Sul caso della possibile decadenza dal Cda, interviene il segretario generale Uil Tripodi
MESSINA – La possibile decadenza dal Consiglio d’amministrazione UniMe di Paolo Todaro continua a far discutere. Per Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, il dirigente sindacale ha diritto a rimanere nel Cda. Al contrario, secondo Snals Confsal, Todaro deve decadere perché ha una prova selettiva come dirigente sanitario biologo al Policlinico. Analizzando le normative, ora la decisione spetta alla rettrice Giovanna Spatari e il procedimento di decadenza è stato avviato.
Osserva Tripodi: “Apprendiamo che la rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, su sollecitazione di altro sindacato autonomo aderente al comparto istruzione e ricerca, ha avviato un procedimento amministrativo finalizzato alla verifica della sussistenza dei presupposti per la decadenza, dall’incarico di consigliere di amministrazione dell’Ateneo, del nostro stimato e coraggioso dirigente sindacale Paolo Todaro. Alla luce delle convincenti e incontrovertibili controdeduzioni inviate da Todaro, assistito dall’avvocato Fernando Rizzo, per cui non sussistono norme legali, contrattuali o regolamentari tassative circa il venir meno dell’elettorato passivo, auspichiamo vivamente che la rettrice proceda a una immediata e rapida archiviazione del procedimento in questione”.
“All’università di Messina serve un clima di serenità”
“Dopo i coinvolgimenti della precedente amministrazione dell’Università di Messina in vicende giudiziarie, è, a nostro avviso, necessario perseguire un clima di serenità e collaborazione finalizzato a rilanciare il ruolo dirimente e fondamentale dell’Ateneo nel nostro tessuto sociale”, conclude il segretario generale Uil.
