Vincenzo Figlioli, dell’agenzia Communico, presenta il 2° festival “A Chiarelettere” (dal 21 al 23 maggio)
Organizzare un festival dedicato al giornalismo d’inchiesta nella provincia più mafiosa d’Italia, chiamando i “big” del settore – da Travaglio a Gomez, da Beha a Telese, da Dalla Chiesa a Staglianò – poteva sembrare un azzardo e invece l’anno scorso il primo festival del giornalismo d’inchiesta “A Chiarelettere” fu un trionfo tanto che quest’anno non solo si replica ma visto il moltiplicarsi degli incontri e degli ospiti – oltre 60 e tutti “volti noti” – per tre giorni, dal 21 al 23 maggio, «Marsala sarà la capitale nazionale dell’informazione», come afferma il giovane giornalista Vincenzo Figlioli – che insieme a Renato Polizzi gestisce l’agenzia “Communico” – cui va il merito con il Comune di Marsala, Sosia & Pistoia, Mismaonda e la casa editrice Chiarelettere dell’organizzazione di tale prestigioso evento, con la sponsorizzazione di Consorzio Volontario per la Tutela del Vino Marsala DOC, Confcommercio di Trapani, Confindustria Sicilia, Distilleria Bianchi, Sigel, Zicaffè. «Vorremmo che Marsala, così come accaduto per Mantova, possa divenire un punto di riferimento per il giornalismo d’inchiesta con la speranza che sia anche il modo migliore per far crescere Marsala, tenendo la luce accesa su tutta la Sicilia».
“Viva Italia, biografia di un paese da inventare”: come mai avete scelto questo titolo?
«Ricorre il 150° anniversario dell’Unità d’Italia che avvenne proprio qui a Marsala e per tale motivo abbiamo scelto di aprire un dibattito ampio che tocchi numerosi temi, una sorta d’inchiesta sullo stato di salute del nostro paese, declinata attraverso una serie di temi di particolare importanza sociale. Parleremo di identità nazionale, lotta all’immigrazione, criminalità organizzata, nuovi italiani, giovani generazioni, libertà d’informazione e molti altri temi caldi».
Rispetto all’anno scorso si sono moltiplicati i temi ma soprattutto gli ospiti…
«L’anno scorso era una scommessa ma quest’anno dobbiamo confermare la bontà di questo festival che ha suscitato attenzione e molto interesse. Per tre giorni Marsala diventerà la capitale nazionale dell’informazione e in particolare, del giornalismo d’inchiesta. Questo festival vuole sottolineare l’importanza, la necessità del lavoro d’inchiesta visto che nel nostro paese se ne fa sempre meno e le pressioni per ridurre i margini della libertà d’informazione si fanno sempre più pressanti. Il giornalismo d’inchiesta è sempre scomodo, deve esserlo, e in questo momento così delicato è necessario che tutto quello che danneggia il nostro paese salti fuori per porre le basi per una rinascita».
A ribadire l’importanza di questo festival ci sono anche due importanti partnership: una con “Il Fatto Quotidiano”, la cui nascita venne annunciata proprio durante la prima edizione, e l’altra con l’autorevole “Current TV”.
«Sono due partnership davvero importanti per noi. L’annuncio della nascita del Fatto sorprese persino noi organizzatori e devo dire che questo giornale ha portato una vera rivoluzione nel mondo dell’informazione cartacea sovvertendo la profezia della progressiva scomparsa dei quotidiani, semplicemente lavorando in modo diverso, raccontando le notizie partendo dai territori e portando sulla pagina ciò che gli altri giornali non pubblicano. La presenza di Current TV, che riprenderà tutti gli eventi, è una sorta di patente internazionale per noi. Sapere che il nostro festival ha suscitato l’interesse della televisione del premio Nobel Al Gore non può che farci felici».
Senza timore di smentita, Marsala si attesta come uno dei più importanti festival nazionali dedicati all’informazione: Gli eventi in programma sono davvero tanti e gli ospiti presenti vanno dalle “giovani voci emergenti” sino ai “big” dell’informazione. Come siete riusciti a coinvolgerli?
«Ti ringrazio per l’apprezzamento. Certamente il buon esito della prima edizione e la crescente affermazione della casa editrice Chiarelettere sono stati due elementi fondamentali per la programmazione di questa seconda edizione. Marsala ha una specificità territoriale molto particolare: rientra nella dai 40 mila ai 180 mila abitanti privilegiate per ospitare questo tipo di manifestazioni, è ben collegata visto che dista appena 20 minuti dall’aeroporto di Trapani e circa un’ora da quello di Palermo ma soprattutto si scommette su un festival di questo tipo nella provincia che con Agrigento è considerata la più mafiosa d’Italia. La provincia di Trapani nel bene e nel male è uno specchio dell’Italia, un luogo di contraddizioni dove convivono grandi vizi ma anche grandi virtù. In questa terra è morto Mauro Rostagno e vorremmo che questo festival celebrasse il suo sacrificio, l’aver voluto raccontare i segreti e i fantasmi che si celavano dietro una serie di loschi traffici sino alla metà degli anni ’80. Allestendo la macchina organizzativa abbiamo cercato di coinvolgere tutte le realtà virtuose e credibili ma è doveroso ringraziare il Comune sia per aver creduto sin dall’anno scorso nell’iniziativa ma soprattutto per aver voluto premiare Marsala, creando un evento che premia il territorio, la cittadinanza e anche i commercianti. Insomma al di là del lato culturale, in un periodo di crisi un evento che crea un reale flusso di turismo non può che essere un bene per tutti».
Il 23 ci sarà l’evento speciale “CAPACI di reagire”, in ricordo “di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta”. Un evento simbolicamente fondamentale non solo per noi siciliani.
«Omaggiare Francesca Morvillo, Giovanni Falcone e gli uomini della scorta significa celebrare la parte migliore di questa terra. La Sicilia non è solo terra dei boss ma anche dei più importanti anti-mafiosi, dai magistrati ai giornalisti, coloro che hanno perso la vita per la propria terra e per degli ideali».
Fare un giornalismo d’inchiesta in un paese che sembra sia prossimo ad abolire l’Ordine dei Giornalisti, è un controsenso?
«No perché è possibile fare dell’ottimo giornalismo d’inchiesta anche dal basso e proprio di questo si occuperà l’incontro “CITTADINI REPORTER: Internet, tv e l’informazione dal basso”, durante il quale Peter Gomez lancerà il sito del Fatto. Non so se l’Ordine verrà cancellato davvero, sono cose di cui si parla da anni. A mio avviso è importante che tutti i cittadini, anche grazie ai nuovi media, si sentano in grado di raccontare ciò che accade sul proprio territorio e ciò perché sia il silenzio che il disinteresse mettono le basi per il dominio della criminalità organizzata e del malaffare politico, tanto al Nord che al Sud».
Tu e Renato siete consci che organizzando questo festival avete fatto cadere l’alibi di tutti i siciliani disfattisti secondo cui al Sud non si possa fare mai nulla?
«Era la nostra grande scommessa. Abbiamo studiato entrambi a Bologna e siamo voluti rientrare per portare nella nostra Marsala qualcosa di nuovo. Vorremmo che si creasse un evento domino: se è stato possibile organizzare questo festival a Marsala, perché non si può fare lo stesso anche in altre regioni del Meridione?».
Qui trovate il programma:(www.festivaldelgiornalismodiinchiesta.it/programma/)
Gli Ospiti presenti:(http://www.festivaldelgiornalismodiinchiesta.it/ospiti/):
Alessandro Bergonzoni
Alfonso Sabella
Andrea Vianello
Angelo Cimarosti
Antonio Massari
Antonio Padellaro
Antonio Pascale
Benedetta Tobagi
Bianca Stancanelli
Bojan Zufikarpasic
Carlo Lucarelli
Concetto Vecchio
Dario Bressanini
Dario Fo e Franca Rame
Dario Vergassola
Diego Cugia
Diego Maggio
Federica Sciarelli
Ferruccio Sansa
Francesco Piccolo
Gianfranco Criscenti
Gianroberto Casaleggio
Giorgio Bongiovanni
Giorgio Vasta
Giovanni Chinnici
Giuliano Foschini
Giulio Casale
Giulio Cavalli
Giuseppe Lo Bianco
I Musicanti
Ivan Lo Bello
Lella Costa
Lorenzo Carini
Luca Telese
Mannarino
Marco Bianchi
Marco Revelli
Marco Travaglio
Margherita Asta
Mario Desiati
Massimo Carlotto
Massimo Fini
Maurizio Torrealta
Michele Cometa
Nando dalla Chiesa
Nicola Biondo
Oliviero Beha
Paolo Fresu
Pap Khouma
Peter Gomez
Pino Petruzzelli
Riccardo Staglianò
Rino Giancalone
Salvatore Cusimano
Sandra Rizza
Serena Dandini
Silvia Resta
Tommaso Tessarolo
Umberto Lucentini
Vera Paggi
Vittorio Malagutti
