Gemellaggio Italia-Russia in memoria dell’aiuto alla città dopo il terremoto del 1908

Una mattinata di festa e memoria. E’ stato scoperto il monumento in ricordo dei marinai russi dell’incrociatore “Aurora”, i primi a prestare soccorso alla popolazione messinese dopo il devastante terremoto del 1908. La statua, collocata proprio di fronte alla Capitaneria di Porto, è stata donata alla nostra città dal Centro per la Gloria Nazionale di Russia, dalla Fondazione Sant’Andrea Apostolo di Mosca e dal Fondo Internazionale della Cultura Slava. Prima dell’inaugurazione del monumento, si è svolta, al Duomo, una messa commemorativa celebrata da sacerdoti cattolici ed ortodossi. Dalla piazza, poi, è partito il corteo accompagnato fino alla statua dalla Banda della Flotta del Mar Nero. Una piazza, quella del Duomo, pacifica e silenziosa, avendo gli ex lavoratori Sarvirail, che da due settimane occupano il capanile, sospeso ogni forma di protesta per rispetto della cittadinanza messinese, dei suoi ospiti e soprattutto del Prefetto che ha sempre affiancato gli ottanta lavoratori nelle loro rivendicazioni. Se il monumento è stato offerto dai russi, da parte siciliana sono state donate alla delegazione slava le riproduzioni realizzate dall’orafo Francesco Cosio della medaglia incisa da Donzelli, che fu consegnata agli stessi marinai dell’incrociatore “Aurora”, come ringraziamento, l’1 marzo 1911. l’evento è stato coordinato dall’associazione Amici del Museo, l’Associazione Culturale Messina- Russia, e la Comunità Ellenica dello Stretto. I membri di queste associazioni hanno realizzato anche un’ ulteriore medaglia commemorativa con l’aiuto dell’orafo messinese Alfredo Correnti. Il sindaco, Giuseppe Buzzanca, parlando di quella che nei fatti può essere considerata la prima operazione di soccorso internazionale della storia, ha evidenziato l’inesauribile gratitudine, che scavalca tempo e distanze, nei confronti del gesto di “grande solidarietà ed eroismo” di questi marinai, sei dei quali, come sottolinea il professore Franz Riccobono, persero la vita proprio durante le operazioni di soccorso. Il bilancio della mattinata è dolce-amaro: nutrita la delegazione russa, pochi i cittadini messinesi.