità ogni decisione. Tutto questo sembra fuori da ogni logica e assolutamente distante dai principi che devono governare un’amministrazione pubblica”.

La Fp Cgil chiede al sindaco “un’informazione veritiera sulla retribuzione dei dipendenti comunali, dagli attacchini ai dirigenti. Affermare che un dirigente percepisca 150 mila euro l’anno facendo quasi immaginare che ce ne siano 23 in servizio – concludono Fucile e Previti – non risponde al vero e risulta solo essere strumento di propaganda finalizzato ad ampliare il proprio consenso”.

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