Quando meno te l’aspetti eccola la. Puntuale come un orologio svizzero, la sconfitta che non ti aspetti. Quando tutto sembra esserti dovuto, ti accorgi che non è vero niente. Eppure, di ostacoli “insormontabili” nelle ultime settimane, la squadra di casa ne aveva scalati. E invece, è bastato rilassarsi un attimo che arriva la sconfitta al tie-break per la Pallavolo Messina, al termine di una gara lunga e non tanto bella contro l’ottima Zanclon. I padroni di casa sono scesi in campo senza l’ex De Francesco ancora convalescente dopo l’intervento chirurgico subito in settimana, sostituito bene da capitan Zaffino fino a metà del secondo set, momento nel quale anche il capitano, come tutta la squadra, comincia a perdere qualche colpo. La formazione di Caristi ha giocato un primo set esemplare dove, quanto detto e ridetto, provato e riprovato in settimana, veniva eseguito alla lettera e portava i frutti sperati. Poi . . . “E poi ci siamo spenti – commenta Caristi. Le cose cominciavano a non venire più bene, ma solo ed esclusivamente per colpa nostra. Non dico che avevamo un match point sul campionato ma, arrivare ad un turno dal giro di boa con 4 punti di vantaggio sulla seconda, non era da buttare. Adesso ci registreremo su Facebook e diventeremo fan di Adriano Pappalardo: RICOMINCIAMO. Comunque su qualcosa dovremo intervenire. Tanto per cominciare sulle facce. Le facce sono eloquenti e quelle viste ieri durante la partita, non mi sono piaciute affatto. Comunque onore alla Zanclon che ha giocato forse la migliore partita dell’anno dimostrando di potersi salvare tranquillamente.” Vince la Zanclon dunque giocando una partita da squadra vera, e vincendo fondamentalmente grazie alla battuta che ha messo i ricettori di casa in seria difficoltà togliendo a Nicosia la possibilità di innescare l’attacco il primo tempo dei centrali dovendosi affidare troppo spesso agli attaccanti di palla alta.