I primi cittadini avevano chiesto una inversione di rotta nella gestione e maggiore coinvolgimento dei centri turistici, in testa Taormina e Giardini. "Tutte le istanze sono state respinte"
In ballo c’è la programmazione del Psr 2014-2020 ed il finanziamento che ne deriva. Diversi sindaci del comprensorio avevano chiesto una inversione di rotta del Gal Peloritani terre dei miti e della bellezza con un maggiore coinvolgimento dei Comuni turistici, in testa Taormina e Giardini. Un cambiamento che sarebbe dovuto passare – sostengono – anche da un cambio al vertice e da una revisione degli equilibri all’interno del partenariato privato. Tredici sindaci del comprensorio jonico hanno votato un protocollo di intenti (definito farlocco dal presidente e dal presidente onorario del Peloritani, Giuseppe Lombardo e Cateno De Luca, sindaco di S. Teresa) in merito alla costituzione di un nuovo Gruppo di azione locale denominato Taormina-Jonio-Alcantara.
Quattro sindaci (Eligio Giardina di Taormina, Sebastaino Foti di Furci, Gaetano Argiroffi di Roccalumera e Marcello Bartolotta di Limina), hanno respinto le accuse mosse dal primo cittadino di S. Teresa, Cateno De Luca. Hanno evidenziato che il documento firmato dai sindaci è un “Protocollo di intenti”, di programmazione, ed in virtù di ciò non indica un Comune capofila. Vengono citati diversi Comuni del tirreno e delle Eolie che hanno lasciato il Gal Peloritani “passando ad altre aggregazioni già costituite, o costituendone di nuove”. Per quanto concerne il Gal Peloritani i sindaci “ribelli” rimarcano che nessuna delle proposte avanzate nelle ultime riunioni (“l’ultima per la verità poco partecipata e dove si è discusso delle numerose defezioni”), è stata accettata. “Nonostante – si legge nel documento firmato da Foti, Giardina, Bartolotta e Argiroffi – il cambiamento radicale e massiccio nella composizione dei partner del Gruppo di azione locale. Tra l’altro – si specifica – il Consiglio d’Amministrazione, nominato il 24 dicembre del 2012, risulta scaduto da oltre un anno”. Le richieste erano imperniate sulla rimodulazione dello Statuto, sul coinvolgimento di Giardini e dei Comuni dell’Alcantara e su una maggiore visibilità e dignità al territorio jonico a vocazione turistica che fa capo a Taormina e Giardini.
Carmelo Caspanello
