Tindari, Gran Concerto di Capodanno al parco archeologico

Tindari, Gran Concerto di Capodanno al parco archeologico

Alessandra Serio

Tindari, Gran Concerto di Capodanno al parco archeologico

mercoledì 03 Gennaio 2024 - 17:38

Doppio appuntamento il 5 gennaio col Coro Lirico Siciliano e la rassegna Lux in Tenebris

PATTI – Cresce l’attesa per il Gran Concerto di Capodanno del Coro Lirico Siciliano in collaborazione con il Parco archeologico di Tindari. L’evento è inserito nella rassegna Lux in Tenebris, diretta artisticamente da Anna Ricciardi. Il 5 Gennaio 2024 alle 11.30, si inneggerà all’amore e all’eternità nel millenario teatro che si erge sul golfo di Patti.

Il Gran Concerto di Capodanno

L’Orchestra Filarmonica della Calabria, insieme agli artisti del Coro Lirico Siciliano, eseguirà le musiche di Giuseppe Verdi e Pietro Mascagni. Immancabile la parte tipicamente “viennese”, con i classici valzer di Johann Strauss, capolavori della tradizione classica. In scaletta anche un omaggio a Giacomo Puccini in occasione del centenario della morte. Ad esibirsi sarà la soprano di origini palermitane Maria Francesca Mazzara che incanterà il pubblico con arie tratte da La Traviata, La Bohème, Il Pipistrello.

Cantata per due voci

Venerdì 5 gennaio la rassegna Lux in Tenebris proporrà un doppio appuntamento. Nel pomeriggio l’Antiquarium la Villa Romana sarà la cornice del recital “Lux in Tenebris – cantata per due voci”, con la produzione della Pro Loco guidata da Nino Milone, con inizio alle 17,30 a ingresso gratuito. In scena Elio Crifò e Cinzia Maccagnano, accompagnati ai fiati dal maestro Antonio Putzu. A svelare i contenuti del recital è proprio l’attore e regista Elio Crifò: “Ci siamo spiritualmente e culturalmente abbrutiti. “Lux in Tenebris” vuole riconnetterci al mondo delle tradizioni natalizie rievocando le antiche ritualità, riproponendo sonorità arcaiche attraverso parole e con gli antichi strumenti popolari“.

Lux in tenebris

Così, invece, l’attrice e regista teatrale Cinzia Maccagnano: “Sono molte le forme e i “rimedi” che l’uomo ha ricercato nei secoli per allontanare le ombre da sé, l’oscurità dal mondo, la paura dal proprio tempo. Lo ha fatto esorcizzando, attraverso litanie e preghiere, intrise di credenza e di fede insieme, alla ricerca della guarigione o dell’abbondanza, attraverso l’analisi razionale, attraverso quella osservazione, attenta e insieme visionaria, della vita contemporanea che consente a chi la fa di profetizzare il futuro indicando la strada più luminosa per un’umanità che sia ancora umana“.

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