Università. In atto modifiche al Ddl Gelmini per andare incontro alle richieste dei ricercatori a tempo inderminato

Università. In atto modifiche al Ddl Gelmini per andare incontro alle richieste dei ricercatori a tempo inderminato

Università. In atto modifiche al Ddl Gelmini per andare incontro alle richieste dei ricercatori a tempo inderminato

lunedì 05 Luglio 2010 - 10:00

Anche per loro si apre la strada della chiamata diretta come per la nuova figura di ricercatori a tempo determinato delineata nella Riforma. Il senatore Possa risponde a Tomasello, che chiedeva garanzie per gli studiosi messinesi

Lo scorso 18 Maggio, il rettore Francesco Tomasello scriveva al presidente del Senato, Renato Schifani, invitandolo “valutare positivamente le istanze dei ricercatori universitari nell’ambito del progetto di riforma delle Università italiane.

Tomasello, facendosi portavoce del dilagante malcontento degli studiosi in sevizio presso l’Ateneo peloritano – da mesi sul piede di guerra e pronti a paralizzare l’attività didattica del prosssimo anno accademico – sollecitava “modifiche al ddl oggetto di confronto parlamentare”.

Nella lettera, il rettore evidenziava che “il Senato accademico dell’Università degli Studi di messina , nella seduta del 30 aprile 2010 , ha ritenuto essenziale il contributo dei ricercatori universitari alla didattica ed alla ricerca di questo Ateno e strategico il loro ruolo”.

Al contempo, Tomasello comunicava ufficialmente a Schifani che “lo stesso Senato accademico ha deciso di supportare la richiesta dei ricercatori , relativa al riconoscimento dello stato giurdico del loro ruolo, con la previsione di meccanismi certi che garantiscano l’accesso, attraverso criteri di merito ed idonee procedure valutative, alle fasce di professore univeritario”.

Ebbenene, a distanza di un mese , la missiva di Tomasello ha avuto una risposta ufficiale . Quella del senatore Guido Possa (nella foto), presidente della “Commissione istruzione pubblica, beno cultuali, ricerca scientifica, spettacolo e sport”, il quale – in una lettera datata il 22 giugno 2010 – illustra le novità interveute nell’ultimo periodo.

Possa informa, infatti, Tomasello che la Commissione da lui stesso presieduta ha approvato un emedamento al Ddl Gelmini, in base al quale “ai ricercatori a tempo indeterminato è stata estesa la possibilità di chiamata diretta da parte delle Università, analogmente a quanto previsto per i destinatari del secondo contratto triennale nella nuova architettura relativa ai ricercatori a tempo determinato”.

Possa si dice convinto che “tale modifica costituisce in giusto riconoscimento dell’attività dei ricercatori a tempo indeterminato , colmando una lacuna del testo orginario” ed avvisa che altresì che “ulteriori suggerimenti potranno essere presi in considerazione nel corso dell’imminente esame del Ddl in Assembea”.

Basteranno ai ricercatori messinesi le rassicurazioni del senatore Possa per interromepere le forme di lotta intraprese sino ad oggi? Si attendono sviluppi.

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