Il patron del Messina si prende la scena anche nel giorno della presentazione del nuovo allenatore, Gianluca Grassadonia
Nel giorno della presentazione ufficiale di Gianluca Grassadonia sulla panchina del Messina, è ancora una volta il patron Pietro Lo Monaco a prendersi la scena. I concetti non si discostano moltissimo da quelli espressi in tutte le uscite pubbliche: “Senza impianti e tifosi non si può fare calcio”. L’ex direttore generale di Catania e Palermo richiama l’attuale condizione del club: “La società è sola, va avanti da sola. Mi sono state attribuite delle dichiarazioni, ma la verità è che noi non arretriamo. Faremo di tutto per ottenere l’accesso alla serie C unica, che per me sarà una B2. E se dovesse andare male ricominceremo da capo”. Lo Monaco è un fiume in piena: “L’Acr costa 100 mila euro al mese, ma dalle partite non incassiamo più di 3 mila e 500 euro. Abbiamo fatto solo 300 abbonamenti contro gli 800 dello scorso anno. E’ un fallimento ma ci metto i soldi di tasca mia perché ci credo e ho sentito di fare questo gesto per la città. Non ho alcun altro interesse, faccio calcio”. Questa la risposta al continuo tentativo di accesso ai bonus legati all’età media.
Su Catalano: “Io non lo avrei cambiato, l’ho sempre difeso, ma putroppo quando i risultati sono di un certo tipo non si può fare a meno. Lui stesso, da messinese probabilmente sentiva troppo questo momento di tensione. Ora abbiamo cambiato e ci siamo affidati a questo allenatore giovane e preparato. Cercheremo di fare il meglio nelle ultime tre partite dell’anno, poi se a gennaio ci sarà da fare qualcosa, la faremo”. Gli fa eco il Ds Fabrizio Ferrigno: “Arriva un allenatore nuovo, si azzera tutto e si riparte da capo. Anche quelli che fin qui hanno trovato meno spazio possono mettersi in mostra e cercare di convincere tutti che sono all’altezza di vestire la maglia del Messina”.
La palla passa nuovamente a Lo Monaco che torna sugli argomenti societari: “Troppo in fretta ci si dimentica che lo scorso anno abbiamo vinto un campionto. Da quando ci siamo noi sono saltati fuori tanti creditori, spuntano come i funghi. Tra qualche mese bisognerà attestare alla Covisoc il pagamento degli stipendi, il Messina sarà in regola, non so se tutte le altre squadre lo saranno”. Ultima battuta sul campo di allenamento: “Continuiamo a vagare tra vari campi, purtroppo questo si paga. Le formazioni giovanili giocano tutte a Monforte in un campetto nel quale si alternano. Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di Messina delle aree per potere costruire, saremmo pronti anche domani ad intervenire con le ruspe. Aspettiamo risposte”.

Scusate me non c’era stato un incontro con renato; il quale aveva garantito di mettere a disposizione dell’acr tutte le risorse necessarie per riportare il grande calcio a messina..
Possibile che appena c’è un qualcuno che vuole portare benessere in città non si vede l’ora di farlo fuggire… Non capisco i club.. per molto meno si è rivoltata una città… Io capisco che abbiamo visto la serie A.. ma gli stessi che ce l’hanno data hanno cancellato il calcio a messina..