Università. Tomasello precisa: “Massima condivisione con il Cda sulla NON proroga a Lupo e Raffa”

Università. Tomasello precisa: “Massima condivisione con il Cda sulla NON proroga a Lupo e Raffa”

Università. Tomasello precisa: “Massima condivisione con il Cda sulla NON proroga a Lupo e Raffa”

giovedì 01 Luglio 2010 - 13:20

“Sulla scorta di una accurata istruttoria” analizzata a poche ore dalla riunione del Consiglio d'amministrazione, il rettore - inizialmente a favore della proroga - ha proposto all'organo di governo di mandare a casa i due dirigenti

Nessuna frattura tra il rettore Francesco Tomasello e il Consiglio di amministrazione. La mancata concessione della proroga ai dirigenti Aldo Lupo e Danilo Raffa è frutto di un’assoluta condivisione tra l’organo di governo ed il Magnifico”.

Le precisazioni di Tomasello – che non ha gradito la fuga di notizie sulla vicenda proroghe – arrivano ‘per bocca’ dell’Ufficio stampa dell’Università. “Sulla scorta di un’analisi accurata della delibera del maggio scorso , analizzata poche ore prima della riunione del Consiglio d’amministrazione, il rettore – inizialmente a favore della proroga ai due dirigenti – ha rivalutato la situazione e ha ritenuto coerente assumere un comportamento uniforme con quello assunto nei confronti dell’ex dirigente alle segreterie universitarie, Enzo Santoro, che aveva beneficiato di una proroga di 6 mesi successivamente non rinnovatagli, nonostante l’intenzione di rimanere ancora in servizio”.

Secondo quando riferiscono dall’Ufficio stampa, quindi, la proposta votata all’unanimità dal Cda non era formulata a favore della proroga, ma esattamente il contrario. Verteva, cioè, sulla opportunità di NON procedere ad ulteriore proroga per Lupo e Raffa (già ‘prorogati’ di un anno) “al fine di non creare una situazione di sperequazione rispetto alle situazioni pregresse”.

Il Cda, dunque, non avrebbe fatto altro che sostenere l’orientamento del rettore e non “voltargli le spalle come scritto in un nostro articolo”(vedi articolo correlato). Prendiamo atto della rettifica, che divulghiamo nel rispetto assoluto di tutte le posizioni, ma ci permettiamo di sollevare alcuni dubbi.

Senza nulla eccepire sul possibile cambio di rotta improvviso del Rettore – che da noi contattato telefonicamente 24 ore prima della seduta del Cda si era espresso sulla sua personale convinzione dell’opportunità di concedere la proroga bis a Lupo e Raffa per non lasciare vacanti due settori strategici dell’amministrazione universitaria – ci poniamo una serie di domande, che sorgono piuttosto spontanee.

Se la proroga di un anno concessa a Lupo e Raffa il 30 giugno dello scorso anno scadeva ieri, che motivo c’era di votare una proposta per ‘mandarli a casa’ quando, di fatto, la pensione sarebbe scattata automaticamente da oggi?

Ancora, vorremmo capire se le proposte votate dal Cda sono cartacee o solo verbali. E se sono cartacee, quando sono stati cambiati i termini della proposta pro-proroga approdata in Cda nella seduta precedente (5 giugno) se il rettore si è ‘ravveduto’ poche ore prima della riunione di ieri? A precisa domanda rivolta all’Ufficio stampa, ci è stato testualmente risposto: “Noi non assistiamo alle sedute del Cda e non facciamo i burocrati”.

Terzo ed ultimo dubbio. Se rettore e componenti del Cda erano in perfetta sintonia sull’inopportunità di concedere la proroga a Lupo e Raffa, perchè il direttore amministrativo Pino Cardile – da subito palesemente contrario a mantenere in servizio i due dirigenti – ieri è uscito dall’aula, ripetendo il medesimo copione della seduta precedente, in occasione della quale era stata avanzata la proposta di salvaguardare i posti di Lupo e Raffa?

Probabilmente, i quesiti appena posti rimarranno senza risposta, ma quel che deve emergere è che il Cda non si sarebbe mai permesso di voltare le spalle al Rettore, che democraticamente indica la via e che, democraticamente, trova il più delle volte l’appoggio ed il sostegno dell’organo che presiede.

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