La Procura di Catania scagiona il professore Santi Fedele. Coinvolti ex rettori, sindaci e magistrati
CATANIA – Vicino alla sentenza il processo nato dall’inchiesta Università Bandita su una serie di presunte irregolarità nell’ambito dell’assegnazione di ruoli all’università di Catania. Tra gli imputati anche il messinese Santi Fedele. Per lui l’Accusa ha chiesto l’assoluzione. Il noto docente era coinvolto come membro della commissione che aveva selezionato i candidati per un concorso per ricercatore alla facoltà di Scienze Politiche di Catania, assegnato nel 2017. La Procura di Catania esaminò inizialmente il ruolo di 66 persone. Alla fine del processo, l’Accusa ha chiesto 39 condanne e 12 assoluzioni.
Le richieste dell’Accusa
Scattata nel 2019, l’inchiesta portò alle dimissioni dell’allora rettore Francesco Basile; per lui è stata chiesta la condanna a 10 anni e 8 mesi. Sollecitata la condanna a 4 anni invece per l’ex rettore Giacomo Pignataro. Chiesta la condanna a 3 anni e mezzo per l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco e l’assessore Orazio Licandro, 3 anni invece per l’ex procuratore Enzo d’Agata. Per il pubblico ministero vanno invece scagionati, insieme a Santi Fedele: Salvatore Cesare Amato, Piero Baglioni, Giovanni Barreca, Giovanna Cigliano, Agostino Cortesi, Alessia Facineroso, Santi Fedele, Anna Garozzo, Sebastiano Angelo Granata, Giampiero Leanza, Luigi Vincenzo Mancini e Maura Monduzzi.
Il ruolo di Fedele
Per il docente messinese già il giudice per le indagini preliminari aveva detto no alla richiesta di misura avanzata dalla Procura. L’ipotesi di reato era abuso d’ufficio e riguardava la sua partecipazione alla commissione di valutazione che assegnò il posto di ricercatore a Storia Contemporanea, alla facoltà di Scienze Politiche di Catania. Il posto andò a Sebastiano Granata, la selezione avvenne tra il luglio ed il settembre 2017, e secondo la DIGOS, che intercettò le conversazioni, il direttore del Dipartimento Giuseppe Barone contattò Fedele per assicurarsi che il posto andasse a Granata. Secondo gli inquirenti, il docente messinese si disse favorevole.
Con vero piacere ho accolto la notizia, che ha ritenuto estraneo dei reati che hanno coinvolto il Prof. Santi Fedele. Anche se ha dovuto subire un notevole danno della Sua immagine oltre al danno morale per il sospetto. È un sollievo per lui e la Sua famiglia, ma un giustizia eccessivamente in ritardo non sana il danno subito. Le Auguro un Sereno futuro.