La Stagione del Vittorio Emanuele: la cultura allunga e migliora la vita...

La Stagione del Vittorio Emanuele: la cultura allunga e migliora la vita…

Redazione cultura

La Stagione del Vittorio Emanuele: la cultura allunga e migliora la vita…

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mercoledì 14 Novembre 2018 - 15:37

Il cartellone di musica e danza e quello di prosa presentati insieme a “La Traviata”

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione delle stagioni di musica e danza e di prosa del Teatro Vittorio Emanuele. Nella stessa occasione, è stata presentata anche la messa in scena de La Traviata, in programma il 16, il 18 e il 20 novembre.

Per quanto riguarda l’opera di Giuseppe Verdi (di cui avevamo già scritto qui) si tratterà di un recupero dello spettacolo che avrebbe dovuto essere rappresentato lo scorso maggio. Dirigerà il maestro Carlo Palleschi, mentre la regia sarà di Carlo Antonio De Lucia. Nei ruoli principali Elvira Fatykhova (Violetta), Giuseppe Altomare (Giorgio Germont) e Roberto Iuliano (Alfredo Germont). Le scene e i costumi, sono stati realizzati da “Taormina Opera Stars” su disegni dello stesso regista. A completare il quadro artistico le coreografie di Sofia Lavinia Amisich, l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, il Coro Lirico "Francesco Cilea" diretto da Bruno Tirotta. La produzione è del Teatro di Messina.

La stagione di prosa, curata da Simona Celi Zanetti, si prefigge l’obiettivo di ribadire il concetto che la cultura allunga la vita, tenendo a mente da un lato la sostenibilità finanziaria – fondamentale non soltanto per la gestione dell’azienda teatro ma per poter costruire su basi certe un sistema in grado di sostenere cultura e professioni, crescita intellettuale, identità territoriale e ritorno economico – e le ambizioni culturali, concentrate sull’uso del linguaggio del teatro per offrire appunto cultura e non mero intrattenimento. Il programma vede un percorso legato alla grande letteratura mondiale, infatti registi eccellenti e attori di chiara fama porteranno sul palcoscenico importanti romanzi.

Tra gli autori troviamo Pirandello, Victor Hugo, Dostoevskij, Checov, Moliere e Shakespere. Non manca l’attenzione al contemporaneo grazie a uno dei testi di David Mamet. Contemporaneità che ritroviamo poi negli autori italiani in Walter Fontana (autore per Aldo, Giovanni e Giacomo), in Spiro Scimone, e nel grandissimo teatro di Giuseppe Manfridi. Per quanto riguarda le regie che trasformeranno in idee le pagine, troviamo importanti personalità del teatro italiano, spesso protagonisti nei grandi teatri italiani stabili, come Ugo Chiti, Giancarlo Sepe, Franco Però, Luca Barbareschi, Fabio Grossi, Massimiliano Bruno, Walter Manfrè e Gabriele Pignotta. Anche per quanto riguarda gli attori, la stagione del Vittorio Emanuele propone nomi e volti facilmente riconoscibili dal grande pubblico.

Leo Gullotta – 14 dicembre 2018 con “Pensaci, Giacomino” – per primo aprirà la stagione. Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia – 25 gennaio 2019 con “Non mi hai più detto che ti amo” -, Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini – 1 febbraio 2019 con “Delitto/Castigo” – , Luca Barbareschi e Lunetta Savino – 22 febbraio 2019 con “Il penitente” -, Alessandro Benvenuti – 1 marzo 2019 con “L’avaro” – , Franco Branciaroli – 8 marzo 2019 con “I miserabili” -, Spiro Scimone e Francesco Sframeli – 19 marzo 2019 con “Sei” -, Angela Finocchiaro – 29 marzo 2019 con “Ho perso il filo” -, Stefano Fresi, Violante Placido e Paolo Ruffini – 5 aprile 2019 con “Sogno di una notte di mezza estate” -, Massimo Ranieri – 12 aprile 2019 con “Il gabbiano” -, Andrea Tidona – 14 maggio 2019, Foyer del Teatro Vittorio Emanuele con “La cena”.

Per il “fuori abbonamento” sono previsti due spettacoli speciali: “La cena” di Giuseppe Manfridi – vera opportunità per lo spettatore; trenta posti a spettacolo, si resta seduti a tavola ed è come quando si è invitati a una cena da parenti – e “Un paese speciale”, elaborazione e regia di Giovanna Manetto, tratto da l’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti.

La stagione di musica, curata da Matteo Pappalardo, si aprirà con un fuori abbonamento d’eccezione: il maestro Vladimir Ashkenazy dirigerà, il 30 novembre, l’Orchestra del Teatro in un programma composto da “Le nozze di figaro” e dal Concerto per clarinetto e orchestra di Mozart e dalla Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven.

In abbonamento, altri due appuntamenti sinfonici di particolare interesse: il 28 e 28 aprile, prima esecuzione mondiale della Suite n. 4 “Messina”, composta da Lorenzo Perosi all’indomani del terremoto del 1908; il 3 e 5 maggio, invece, diretto dal maestro Bruno Cinquegrani, ci sarà il ritorno in città del grande violinista Stefan Milenkovich dopo il successo dello scorso anno.

Si differenzieranno per genere, stile e pubblico a cui si rivolgono i tre spettacoli di danza: “Giulietta e Romeo” del Balletto di Roma, su coreografie di Fabrizio Monteverde (dal 15 al 17 marzo); l'attesissima performance, con la sua splendida compagnia e con un gruppo musicale, di colui che viene unanimemente considerato “il più grande tanguero del mondo”, Miguel Angel Zotto (23 e 24 marzo); e la rivisitazione in chiave contemporanea del Gran Ballo “Excelsior”, del 1881, su musiche di Romualdo Marenco, ad opera di Salvo Lombardo (3 e 4 aprile). Lo spettacolo, per inciso, sarà preceduto da un laboratorio, al termine del quale saranno selezionati una decina di giovani danzatori del territorio che parteciperanno alla performance.

Strizza l'occhio al pubblico più giovane, ma non solo, la proposta leggera e divertente (The Human Jukebox, di scena il 12 e 13 gennaio) degli Oblivion, un quintetto vocale di indiscutibile bravura che si rifà dichiaratamente all'esperienza dell'irraggiungibile – e indimenticato – Quartetto Cetra (e alle parodie della cosiddetta “Biblioteca di Studio Uno”).

Uno dei più amati titoli della commedia musicale targata “Garinei e Giovannini” – “Aggiungi un posto a tavola”, con Gianluca Guidi – e l'operetta per antonomasia (e la più rappresentata), “La vedova allegra” di Léhar (in un allestimento prodotto dal nostro ente, con il Maestro Giuseppe Ratti sul podio e Victor Carlo Vitale alla regia), chiudono un cartellone che, al di là di gusti e tendenze settoriali e per differenti fasce d'età, intende riportare a teatro le famiglie.

Particolare attenzione sarà rivolta alle scuole: per loro si sta mettendo in cantiere un laboratorio per la realizzazione di un musical, “West Side Story” di Bernstein, che vedrà coinvolti i loro più talentuosi elementi; a loro saranno riservate, com'è già accaduto nella scorsa stagione, le prove generali dei concerti sinfonici, il venerdì mattina; agli allievi delle scuole di danza di Messina e provincia, infine, saranno proposte delle condizioni vantaggiose – senza dimenticare gli incontri con i protagonisti, il sabato pomeriggio – per le tre performance inserite.

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