Comune di Barcellona, tensione per il voto di lunedì sul piano di riequilibrio

Comune di Barcellona, tensione per il voto di lunedì sul piano di riequilibrio

Santi Cautela

Comune di Barcellona, tensione per il voto di lunedì sul piano di riequilibrio

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sabato 03 Novembre 2018 - 10:30

Lunedì il voto stabilito per legge, poi il dissesto potrebbe non essere più una scelta ma una costrizione. Situazione divenuta molto complicata

Il fondo di rotazione proposto dall'amministrazione comunale prevede un mutuo per il Comune per iniziare a dipanare i debiti contratti in questi anni e, quindi, far approvare al consiglio il piano di riequilibrio. Una non scelta, quella che si terrà lunedì, in quanto ultima spiaggia prima del regime di dissesto che andrebbe poi "d'ufficio" secondo la legge.

La tensione nel consiglio comunale è molto alta tra maggioranza e opposizione, Roberto Materia, Sindaco di Barcellona, ha più volte fatto un appello alla responsabilità rivolgendosi a tutte le parti politiche. Il piano di risanamento prevede l’utilizzo del fondo di rotazione, un prestito da 13 milioni di euro concesso senza interessi dallo Stato ai Comuni in stato di pre-dissesto. Sulla vicenda gli risponde oggi l'On. Antonio Catalfamo, capogruppo all'Ars di Fratelli d'Italia, che sulla vicenda del default scrive così:

"L’accesso al fondo di rotazione desta diverse perplessità, tuttavia, sentito il parere dei tecnici comunali, tra i mali è logico scegliere quello minore, come sempre, nel segno della responsabilità. E’ doveroso tuttavia sottolineare che, in modo del tutto incomprensibile, il Sindaco Materia ha rifiutato il nostro appello a istituire un tavolo tecnico al fine di vagliare ogni ipotesi possibile; questo comportamento sancisce definitivamente, semmai ce ne fosse bisogno, e soprattutto se tenuto in un frangente così drammatico per la nostra comunità, la totale diversità di metodo e di identità tra noi e soggetti politici dai quali prendiamo le distanze e dai quali non ci sentiamo rappresentati, e che sono quanto di più lontano riteniamo serva oggi alla città."

Un richiamo alla responsabilità che tende a superare le divisioni che pur restano ferme ma che non precludono scelte difficili:

"Tutto ciò premesso, pur non potendo in alcun modo confondere la nostra identità con quella di chi sta amministrando, crediamo tuttavia che, data la complessità del momento, e nei limiti legati a quanto poc’anzi espresso, sia da parte nostra responsabile tenere delle condotte il più possibile idonee a non ostacolare la maggioranza nel tentativo di evitare ai cittadini l’aumento delle tasse e il taglio dei servizi, e di salvaguardare l’interesse dei creditori del comune."

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