Il paese, incredulo, piange Pippo Catania, papà dell'assessore Giovanni e dirigente della locale squadra di calcio. Il primo cittadino anticipa il rientro dalle vacanze all'estero
FURCI SICULO – Il paese si è svegliato avvolto in una cappa di dolore. E’ sotto shock. I toni sono sommessi. Tutti parlano della morte di Pippo Catania, l’ex poliziotto di 63 anni ucciso ieri sera alle 19 sul lungomare, in pieno centro. Si parla di lui e dell’omicida che ha confessato, Gaetano Nucifora (operaio edile di 57 anni, descritto da chi lo conosceva come calmo e affettuoso) che dopo avergli sparato con il fucile da caccia è andato a costituirsi alla stazione dei carabinieri di Roccalumera. Ieri è stato un via vai di gente lungo la litoranea, fino a tarda sera. Tanti gli ex colleghi poliziotti, tra loro anche il dirigente del Commissariato di Polizia di Taormina, il vicequestore Maurizio Lenzo. Increduli. “Pippo – il coro unanime – era sempre sorridente, solare, ci mancherà”. Il corpo di dell’ex poliziotto era riverso per terra a ridosso della panchina rossa dedicata alla giovane Lorena Quaranta, vittima di femminicidio. Venne uccisa il 31 marzo del 2020. Un’altra tragedia che sconvolse la comunità furcese. La salma di Pippo è stata rimossa alle 22, 30 e trasferita nella sala mortuaria dell’ospedale Papardo di Messina, dopo l’esame del medico legale Elvira Ventura Spagnolo. Poco prima era arrivato il magistrato di turno, Roberta La Speme. Il sindaco, Matteo Francilia, all’estero per un periodo di vacanza, ha subito prenotato i biglietti aerei per il rientro anticipato a Furci. Arriverà nel pomeriggio di domani, mercoledì. “Non ci sono parole – dice il rpimo cittadino a Tempostretto – per descrivere il dolore che sta vivendo l’intera comunità. Il nostro paese è a lutto. Pippo Catania oltre ad essere stato un uomo delle istituzioni, svolgendo il suo ruolo in modo egregio nella Polizia di Stato, è sempre stato un amico di tutti: generoso e sempre al servizio del prossimo. Per me molto più di un amico, un fratello maggiore. Il mio pensiero e le mie preghiere sono rivolte alla famiglia, alla moglie Loredana, ai genitori di Pippo, ai figli, ad iniziare dal nostro assessore Giovanni Catania, alle sorelle Ada e Maria, ai cognati, ai nipoti. L’intera comunità è sconvolta”. La serenità del paese è stata squarciata. Quel luogo di ritrovo sul lungomare, Largo Petroselli, nel cuore del paese, è ammantato di tristezza. Quel marciapiede, dove anziani e meno anziani nel pomeriggio si ritrovano attorno ad un tavolino per una partita a carte e dove spesso si recava anche Pippo, non sarà mai più lo stesso. Rimbombano i colpi di fucile, lo strazio dei familiari, degli amici che conoscevano Pippo e Gaetano e che non riescono a darsi pace per l’accaduto. I due si conoscevano da tempo ed andavano anche a caccia insieme. Il movente sarebbe da ricercare nella sfera privata. Sono in corso indagini, anche per ricostruire l’esatta dinamica del delitto. L’area in cui è avvenuto è videosorvegliata ed una telecamera è installata su un palo sulla scena del crimine. I filmati sarebbero già al vaglio delle forze dell’ordine. Nucifora in nottata è stato posto in stato di fermo e trasferito nel carcere di Gazzi, a Messina. Pippo Catania era un poliziotto, ex agente delle volanti, in pensione ma molto attivo nella vita e nel sociale. Amava i boschi e si dedicava allo sport come dirigente della locale squadra di calcio, il Furci, che milita nel campionato di Prima categoria. Lo piange tutta la comunità.