Porto di Tremestieri ancora chiuso, fronte comune tra Comitato “La Nostra Città” e autotrasportatori

Una chiusura “scandalosa”, senza che l’amministrazione comunale prenda provvedimenti urgenti e adeguati. Il Comitato “La Nostra Città” torna sulle vicende del porto di Tremestieri e stavolta ha anche l’incontrato l’organizzazione degli autotrasportatori per avviare un fronte comune rispetto ai rischi continui per i cittadini messinesi legati al transito del gommato pesante. Al sindaco Accorinti, chiedono un incontro urgente per valutare le proposte condivise dalle due organizzazioni.

L’Aias, l'Associazione Imprese Autotrasportatori Siciliani, ha ribadito molte delle proposte che il Comitato aveva avanzato nei mesi scorsi, e riconfermato la disponibilità a concorrere con le altre istituzioni per attivare tutte le misure necessarie ad alleviare i disagi dei cittadini. “Disagi – afferma il presidente dell’Aias, Giuseppe Richichi – che si acuiscono nelle fasi di emergenza, da sempre, anche per gli Autotrasportatori, costretti a fare i conti con una logica della competizione per la quale costi e tempi di attraversamento sono decisivi. La soluzione definitiva passa da un salto di qualità della programmazione e dalla attivazione di un piano complessivo di breve, medio e lungo periodo, condiviso e sostenuto in prima persona dal sindaco, da tutte le forze politiche e da tutta la deputazione messinese. Nel lungo periodo, nonostante io sia convinto della infelice scelta di Tremestieri per il secondo approdo, convengo che il completamento del Porto con le altre quattro invasature potrebbe essere risolutivo per liberare la città da tutto il traffico gommato. Mentre nel medio periodo decisive mi sembrano la realizzazione del progetto della Via Don Blasco e l’apertura dello svincolo di Giostra con le relative modifiche semaforiche funzionali all’accesso alla Rada di San Francesco. Quanto al breve periodo, ritengo sia necessario redigere un piano della mobilità in grado di dare indicazioni chiare nei periodi in cui Tremestieri è inagibile per evitare di danneggiare cittadini e utenti. Anche se sono convinto, in perfetto accordo con la proposta avanzata da Saro Visicaro del Comitato La Nostra Città, che gli inevitabili, ripetuti insabbiamenti di Tremestieri, l’ultimo verificatosi proprio ieri, consiglierebbero di chiuderlo definitivamente fino al completamento per evitare di sprecare risorse preziose e trasferire tutti i vettori nella Rada di San Francesco. E comunque non aprirlo fino a quando non è agibile con entrambi le invasature”.

L’Aias chiede l’attuazione di un adeguato piano urbano del traffico che preveda di:

– mirare ad imporre il rispetto del Codice della Strada (vedi soste in doppia fila, limiti di velocità, ecc… ) lungo i percorsi individuati;

– prevedere la collocazione di Pannelli luminosi a messaggio variabile prima e dopo i caselli autostradali di Tremestieri, Villafranca, Villa San Giovanni e laddove diventa necessario, per informare sui tempi di sosta superiori ai 60 minuti;

– prevedere semafori intelligenti e interventi nella viabilità cittadina funzionali alla sicurezza;

– attivare corsie preferenziali nel Viale Giostra, in salita, nella parte sinistra della carreggiata, per i Tir provenienti dalla Rada di San Francesco verso lo Svincolo Autostradale, nel Viale Boccetta, in discesa, sempre nel lato sinistro della carreggiata, per i Tir in uscita dall’autostrada e diretti agli imbarcaderi, nel Viale Europa solo per imbarco e sbarco dal Norimberga.