Oltre alle condizioni precarie dei dipendenti, tanti uffici postali effettueranno turno unico o verranno aperti a giorni alterni: si prevedono disagi anche per gli utenti
Si è tenuta stamane, presso il saloncino della Uil, la conferenza stampa di concerto tra Uil Poste e Adoc che hanno denunciato la situazione in cui versano i lavoratori delle Poste Italiane e i servizi offerti dalla stessa azienda a Messina.
Al centro della polemica le carenze degli organici della sportelleria, disfunzioni organizzative, violazioni di diritti contrattuali, malcontento e disinteresse dell’Azienda verso le condizioni di lavoro.
Costantino Amato (nella foto), segretario provinciale Uil dichiara: «vi sono molti uffici che per il loro bacino di utenza, avrebbero bisogno del giusto numero di addetti alla sportelleria per offire un adeguato servizio al pubblico, mentre gli operatori sono costretti a ritmi stressanti. Ad aggravare il già precario stato degli uffici postali, la razionalizzazione degli stessi per il periodo estivo».
La macchina aziendale siciliana infatti non avrebbe tenuto conto delle rimostranze delle organizzazioni sindacali disponendo, oltre la chiusura e la riduzione dell’orario di uffici appartenenti a comuni ad alto interesse turistico, il “cambio dell’orario del personale attualmente in base ad accordo regionale di 6 ore e 10 minuti da lunedì a venerdì e di 5 ore e 10 minuti al sabato, che viene omogeneizzato negli uffici che sono aperti tre giorni la settimana a 6 ore di apertura giornaliere al pubblico, prevedendo l’utilizzo dello straordinario strutturale”.
«Proprio l’anno scorso – continua Amato – alla presenza di una situazione simile, il sindacato ha evidenziato l’obbligo di consultazione e contrattazione in merito, anche questa volta disatteso».
Un comportamento che mette a repentaglio, in Italia come a Messina, la qualità e l’efficienza dei servizi a danno anche dei cittadini proprio adesso che, in vista della liberalizzazione del mercato postale del 1 gennaio 2011, ci sarebbe bisogno di un servizio competitivo.
L’Adoc ha inoltre monitorato, a seguito di tante segnalazioni di utenti messinesi in relazione ai disservizi postali, tutte le “beghe” degli uffici delle sei circoscrizioni cittadine, notando diverse e importanti lacune.
Si va dai locali poco spaziosi, senza climatizzazione e con scarsa illuminazione, all’assenza dei display elimina code, dall’attesa media ad uno sportello di 15/20 minuti all’assenza di strutture (scivoli, assistenza personale, sportelli dedicati) per coloro che presentano “ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale”.
A tal proposito le due sigle richiedono, oltre al rispetto degli obblighi contrattuali nei confronti dei dipendenti, sportelli sempre aperti tutta la settimana in villaggi che per ora vanno avanti a “turni alterni”, sopratutto in comuni a vocazione turistica, il ritiro delle R/R in giacenza in qualsiasi orario e non in orari prescritti e l’istituzione di sportelli dedicati a disabili e pensionati, oltre alla doverosa garanzia sulla consegna della corrispondenza.
Foto di Dino Sturiale
