Trasporti e servizi ambientali, la Uil: "Città in eterna precarietà"

Trasporti e servizi ambientali, la Uil: “Città in eterna precarietà”

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Trasporti e servizi ambientali, la Uil: “Città in eterna precarietà”

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lunedì 16 Settembre 2019 - 13:13

"Vertenze perennemente irrisolte, idee confuse ed una progettualità quasi assente”

MESSINA – Focus su trasporti e servizi alla Uil Messina. Il sindacato ha riunito i suoi delegati alla presenza dei segretari generali Cst Uil Messina Ivan Tripodi; Uiltrasporti Sicilia, Agostino Falanga e Uiltrasporti Messina Michele Barresi, per fare una attenta analisi della situazione della mobilità del territorio e la designazione di nuovi organismi direttivi.

Passari designato segretario provinciale settore Viabilità e Autostrade

Angelo Passari

Durante i lavori dell’esecutivo, Angelo Passari è stato designato segretario provinciale del settore Viabilità e Autostrade della Uiltrasporti Messina.

“La Uiltrasporti cresce nei numeri – dichiarano Tripodi, Barresi e Falanga – e con la nomina di Passari aggiunge esperienza e competenza in un settore complesso”.

Passari, una lunga militanza nel sindacato dei trasporti e all’interno del Consorzio autostrade, fino allo scorso luglio segretario del settore della Ugl, “si aggiunge alla segreteria insieme a tanti colleghi e iscritti che amplieranno la rappresentanza che la Uiltrasporti ha nel comparto autostrade”.

Il sindacato ha anche confermato Vincenzo Aricó nel ruolo di responsabile sindacale del Consorzio autostrade della Uiltrasporti Messina.

E parte proprio dal Cas l’analisi della Uil: “Il Consorzio autostrade resta nel limbo della politica – spiegano i rappresentanti del sindacato – e centinaia di dipendenti e utenti siciliani ne pagano le conseguenze“.

Vita dura all’Ars, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, per il collegato alla finanziaria. Un emendamento voluto dai sindacati, propone la trasformazione del Cas da ente non economico a ente economico.

“Cas, troppe incertezze del futuro”

“Ad oggi preoccupa che il collegato torni nuovamente alle commissioni – denunciano i vertici della Uiltrasporti – perché subirà probabilmente ulteriori emendamenti e ritardi. In pratica resta aperta la sessione di bilancio 2018, quando sta per chiudersi quella 2019. Ma, ancor più preoccupa il rischio che non vi sia più una maggioranza in aula su questioni delicate che riguardano il futuro del Cas”.

Ciò mentre nel neo governo nazionale “riprende la dialettica, accesa e controversa, della revoca o revisione delle concessioni autostradali, con posizioni apparentemente discordi tra Pd e M5S”.

“Appare logico che anche questa strada sia percorribile per dare una svolta allo stallo in cui il Cas ormai persiste, ma occorre prioritariamente – secondo la Uiltrasporti – dare piene garanzie agli attuali dipendenti. Il Consorzio per le autostrade siciliane continua pertanto a navigare a vista – continua la Uiltrasporti – e non si intravede la luce fuori dal tunnel per le centinaia di lavoratori che attendono una svolta chiara sulla natura ed il futuro dell’ente. Una svolta che possa dare loro finalmente certa applicazione del contratto nazionale delle autostrade congelato da oltre 10 anni, con ricadute economiche e professionali pesantissime che ledono fortemente i diritti dei lavoratori”.

Sindacato-Azienda, confronto “negato”

Non appare migliore la situazione delle relazioni sindacali con l’azienda. “Le ultime governance del consorzio hanno ignorato le numerose richieste di confronto con le sigle confederali, facendo diventare croniche le gravi criticità gestionali che denunciamo come Uiltrasporti da anni: progressioni professionali e carenze di organico con assunzioni bloccate ed esattori ancora part time quando vi è una carenza di circa 200 unità ai caselli. Abbiamo riscontrato solo recentemente a mezzo comunicati stampa la disponibilità del nuovo Cda del Cas a incontrare i sindacati confederali ma attendiamo con ansia che dalle parole si passi ai fatti, altrimenti proseguiremo con altre azioni di sciopero e sposteremo la vertenza in sede prefettizia”.

Non poteva mancare, dopo oltre un anno di amministrazione De Luca, un bilancio sulla situazione delle due più grandi società partecipate del Comune: MessinaServizi Bene Comune e Atm. “Due aziende – dice la Uiltrasporti – che gestiscono rifiuti e trasporto pubblico locali, i due servizi pubblici essenziali per eccellenza. Le società partecipate da bancomat a poltronificio – chiosa la Uil -. Dovevano scomparire nel programma De Luca, unificate in una grande Multiservizi e invece abbiamo assistito al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Differenziata, “ritardi rispetto al programma”

Oggi inizia la raccolta porta a porta dei rifiuti in una delle 12 zone della città. Un debutto atteso anche se parziale – sostiene la Uil – con solo un decimo della popolazione messinese coinvolta ed in notevole ritardo rispetto ai programmi. Partenza che accogliamo però con ottimismo per il bene della città e che abbiamo sostenuto in maniera critica ma responsabile e costruttiva nei confronti sindacali tenutisi con l’azienda. Restiamo preoccupati però sul percorso di privatizzazione del servizio ed il futuro occupazionale di oltre 500lavoratori intrapreso dall’amministrazione comunale che ancora non ha visto un dibattito chiaro e definitivo in consiglio che sollecitiamo con forza”.

Il nodo Atm

Per quanto riguarda l’Atm dito puntato dalla Uil contro la gestione interna, dove viene “contrastata la critica sindacale e compensati silenzi e omertà. Con troppa fretta si è deciso per la liquidazione di un’azienda speciale che nel settore dei trasporti dà massima garanzia a lavoratori e utenti – dichiarano dalla Uil – una scelta politica e non economica, voluta e non obbligata di questa amministrazione. Ci fa piacere che dal Consiglio comunale si comincino ad avanzare dubbi e a porre paletti visto che la situazione sui conti della partecipata si ripercuote sui bilanci comunali e sulla comunità tutta.

Per questo, oltre i dossier e le polemiche, occorre che prima di procedere alla liquidazione la massima chiarezza sia fatta da una parte terza, come questo sindacato chiede dal primo momento”.

La protesta sfocia nello sciopero

Infine, la Uiltrasporti lancia l’appuntamento del prossimo 20 settembre, quando sciopereranno dalle 9 alle 17 i lavoratori marittimi di Uil e Cgil impiegati dalla società Blujet. “Una protesta indetta per porre freno al dumping contrattuale innescato sullo Stretto e all’interno del Gruppo Ferrovie dello Stato a cui la Uiltrasporti ha deciso di aderire”.

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