Vuelta: per Nibali passerella trionfale a Madrid, e ora si scatena la festa anche a Messina

Vuelta: per Nibali passerella trionfale a Madrid, e ora si scatena la festa anche a Messina

Vuelta: per Nibali passerella trionfale a Madrid, e ora si scatena la festa anche a Messina

domenica 19 Settembre 2010 - 17:09

Iniziati i festeggiamenti organizzati dal club -Lo Squalo dello Stretto- a Piazza Municipio

Si è conclusa l’ultima tappa della Vuelta España, la passerella di 85km da San Sebastiano de los Reyes fino a Madrid, con un circuito finale nel centro storico della Capitale spagnola: la vittoria di tappa è andata allo statunitense Tyler Farrar della Garmin, ma tutti i riflettori sono per Vincenzo Nibali, lo ‘Squalo dello Stretto’, 25enne messinese purosangue vincitore della classifica generale.

La premiazione sul podio, con il secondo e il terzo classificato, lo spagnolo Ezequiel Mosquera e lo sloveno Peter Velits, ha visto Nibali protagonista assoluto nella piazza di Cibeles, un luogo storico ed epico per gli sportivi perchè è il posto in cui il Real Madrid festeggia i suoi trionfi calcistici.

Dopo venti anni, un italiano torna a casa con la Vuelta España in valigia. Vincenzo Nibali mette in bacheca la maglia rossa di leader della classifica generale, quinto azzurro a riuscire nell’impresa dopo Angelo Conterno (1956), Felice Gimondi (1968), Giovanni Battaglin (1981) e Marco Giovannetti (1990).

Nibali ha aspettato il tradizionale arrivo di Madrid per fare festa, ma solo per scaramanzia: che questa Vuelta fosse ipotecata lo sapevamo già da ieri, dopo che sulla Bola del Mundo aveva resistito senza problemi agli ultimi attacchi di Mosquera. Sceso dalla bici dopo la volata finale a Madrid, è cominciato il brindisi ma i festeggiamenti dureranno poco, perchè lo ‘Squalo’ dovrà restare tonico e concentrato per il Mondiale di Melbourne, dove il ct Paolo Bettini gli ritaglierà un ruolo da luogotenente di Filippo Pozzato, il capitano unico dell’Italbici.

Nibali ha commentato così la vittoria: -E’ il sogno da bambino che si avvera, ancora non ci credo. E’ il giorno più bello della mia vita. Ho vinto questa Vuelta con il cuore e con l’intelligenza, le gambe sono state solo il terzo fattore. Ancora non mi rendo conto di quello che ho fatto, quasi non ci credo. Entro in una cerchia ristretta di grandi del ciclismo, ma come persona non cambierò. E’ una promessa che faccio a me stesso. E’ giusto che dopo 20 anni questa corsa torni ad essere vinta da un Italiano, ma gli spagnoli mi hanno reso la vita durissima. Sono stati rivali fortissimi. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, che è lontana da me, e a tutto lo staff della Liquigas perchè più che una squadra siamo un gruppo di amici. Volevo e sognavo la vittoria di un grande giro e ora posso finalmente sentirmi parte dell’elite del ciclismo. E’ stata una Vuelta durissima, combattuta e sudata. Sono riuscito a conquistarla giorno dopo giorno, prestando attenzione a tutto: dagli abbuoni alla posizione in gruppo, dall’alimentazione ai finali di corsa. Gli ultimi giorni sono stati i più sofferti: sembrava che tutti mi corressero contro. La salita finale sul podio, infine, entra di diritto tra i più belli della mia vita. Sono emozionato e solo tra qualche giorno comprendero’ appieno cosa significa aver vinto la maglia rossa. E’ una stagione che si sta rivelando incredibile e che ancora non è finita. Da domani mi aggregherò alla comitiva azzurra pronto a partire per l’Australia. Sarà il mio primo Mondiale e sono pronto a viverlo da protagonista. Il ct Bettini mi conosce e io sono a disposizione. Tempo per rifiatare non c’è ma va bene così. Per qualche ora mi godro’ la gioia del successo con i compagni, fedeli amici che mi hanno supportato in maniera splendida, e con il resto della squadra. Siamo come una famiglia e sono convinto che questa unità sia la chiave dei nostri successi. Alla prossima stagione penseremo da novembre in poi. La mia vita sportiva è stata una crescita graduale e costante: sono ambizioso e conscio dei miei mezzi. Sogno di vincere le corse più importanti e sono pronto a misurarmi con tutti. Non so se riuscirò a battere Contador o Andy Schleck ma sicuramente ci proverò-.

Grande festa oggi pomeriggio anche a Messina. Alle 18 a Piazza Municipio si sono radunati i supporter del corridore per festeggiare la sua impresa. Le celebrazioni sono organizzate dal club -Lo squalo dello Stretto-, dedicato al ciclista messinese.

Campane a festa anche a Mastromarco, la frazione del comune di Lamporecchio dove vive Nibali, in provincia di Pistoia. Ad ogni successo del ciclista, il parroco don Francesco Pieraccini aziona le campane per avvisare tutto il paese di una vittoria di Vincenzo. La festa nel paese alle pendici del San Baronto, a dir la verità, era già iniziata ieri dopo che Nibali era uscito indenne dalla terribile tappa con l’arrivo sulla ‘Bola del Mundo’. I suoi tifosi riuniti nel club -I CanNibali-, avevano subito effettuato un corteo di auto per le strade di Mastromarco. Alcuni venerdì sera si erano sobbarcati un lunghissimo viaggio in auto per essere presenti sulle strade spagnole a sostenere il loro beniamino. L’unico rammarico dei tanti tifosi è che ora ci sarà poco tempo per festeggiare lo -Squalo- che dovrà partire quasi subito per l’Australia dove l’aspetta il campionato del mondo. Così oggi partiranno da Mastromarco tre pullman di tifosi per accogliere Vincenzo all’aeroporto di Firenze. La festa, come anche a Messina, sarà a ottobre e l’assessore allo sport di Lamporecchio, l’ex vincitore della Roubaix Andrea Tafi, ha annunciato grandi manifestazioni per accogliere il talento messinese al suo ritorno da Melbourne.

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