-L'appartamento- di Aldo De Benedetti andato in scena con una Sala Laudamo vuota
Venerdì 5 marzo, il giorno dopo la “prima” de “L’appartamento” di Aldo De Benedetti, sono andato alla Laudamo. Gli spettatori, con me in sala, erano 9. Uno smacco per Massimo Mollica. Non tanto per la commedia (del 1951) titolata all’origine “Gli ultimi cinque minuti”( ruotante attorno a un uomo maturo e una donna più giovane capitati nello stesso appartamento che vogliono affittare ognuno per proprio conto: lui le chiede di sposarlo e lei accetta di stargli accanto sino a quando non s’innamorerà di qualcun altro) ma per la tristezza che ha dovuto provare quest’uomo, questo nostro attore, classe 1929, che giusto in questa sala aveva dato vita a partire dal 1965 alla “Compagnia Stabile di Prosa di Messina” con grande ed entusiastica partecipazione del pubblico. La sua tristezza diventava la mia tristezza, nel pensare come 45 anni di teatro si siano volatilizzati in un niente, in sole quattro serate quante erano le riprese di questo lavoro. Eppure Mollica è conosciuto dai messinesi. Ha fatto cinema e televisione e ha presentato un’infinità di spettacoli in questa gloriosa sala. Il pubblico lo ha seguito, anche amato forse. Sia al tempo del “Ridotto” del Cine-Teatro Savoia, sia quando ha trasformato l’ex-cinema Astra di Piazza Muricello nell’elegante Teatro San Carlino, realizzando in 13 anni ( dal 1981 al 1993) spettacoli suoi, con attori locali e di fuori, allestendo pure delle affollate stagioni di prosa con centinaia e centinaia di abbonati; sia quando, dopo essere stato sfrattato da questa sede, ha fondato e diretto il Teatro Pirandello sino al 2006, all’interno della Città del Ragazzo di Via Pietro Castelli, presentando, fra gli altri, giusto questo lavoro di De Benedetti col suo titolo originario, riscuotendo consensi del pubblico e anche una mia recensione positiva (del 18 ottobre 2004) sul Giornale di Sicilia. Credo che anche chi non fa questo mestiere può capire che deve essere terribile recitare con una sala vuota. Accorgersi di sottecchi quanti spettatori ti stanno osservando, magari contandoli. Di sicuro Mollica avrà detto ai suoi attori di fregarsene, di pensare a recitare come se la sala fosse piena o come se si trattasse d’una “prova generale”, perché tanto domani sarebbe stato un altro giorno. D’altronde quali scuse possono giustificare un’assenza così significativa di pubblico? Poca pubblicità sui giornali locali! Non ha funzionato il passaparola! De Benedetti, autore fra l’altro d’”Una dozzina di rosa scarlatte” è antipatico al pubblico d’una certa età e misconosciuto al pubblico dei giovani! Oppure che Mollica è troppo vecchio per fare teatro! E allora cosa dire di Mario Scaccia (91 anni), Renato De Carmine (87), Gianrico Tedeschi (85), Dario Fo (84), Paolo Ferrari (81), Anna Proclemer (87), Rossella Falk (84) etc. etc.? Non c’erano partite di campionato né di Champions League. Né, mi pare, tranne il balletto di David Parson al Vittorio Emanuele (dal 5 al 7 marzo), ci fossero altri spettacoli o avvenimenti in città in quei giorni. E allora come spiegare questa debacle? Questa sorta di ritirata del pubblico nelle proprie case? Eppure il biglietto d’ingresso costava solo 10 € e ridotto coniugi 7,50 € per persona. Leggermente superiore ad un biglietto di cinema. No, non è questione di soldi. E’ una questione di apatia, di scarsa curiosità dei nostri cittadini. Ma chi ci vai ‘a fari ‘o tiatru? Statti ‘a casa! A livello nazionale il pubblico di teatro aumenta, sia rispetto al cinema che alle partite di calcio. Solo a Messina rimane lo stesso. Basta vedere da quanti anni il Teatro Vittorio Emanuele ha solo cinque giorni di programmazione: dal mercoledì alla domenica appunto. Si potrebbe andare ancora per le lunghe, ma l’argomento ci porterebbe fuori strada. A Massimo Mollica, novello Cincinnato, che non demorde e fa bene, resta comunque il suo Teatro di Campagna di 200 posti, situato in una sua proprietà collinare panoramica in Contrada Landro a Gioiosa Marea, tra Patti e Capo D’Orlando e chi vorrà vedere i suoi spettacoli in estate, lui è sempre lì ad accogliervi e farvi passare una serata diversa in compagnia di Pirandello, Brancati o qualunque altro drammaturgo.
