Pallamano. Messana bella ma sfortunata

Pallamano. Messana bella ma sfortunata

Pallamano. Messana bella ma sfortunata

martedì 03 Marzo 2009 - 14:06

Una volitiva Messana, seppur in formazione d’emergenza, mette paura alla capolista Sassari che, solo nei minuti finali, riprende la rotta vincendo una gara che, in altre condizioni, avrebbe avuto un esito probabilmente diverso.

Partiamo dall’inizio con la compagine del presidente Filippo Spadaro costretto a rinunciare all’apporto del capitano Giusy Interdonato e del pivot Valentina Giallongo, tenute precauzionalmente a riposo dopo gli infortuni del turno precedente a Salerno.

In campo sin dal primo minuto la giovanissima Santina Sanò con La Versa , Micciulla ed il trio serbo Ceklic-Miladinovic-Styepanov a completare il roster.

Tra i pali l’esperta Maria Grazia Interdonato, tornata ai livelli di qualche anno addietro quando era tra i portieri più quotati in Italia.

Le pluriscudettate del Sassari concedono un turno di riposo alla portoghese De Sousa e rimettono in campo il trio Dorovic-Mladenovic-Pastor con le azzurre Onnis, Morreale, Cucca e l’esperta Filipponi a completare il “sette”.

Le siciliane partono forte e dopo una decina di minuti sono già in vantaggio.

Due, tre e anche quattro reti di vantaggio, grazie alle bordate da fuori di Patarina Styepanov e alle reti di una ritrovata Natasa Miladinovic.

Nel momento migliore delle padroni di casa, però, ci si mette di mezzo la tensione e un pizzico di sfortuna con almeno quattro conclusioni ravvicinate che potevano aver miglior sorte e ben tre tiri dai sette metri non realizzati, grazie alla bravura del portiere ospite. Sassari opera un break di 4 a 1 e al riposo contiene lo svantaggio di una sola lunghezza ( 10 a 11).

Nella ripresa la musica non cambia: Lyubica Ceklic trova due reti di forza e la quasi debuttante Sanò buca la difesa sassarese dall’ala. Il vantaggio lievita nuovamente fino al + 4 e a 12’ dal fischio di chiusura l’impresa sembra veramente a portata di mano. Invece non è così: le campionesse in carica tirano fuori la grinta e la classe che li contraddistingue e grazie alle parate di Adele De Santis (migliore in campo) e qualche fischio discutibile rientrano in partita.

Terminato l’ossigeno e non avendo la possibilità di effettuare dei cambi, la Messana si spegne lasciando strada alle sarde che chiudono in crescendo con le reti di capitan Cucca e del pivot Mladenovic.

“Le ragazze sono state bravissime dal punto di vista tattico, riuscendo a mettere seriamente in difficoltà una corazzata come Sassari – dice l’allenatore della Demoter Salvo Cardaci – usciamo sconfitti da una gara che giocata in formazione completa forse avremmo commentato diversamente. Le nostre avversarie, in ogni modo, anche a Messina hanno dimostrato il proprio indiscutibile valore non per niente occupano il 1° posto solitario in graduatoria (con sei punti di vantaggio sul Bancole) e vantano anche la miglior difesa e l’attacco più prolifico della serie A1. Per la nostra squadra – conclude il prof. Cardaci – un’incoraggiante iniezione di fiducia, in vista del trittico finale di partite che decreterà la griglia di partenza dei play-off e dei play-out”.

Il campionato adesso si ferma per una settimana con la Demoter del duo Cardaci-Gangeri che tornerà a giocare sabato 14 marzo prossimo sul campo del fanalino di coda Bressanone.

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