Milazzo, il consiglio non approva il bilancio 2014: le accuse del Sindaco

Milazzo, il consiglio non approva il bilancio 2014: le accuse del Sindaco

Santi Cautela

Milazzo, il consiglio non approva il bilancio 2014: le accuse del Sindaco

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venerdì 13 Luglio 2018 - 13:27

Il voto sul bilancio 2014 è importante perché permette di sbloccare molti finanziamenti ed essendo il primo bilancio a cavallo tra le due amministrazioni, permetterebbe di passare all'esame di quelli successivi, ossia dell'amministrazione attuale.

Non passa il bilancio consuntivo in aula e quindi si resta nel pantano burocratico del 2014. E se la macchina del tempo non si sblocca, la macchina politica non cede ed è proprio il Sindaco Formica a rilanciare un nuovo sollecito all’assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica – Bernardette Grasso, ndr – per far giungere immediatamente al Comune di Milazzo un commissario per l’approvazione del Conto Consuntivo 2014 e di tutti gli strumenti finanziari ancora non approvati.

Lo ha fatto dopo aver preso atto dell’ennesimo rinvio da parte del consiglio comunale sulla proposta di delibera relativa al documento finanziario, sul quale l'opposizione ha riversato diversi dubbi. Queste perplessità erano state presentate al nuovo collegio dei revisori dei conti, insediatosi qualche settimana fa, il quale però ha ribadito che un parere già esiste ed è quello "tecnico" espresso dai revisori precedenti. A questo punto il commissario dovrebbe relazionare per permettere, entro 30 giorni, al consiglio comunale di sciogliere la riserva (politica e tecnica) sul voto.

“Ancora una volta non si è detta alcuna parola sul rendiconto finanziario – ha detto il sindaco – ma anzi abbiamo dovuto registrare l’ennesima pagina triste con una parte di consiglio comunale che non solo ha dimostrato di non avere intenzione di votare, ma di non essere neppure intenzionato a farlo votare agli altri. Questo è inaccettabile in quanto quando una proposta giunta in Aula, essa deve essere sottoposta al giudizio delle forze politiche che possono approvare o bocciare, ma comunque pronunciarsi. E poiché è dovere di un amministratore assicurare alla propria città la governabilità, ho deciso di sollecitare nuovamente la Regione per uscire da una impasse assurda”.

Il primo cittadino ha poi fatto riferimento ai problemi tecnici sollevati dall’opposizione. “Se c'è la percezione che il Conto consuntivo abbia degli errori lo si corregga con un emendamento perché nessuno ha interesse di mandare in archivio un bilancio sbagliato. Ritengo invece che l’unico obiettivo di chi fa opposizione alla mia Amministrazione sia quello di mandare all’esterno un messaggio relativo a chissà quali irregolarità, non avendo il coraggio, la competenza e soprattutto l'interesse di operare le eventuali correzioni. Prevale la logica irresponsabile del tanto peggio, tanto meglio. Sono convinto che una parte di consiglieri comunali manifesti totale disinteresse per la città ed i cittadini. Non si spiegherebbe altrimenti che sono trascorsi quasi 60 giorni da quando il rendiconto di gestione 2014 è stato trasmesso, munito di tutti i pareri di legge al Consiglio comunale e ancora oggi siamo al punto di partenza”.

Formica spera che la Regione prenda atto di questa situazione e decida di intervenire senza indugio. “L’ho già detto e lo ribadisco: l’Amministrazione pur trovandosi nella condizione di farlo, non può trasmettere per l’esame d’Aula gli ulteriori strumenti contabili mancanti e soprattutto rischia di subire gravissimi danni. Penso in primis alla revoca di diversi finanziamenti regionali per i quali risultano celebrate le procedure di affidamento senza la possibilità di procedere alla definitiva aggiudicazione a causa dell’assenza dei bilanci e l’impossibilità di avviare fondamentali servizi, attualmente sospesi, quali l’assistenza domiciliare anziani e disabili e l’educativa domiciliare ai minori disabili. Ciò è ingiustificabile, anzi intollerabile”.

Sulla propedeuticità tra approvazione bilancio e aggiudicazione fondi sono però in molti a non vedere una relazione diretta e su quest'ultimo argomento si era già discusso in commissione.

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