Un anno fa l'inizio della guerra in Ucraina. Le testimonianze a Messina

Un anno fa l’inizio della guerra in Ucraina. Le testimonianze a Messina

Redazione

Un anno fa l’inizio della guerra in Ucraina. Le testimonianze a Messina

giovedì 23 Febbraio 2023 - 10:48

Appuntamento sabato 25 febbraio alle 17 sulla scalinata di Piazza Unione Europea, davanti al Municipio

Anche Messina in prima linea per le manifestazioni ad un anno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

Venerdì 24 febbraio, alle ore 17.30, presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina, l’associazione Hic et Nunc organizza l’iniziativa dal titolo: “Contro la guerra – Il coraggio di costruire la pace”, incontro-dibattito sui contenuti del libro scritto da papa Francesco proprio sul tema della pace. Dopo un anno infatti, dove le armi e la violenza l’hanno fatta da padroni, a parte l’impatto emotivo iniziale nessuna mossa verso un cessate le armi è stata compiuta, l’obiettivo è un dialogo con tutte le realtà che lavorano per costruire la pace nei vari settori della società.

L’incontro è patrocinato dal Comune di Messina e vedrà gli interventi di: monsignor Giò Tavilla, Parroco Santa Caterina – Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, padre Alessio Mandanikiotis, Archimandrita ortodosso del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, prof. Andrea Nucita, Responsabile per Messina della Comunità di Sant’Egidio, Alessandro Dati, Comunione e Liberazione, prof.ssa Grazia Patanè, Dirigente scolastica I.C. “A. Luciani”. Introduce e modera: Nicola Currò, presidente dell’associazione Hic et Nunc Aps.

Sabato 25 febbraio a piazza Unione Europea

Il 24 e il 25 febbraio l’associazione culturale apartitica “Liberi, Oltre le Illusioni” (nella foto il referente messinese Mauro Caratozzolo), insieme a tutte le organizzazioni che condividono questi principi, vuole ricordare l’anniversario dell’inizio della guerra e ribadire che “nessun despota potrà mai riuscire a privarci della nostra libertà e della nostra democrazia”.

L’associazione sarà presente in quante più città italiane possibili con manifestazioni, incontri e anche semplici atti di testimonianza; in Sicilia, in accordo col consolato ucraino, attraverso le referenze di Viktoriya Prokopovych e Yuliya Dynnichenko, rispettivamente coordinatrici per la Sicilia Occidentare e Orientale, avranno luogo manifestazioni nelle città di Palermo, Catania e Messina.

Le manifestazioni si apriranno giorno 24 alle ore 16 a Palermo dove, da piazza Politeama, un corteo percorrerà via Ruggero Settimo per fermarsi a piazza Verdi di fronte al teatro Massimo.
Seguirà la manifestazione di Catania per le ore 18 in piazza Università, infine le manifestazioni siciliane si concluderanno giorno 25 a Messina per le ore 17 a Piazza Unione Europea, nella scalinata antistante il municipio.

In tutte le città sono previsti numerosi interventi da parte dei rappresentanti della società civile e delle comunità ucraine presenti nei vari territori, oltre alle testimonianze da parte dei rifugiati ucraini.

Partecipa anche il Circolo Arci Thomas Sankara

Il Circolo Arci Thomas Sankara  aderisce e supporta il sit-in di sabato. “Siamo un pezzo importante del movimento pacifista e della campagna Europe for Peace e siamo da sempre schierati per la piena attuazione del ripudio alla guerra, come declinato dall’articolo 11 della nostra Carta Costituzionale. Una lunga storia la nostra contro gli imperialismi e le politiche neocoloniali, per l’autodeterminazione dei popoli, per mettere fuori dalla storia la guerra,  da sempre accanto alla popolazione palestinese vittima del sistema di apartheid israeliano, che vede il Circolo ancora impegnato nella difesa dei diritti umani, con campagne e azioni concrete, per citare le ultime, anche per il Rojava in Siria, l’Afghanistan e recentemente a fianco della rivoluzione iraniana”.

Dall’inizio dell’invasione russa del territorio ucraino, il Circolo Arci Thomas Sankara, collegato a varie rete europee per il supporto ai richiedenti asilo, ha seguito persone in fuga nel loro viaggio in Europa. Ha, inoltre, promosso l’accoglienza diffusa tra la propria rete di sostegno e sta seguendo diverse famiglie messinesi che hanno aperto le proprie case a profughi ucraini. Ha ampliato la raccolta di beni di prima necessità promossa dalla locale chiesa ortodossa e ha creato la pagina Aiutiamo l’Ucraina, @MessinaUcraina.

“Saremo, quindi, insieme alle persone ucraine, questo sabato alle 17 di fronte al Municipio, per testimoniare l’esistenza di chi ha a cuore la libertà e la pace, di chi sa che in questi 12 mesi di guerra, la propaganda russa e gli effetti dell’invasione sull’economia italiana hanno contribuito ad indebolire lo slancio di solidarietà manifestato in Italia a favore dell’Ucraina, testimoniato anche da proposte di pace che non danno voce alla popolazione, che non tengono conto della storia millenaria di questo paese, della storia recente fatta di governi teleguidati dalla Russia sino alla rivolta di Euromaidan e dei tentativi popolari per raggiungere una democrazia reale. Le Nazioni Unite devono incrementare i propri sforzi per la pace, l’Unione Europea, che ha accolto più di 4 milioni di ucraini, senza che nessuno abbia gridato all’invasione, ha dimostrato che esistono strumenti, come la protezione temporanea, che possono facilitare la libertà di movimento a chi scappa dalle guerre e persecuzioni, un modello che dovrebbe diventare permanente per la risoluzione delle emergenze umanitarie. La nostra posizione è nel solco del pensiero di Thomas Sankara, presidente burkinabè, ucciso da interessi coloniali, in contrasto con tutti gli imperialismi”.

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