Tumori cerebrali: adesso si possono rimuovere senza danni per il cervello

Tumori cerebrali: adesso si possono rimuovere senza danni per il cervello

Tumori cerebrali: adesso si possono rimuovere senza danni per il cervello

venerdì 16 Aprile 2010 - 06:56

Novità significative sono emerse dal Congresso di Taormina

Si aprono nuovi scenari sul fronte della neurochirurgia. Durante la prima giornata del 2ND meeting on Neurosurgical Tips and Tricks, al S. Domenico Palace Hotel di Taormina fino al 17 aprile, è stato delineato un quadro ben preciso sulle ultime tecniche che la scienza ha messo in campo per la rimozione dei tumori cerebrali.

È una nuova era quella prospettata nel corso del congresso: in circa trenta anni la Neurochirurgia è passata dalla fase demolitiva, caratterizzata dalla necessità di escidere (talora con lesioni) anche tessuto cerebrale sano, alla fase conservativa, in cui il rispetto di grossolane funzioni neurologiche è divenuto possibile. Oggi la nuova frontiera vede una Neurochirurgia capace di salvaguardare il patrimonio intellettivo e la sfera emozionale–affettiva dell’uomo.

Tumori, considerati inoperabili ed inguaribili, possono essere rimossi senza danno delle funzioni neurologiche e quindi senza esiti invalidanti. Negli anni recenti la sfida più importante è stata evitare paralisi degli arti, danni della sensibilità, delle vie visive. Ora la sfida si è fatta più ambiziosa: preservare le funzioni cognitive, cioè i meccanismi più intimi del pensiero e del linguaggio.

La sala operatoriaassume una nuova funzione; grazie alla risonanza magnetica attiva durante l’atto chirurgico, al monitoraggio neurofisiologico e all’endoscopia, essa diviene a tutti gli effetti un laboratorio adatto a testare i circuiti nervosi più complessi, come quelli coinvolti nei meccanismi intellettivi, emotivi ed affettivi.

È stato il prof. Michael Apuzzo a concludere la prima sessione di lavoro, con una lettura dedicata alla neurochirurgia moderna: “nella realtà del non plausibile”. Apuzzo che è professore di Chirurgia Neurologica e Tecniche Radiologiche presso la Keck School of Medicine della University of Southern California, è anche editore della prestigiosa rivista, “World Neurosurgery”.

La mattinata odierna sarà dedicata agli interventi che riguardano la regione sellare e para sellare, ponendo attenzione sul contributo che la microchirurgia riveste in questi casi, valutando le tecniche chirurgiche più innovative.

Nel pomeriggio, l’argomento principale sarà il trattamento chirurgico della spina dorsale, del rachide cervicale e della colonna lombare: quando, come e perché.

Dopo l’incontro nel maggio 2008, quello di quest’anno è il secondo convegno pianificato per fornire nozioni specifiche necessarie per chi deve trattare tale tipo di patologie. È, dunque, un intento educativo ad animare il meeting, che si concluderà nella giornata di sabato con una sessione dedicata alle tecniche chirurgiche nel sistema ventricolare.

Al congresso sono presenti studiosi provenienti da Polonia, Bulgaria, Inghilterra, Germania, Belgrado, Serbia, Marocco, Tunisia, Egitto, Giordania, Iran. A quest’ultimo paese, in particolare, verrà dedicata una relazioni per spiegare quali siano, in quella zona, i principali problemi della neurochirurgia.

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