Tariffe e proiezioni del nuovo tributo sui rifiuti, totalmente a carico del cittadino

Tariffe e proiezioni del nuovo tributo sui rifiuti, totalmente a carico del cittadino

Danila La Torre-Francesca Stornante

Tariffe e proiezioni del nuovo tributo sui rifiuti, totalmente a carico del cittadino

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mercoledì 20 Novembre 2013 - 01:14

La giunta Accorinti ha pronto il piano tariffario della Tares, che dovrà coprire il 100% del costo del servizio gestito dal Comune di Messina, per una cifra complessiva di circa 44,5 milioni di euro

Sotto l’albero di Natale, quest’anno i messinesi troveranno la Tares, che non è esattamente un regalo ma l’imposta sui rifiuti che sostituisce la Tarsu. A cambiare, tuttavia, non è solo il nome ma anche l’entità della tassa, che dovrà coprire il 100% del costo del ciclo dei rifiuti gestito dai Comuni e non più il 60-70% come accadeva prima . Inevitabili, dunque, gli aumenti , i quali – va comunque sottolineato –dipendono dalla normativa nazionale sul nuovo tributo e non certo da iniziative autonome dei singoli enti .

Dopo un iter piuttosto travagliato, la scorsa settimana il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento sulla Tares (vedi approfondimento), nelle more che in Aula arrivasse anche il redigendo piano tariffario, a cui stava già lavorando la Giunta municipale. Ebbene, adesso quel piano è pronto e le tariffe definite: la delibera istruita dal Dipartimento tributi e proposta dall’assessore al Bilancio, Guido Signorino, sta per essere trasmessa in Commissione prima e in Consiglio comunale subito dopo, ma in tempi celeri perché è ormai alle porte la scadenza del 30 novembre,data entro la quale dovrà essere approvato il bilancio di previsione 2013.

Prima di vedere nel dettaglio il piano tariffario riguardante il tributo sui servizi e sui rifiuti per l’esercizio finanziario 2013, ricordiamo che la prima rata del nuovo balzello è stata fissata al 16 dicembre, la seconda al 16 febbraio e la terza al 16 aprile. Come detto, la Tares dovrà coprire il 100% del costo del servizio sostenuto dal Comune di Messina, che – in base al Piano finanziario dell’AtoMe3, sottoscritto da Messinambiente ed approvato dalla Giunta Municipale lo scorso ottobre- ammonta a 42 milioni di euro. A tale cifra vanno, inoltre, aggiunti: i costi amministrativi di Accertamento, Riscossione e Contenzioso, pari ad euro 450.000,00 di cui euro373.000,00 per il personale, euro 77.000,00 per l’invio di ogni singolo utente dell’avviso bonario di pagamento; le agevolazioni e riduzioni tariffarie ( abitazione tenuta a disposizione per uso stagionale o uso limitato e discontinuo, locali diversi dall’abitazione adibiti ad uso stagionale,distanza cassonetto, riduzioni o esenzioni per soggetti indigenti) pari ad euro 1.067.984,60; un “fondo svalutazione crediti” per ammortizzare il rischio di mancata riscossione, per una cifra complessiva di 2 milioni di euro. Dai costi del servizio Tares sono stati ,invece, detratti poco di 1 milione di euro, quota che comprende sia il contributo MIUR sia le entrare già incassate dal Comune mediante attività di recupero credito svolta nel 2013

Sommando e detraendo le cifre di cui sopra, il costo complessivo della gestione dei rifiuti coperto dalla Tares ammonta ad euro 44.424.677,00. Da adesso in poi tutto sulle spalle dei messinesi.

LE TARIFFE

La Tares distingue tra utenze domestiche ed utenze non domestiche, con una ripartizione delle quote dovute del 70% a carico delle prime e del 30% a carico delle seconde. In entrambi i casi sono previste riduzioni. Secondo il principio del “paga di più chi inquina di più” si potrà infatti risparmiare effettuando la differenziata, anche se la Giunta deve ancora chiarire in che modo il cittadino potrà dimostrare di essere virtuoso. Previste anche una serie di agevolazioni per determinate fasce di utenti elencate nel regolamento (vedi approfondimento)

UTENZE DOMESTICHE

La Tares prevede una quota fisso ed una variabile, entrambe legate al numero dei componenti del nucleo familiare, che va da 1 a 6 o più. La tariffa complessiva è inoltre determinata da un + 5% del tributo provinciale e di + 0,30/mq della maggiorazione Stato.

Ecco quanto si spenderà ad esempio per la Tares con un immobile di 80 mq:

1 componente (euro/mq , fisso 1,55) : fisso 124,00+ variabile 101,86 = 225,86. A questa cifra vanno aggiunti 11,29 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 261, 15

2 componenti ( euro/mq , fisso 1,8): fisso 144,00+ variabile 170,59 = 314,59. A questa cifra vanno aggiunti 15,73 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 354,32

3 componenti ( euro/mq , fisso 1,95): fisso 144,00+ variabile 170,59 = 314,59. A questa cifra vanno aggiunti 15,73 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 354,32

4 componenti ( euro/mq , fisso 2,08 ): fisso 166,40 + variabile 242,08 = 408, 48. A questa cifra vanno aggiunti 20,42 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 452,90

5 componenti ( euro/mq , fisso 2,10 ): fisso 168,00+ variabile 292,11 = 460, 11. A questa cifra vanno aggiunti 23,01 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 507,12.

6 o più componenti ( euro/mq , fisso 2,03 ): fisso 162,40+ variabile 333,04 = 495,44. A questa cifra vanno aggiunti 24,77 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 544,21.

Per le UTENZE NON DOMESTICHE , la Tares distingue ben 30 categorie alcune delle quali avranno addirittura un risparmio rispetto alla vecchia Tarsu. E’questo il caso delle Autorimesse dei magazzini senza alcuna vendita diretta; dei distributori di benzina; degli stabilimenti balneari; dei negozi d’abbigliamento, calzature, librerie, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli; negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato. Un risparmio dettato dalla rimodulazione più precisa delle varie categorie che fino ai precedenti tributi mettevano insieme attività anche molto diverse tra loro, costringendo spesso alcune tipologie di utenze non domestiche a pagare più di quanto effettivamente avrebbero dovuto. Spulciando la tabella delle proiezioni balza all’occhio che il rincaro più alto è toccato alla categoria ortofrutta, pizza al taglio, pescherie, fiori e piante che, considerando un locale da 40 mq, pagheranno 1181,70 euro di Tares, a fronte dei 357,42 della Tarsu. Non è andata meglio ai banchi di mercato di genere alimentare che, considerando sempre gli stessi parametri, pagheranno 996,90 euro di Tares contro i 357,42 di Tarsu. In base a questo piano, che adesso sarà discusso in Commissione e Consiglio, i messinesi possono già iniziare a prendere in mano la calcolatrice per fare i conti.

Per il dettaglio e le tariffe di tutte e trenta le categorie vai su Download.

Danila La Torre- Francesca Stornante

29 commenti

  1. serra salvatore 20 Novembre 2013 06:11

    IL NUOVO TRIBUTO A MIO GIUDIZIO SEGUE IL REGOLAMENTO NEL QUALE SONO CONTENUTI UNA SERIE DI PALETTI CHE CONSENTIREBBERO DI RISPARMIARE SULL’IMPORTO DELLA BOLLETTA – BENE, MA COME SI FA’ AD OSSERVARE E APPLICARE IL REGOLAMENTO QUANDO LA TARES E’ RETROATTIVA – COPRE IL PERIODA CHE VA DAL 1 GENNAIO 2013 FINO AL 31 DIC. 2013 – PERTANTO NON CI SARANNO SGRAVI NE’ RIDUZIONI E QUESTO L’AMMINISTRAZIONE ACCORINTI ED I CONSIGLIERI COMUNALI TUTTI LO SANNO BENE. SPERO IN UNA AZIONE CONGIUNTA DA PARTE DI TUTTI AFFINCHE’ VENGA ANNULLATO IL REGOLAMENTO PER IMPOSSIBILITA’ DI APPLICAZIONE.

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  2. Tu chiamalo se vuoi….salasso tributario dal basso.
    Sindaco Accorinti torna a fare quello che ti riusciva meglio…..contestare, che amministrare non è cosa tua.
    L’unica che merita stima e rispetto è Nina Lo Presti.
    L’unica che ha detto NO a questo schifio.

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  3. Se la Tares dovrà coprire tutti i costi, a cosa servono le tasse che si pagano (in modo particolare quelle trattenute in busta a pensionati e dipendenti)?
    Certamente a mantenere i politici e quelli che li corteggiano per potere occupare un posto pubblico per acquisire il diritto allo stipendio e/o il sussidio.
    Quale potere ha il cittadino sulla gestione dei propri tributi?
    Nessuna critica, perchè deve pagare e basta.
    Perchè la Tares non è stata chiamata con il giusto nome?
    Imposta patrimoniale, forse perchè voluta soltanto dalla sinistra, parola un volta (ed ancora) innominabile per i partiti della destra.
    Non si pagherà la patrimoniale voluta dalla sinistra, nè l’IMU per mantenere gli impegni assunti dal centrodestra con il proprio elettorato.
    Così tutti contenti i politici, dei cittadini chi se ne frega.
    Interessante raggiungere un qualsiasi accordo per potere restare seduti ancora 4 anni nella poltrona indegnamente occupata.
    I sudditi saranno gabbati ancora una volta.

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  4. accorinti e un xxxxxxx come gl’altri

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  5. La dissennata Tares partorita a “rotta di collo”, a tempo quasi scaduto, è piena di illogicità ad alto indice di affossamento economico e di velleità “ecologiste” senza alcun riscontro strutturale?
    CHI MAI VORRA’ INVESTIRE IN UNA CITTA’ CHE PROMETTE TASSE DISSENATE A FRONTE DELL’ASSENZA DEI SERVIZI E DI UNA SICURA DISFATTA ECONOMICA? Semplice , solo quelli che possono permettersi di perdere perché le loro attività servono a copertura di altro.

    Ci ritroveremo una città la cui economia è sempre meno iniziativa del singolo privato lavoratore e sempre più preda di forze economiche con interessi “nebulosi” più di quanto non lo sia già.

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  6. La tares e lo smaltimento dei rifiuti urbani è la prima vera prova di questa Giunta.
    Con questa tassa hanno a disposizione lo strumento per dimostrare perché Messina ha fatto bene a scegliere questo Sindaco. Queste cifre potranno essere ridimensionate solo con una ristrutturazione del sistema di smaltimento, altrimenti non potranno che aumentare. E’ l’opportunità che ha la sinistra “Dura e Pura” di dimostrare l’esistenza di quella via alternativa che fa intravedere con i continui No a qualunque forma di inceneritori, convertitori, discariche ed altro. Ecco ora realizzi o taccia per sempre. La via in cui questa città si è cacciata in questi anni di totale immobilismo su questo argomento ormai è diventata impraticabile per i costi che l’articolo propone e che a valle ha un servizio deficitario ed una città tra le più sporche del mondo. Fin’ora abbiamo sempre pagato perché ci dicevano che la sinistra avrebbe detto di no a qualunque alternativa; adesso è la sinistra dura e pura a governare e può dimostrarci che dietro a quei diktat c’era una idea e una voglia di cambiamento.
    Mi sa tanto invece che non sapranno andare oltre una ripartizione tra i ceti della spesa, perdendo una grande opportunità e regalando la città per sempre alle forze di destra o finte di sinistra come il PD.

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  7. La nuova Taares prevede il contributo “Provinciale” , il 5%, ma le Provincie non sono state abolite? La Provincia di Messina sbaglio o non è più “regolarmente in funzione” per altri “problemi cittadini”? E allora cosa vuol dire “quota contributo Provinciale”, a chi vanno questi soldi?
    Cose strane della politica-

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  8. Questa battaglia è già persa in partenza perché tutti quei “vantaggi” che dovrebbe consentire questa Tares prevedono dei servizi che.. andavano collaudati prima con esperimenti pilota che non sono stati fatti. In più questa Tares affossa “programmaticamente” l’economia delle piccole imprese dimostrando di essere il solito rastrellamento economico per un servizio che si vuole cambiare solo con le parole e con gli slogan.
    Questa giunta ci sta deludendo ogni giorno di più per la sua superficialità e la sua incapacità ad affrontare un discorso che non sia “friendly”.
    Questa è una Tares tossica…..

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  9. http://www.tempostretto.it/news/responsabilita-ecologica-via-esperimento-messinese-compostaggio-domestico.html

    Che fine ha fatto l’esperimento? Ed il “concime” è già pronto? Sono passati i 6-9 mesi…

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  10. Dal prospetto pubblicato si ricava che a Messina le tariffe TARES sono più alte di quelle di Milano.
    In un appartamento di 70 metri quadrati, abitato da tre persone, tra Milano e Messina vi è una differenza di 100 euro, a danno del messinese.
    Nel regolamento è prevista la possibilità di ottenere degli sconti se si fa la “differenziata”.
    Ma a che serve al cittadino fare la differenziata se la società incaricata della raccolta dei rifiuti non è attrezzata allo scopo?
    Per fare la differenziata, i vari tipi di rifiuti (carta, plastica, alluminio, vetro, e rifiuti non classificabili) devono non solo essere SEPARATI dall’utente, ma devono, anche, essere RACCOLTI separatamente.
    Messinambiente, cui spesso è impossibile rifornire i camion, non ha i mezzi specifici (a dire il vero non è che ne abbia molti del tipo indifferenziato).
    Ma quand’è che si smetterà di prendere in giro i cittadini?
    Pazientate fino a Dicembre.

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  11. ci sarebbe da approfondire l’argomento sui costi dello smaltimento, costi di conferimento, costi del personale e modalità di appalto anche per capire se ogni possibile risparmio viene perseguito o come al solito…tanto c’e’ chi paga!

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  12. forse sbaglio i calcoli, ma immagino di dovere pagare quasi 600 euro per un appartamento di 130 mq e un nucleo di 4 persone… lo scorso anno avevo pagato 360 euro circa…

    mi sembrano cifre folli in generale, ma in particolare in una città lurida come questa.

    per quel che riguarda i risparmi da differenziazione ho proprio coglia di capire come si potranno avere… io vado di continuo in discarica e lo strumento più avanzato che hanno per rendicontare mi è sembrata una biro…

    vedremo…

    e vedremo quale sarà il livello di evasione “forzata” dalle circostanze.

    altro che messina dal basso… messina sempre più in basso…

    vergogna.

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  13. Bravo George! Condivido, finalmente, quanto scrivi!

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  14. poi parlano di milioni di euro di debiti!… ma come poteva funzionare un servizio il cui costo era coperto al 60-70% dall’utenza?

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  15. Questo è il pacco che ci ha fatto Monti con l’approvazione di Pdl e Pd (il partito del mancato sindaco che non darà filo da torcere) e lo si sapeva da un pezzo ed anche che le tariffe sarebbero state così alte, non è responsabilità di questa amministrazione ma di migliaia di mangiafranchi a tradimento che anche i messinesi hanno votato per decenni e per il ladrocinio continuato ai danni della comunità perpetuato da molti cittadini, chi più chi meno. Piuttosto che prendersela con Accorinti, sarebbe necessario finalmente da parte degli ignavi concittadini una vera indignazione nei confronti di coloro che rubano, sporcano, non fanno il proprio dovere. ..

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  16. Scusate se sbaglio, non vorrei fare il menagramo, ma, se non ricordo male, con la TARES i debiti del comune con Messinambiente e con Tirrenoamiente dovranno essere ripianati dagli utenti.
    Ecco il motivo dell’accanimento di tutti (tranne la Lo Presti) nel volere passare da TARSU a TARES.

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  17. Ovviamente i rifiuti vanno portati separati nei centri di raccolta, cosa che puoi fare già adesso negli esistenti centri comunali come Gravitelli o Pistunina …e già da parecchio tempo sarai registrato con il tuo codice fiscale e con il peso di ciò che conferisci…oppure, in futuro, si potrebbero utilizzare anonimi sacchi di vario colore, a seconda della tipologia del rifiuto, che andranno depositati in zone definite ad orari definiti, come si usa fare in varie città da almeno dieci anni.
    Ma tutto ciò avverrà dopo dicembre.
    Povero illuso, non hai ancora capito che chiunque, di qualunque matrice o colore andrà al Governo, sia di un Municipio che di uno Stato, ha percorsi strutturali obbligati dai sistemi economici sovranazionali, in cui siamo immersi sino al collo, e a cui non potrà sottrarsi??

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  18. Hai idea di cosa siano le imposte e le tasse? Credo proprio di no.
    Ti suggerisco di leggere un manuale elementare di scienza delle finanze.

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  19. vuoi un cracker 20 Novembre 2013 21:58

    caro george a Messina la differenziata funziona basta andare nelle aree ecologiche dislocate in città,non sai manco di cosa parli fai meglio a stare zitto!

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  20. Carissime Danila LA TORRE e Francesca STORNANTE, una giornalista è brava quando sta sulla notizia, vi do atto della tempestività di aver fornito, in anteprima, lo schema tariffario della TARES, e di aver fatto servizio pubblico, attraverso l’esempio proposto, anche se 80mq riferiti ad un nucleo di 4/5/6 componenti non rispecchiano situazioni reali. Come sapete mariedit, attraverso Tempostretto, ha pubblicato le tariffe dei Comuni di Napoli e Palermo, perchè hanno un rapporto costo totale del servizio/numero di abitanti, molto vicino a Messina, specialmente Napoli, di cui pubblico, ancora una volta, lo schema tariffario per farvi notare le analogie con la nostra città.
    http://img198.imageshack.us/img198/6375/uef.PNG. Scrissi che le tariffe di Palermo
    http://img19.imageshack.us/img19/4493/z1wk.png, siano più favorevoli, rispecchiando nel calcolo della quota variabile, rispetto a Messina e Napoli, il dettato delle normi vigenti, di questo dovete chiedere conto a Romolo Dell’Acqua e Guido Signorino, per completezza d’informazione. Le tariffe di Napoli, cui ci siamo ispirati, come quelle di Messina, sono un inno alla discarica, infatti i messinesi, tranne un misero 3,8%, ultimo dato ufficiale dell’ISPRA e ultimi in Italia e forse nel Mondo, portano tutto nella fossa. Mariedit prese ad esempio un’abitazione di 128mq con un solo componente del nucleo familiare, confrontò Napoli, con quello più favorevole di Palermo, euro in più euro in meno, nella monnezza, purtroppo, siamo napoletani. Per uno che abbia la quinta elementare, quella di una volta, aver centrato il calcolo della TARES presunta, non è male, vero? L’accusa che faccia è molto grave, a mio avviso le cifre proposte per la quota variabile, non rispecchiano le norme vigenti, per essere più sicuri dobbiamo aspettare la pubblicazione della delibera di Giunta, dove ci saranno le cifre del piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti. CHIEDETE UN’INTERVISTA A GUIDO SIGNORINO E ROMOLO DELL’ACQUA.

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  21. SZei un ignorante.
    La differenziata NON sono le isole ecologiche (o riciclerie), dove vengono smaltiti gli ingombranti.
    La dfferenziata è la raccolta al domicilio degli utenti della spazzatura separata in contenitori diversi.
    E questa a Messina NON si fa e non si farà mai se non vi sono i mezzi per la raccolta e le strutture per lo smaltimento.
    E’ tutta una presa in giro architettata dal sindacopermododidire per fare pagare ai cittadini debiti pregressi che andrebbero richiesti ai responsabili.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  22. Ma cosa ci dovevamo aspettare caramelle cari signori? I forti aumenti del nuovo tributo sono in linea con quanto avviene nel resto del paese, poi possiamo fare i pignoli guardando a chi ha aumentato meno di noi ma la sostanza non cambia. Di certo paghiamo decenni di errata gestione dei rifiuti, ed un scarso senso civico in materia, comuni con anni di esperienza nella differenziata come Salerno sentiranno meno il trauma. Quello che dobbiamo pretendere è che cambi la politica dei rifiuti ma per questo è necessario anche l’impegno della cittadinanza che deve adeguare i propri comportamenti.

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  23. mai sentito parlare di trasferimenti “stato-comune” o “regione-comune”? se questi trasferimenti non avvengono hai voglia a pagare tasse e imposte! da li il default di quasi tutti i comuni d’Italia! caprafrank, il dialogo è bello ma la supponenza e l’insulto continuo tuo, di george e altri rancorosi nei confronti di questa amministrazione e dei suoi sostenitori è davvero insopportabile.

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  24. caro george, se prendi la macchina e la usi per andare in discarica invece di fare le vasche sul viale vedrai che prendono anche vetro, carta, lattine, plastica ecc… e non solo rifiuti ingombranti! certo, il top è la raccolta porta a porta e ancora non ci siamo… ma intanto cominciamo a fare funzionare le isole ecologiche che ci sono da anni e pochissimi le utilizzano (qualcuno neanche per gli ingombranti visto che i TUOI concittadini hanno l’abitudine di gettare tutto accanto ai cassonetti)
    p.s. – ad ogni tuo commento almeno un paio di insulti nei confronti dell’amm.ne e dei suoi sostenitori… mi chiedo il motivo di tanto astio… non puoi pazientare fino a dicembre con educazione? poi arriverà san calabrò da zafferia che risolleverà questa povera città distrutta da Renato… toglierà la TARES, sposterà il tram dalla cortina del porto e risanerà le casse comunali!!! non vedo l’ora!!!!!!!!!

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  25. queste sono scuse.

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  26. uso sempre le isole ecologiche. le bilance sono spesso rotte (o così viene detto) e i dipendenti annotano in modo approssimativo dati su taccuini che solo a vederli sono un programma…

    io mi ostino a differenziare, ad usare le isole ecologiche e a chiamare il servizio telefonico di messinambiente per gli ingombranti, ma è evidente che il difetto sta nel manico.

    e il manico è l’attuale amministrazione (unica responsabile oggi… per il passato ci sono giustizia penale e amministrativa…).

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  27. certo… è colpa di monti se a messina per non avere un servizio si spendono oltre 42 milioni all’anno…

    bravo bene bis.

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  28. Circa venti anni or sono,
    alcuni Comuni del milanese dopo aver attivato le isole ecologiche hanno fatto sapere ai propri cittadini che avevano deciso di far partire la differenziata porta a porta e che “se” avessero ottenuto i risultati prefissati avrebbero ridotto l’esosa bolletta … ma “solo” dopo un anno!

    Da quando sono tornato a Messina, non appena è stata attivata l’isola di Gravitelli ho ripreso a differenziare nonostante le Amministrazioni comunali che si sono susseguite non hanno fatto nulla per incentivare il loro utilizzo.

    Oggi che qualcuno sta cercando “bene o male” di investire sui rifiuti leggo alcuni commenti che sembrano essere stati scritti da extraterrestri scesi da Marte in modo così prevenuto e fazioso che se proprio non avessi alcuna fiducia su questa Amministrazione … sono sicuro che me la farebbero nascere!

    Parlando poi con i dipendenti di un’isola ecologica mi riferivano che, da quando si è saputo che quest’Amministrazione era intenzionata a fare uno sconto sulla TARES, tanti cittadini hanno “scoperto” l’esistenza di quel centro di raccolta.

    A ben risentirci!

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  29. SPIEGATE COSA DEVONO FARE GLI ESENTI ALLA TARES IO IN CASA HO UN DISABILE AL 100% CON ACCOMPAGNO

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