Dal 4 al 7 ottobre torna il Sabir Fest: 66 eventi di arte, teatro, musica

Dal 4 al 7 ottobre torna il Sabir Fest: 66 eventi di arte, teatro, musica

Grazia Di Mauro

Dal 4 al 7 ottobre torna il Sabir Fest: 66 eventi di arte, teatro, musica

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sabato 29 Settembre 2018 - 06:24

Il tema principale sarà l'esercizio, il pensiero e la pratica della riparazione.Tutti gli incontri infatti, metteranno in luce i molteplici significati del verbo "riparare" come l'urgenza di conoscere, creare e sperimentare tutte quelle strategie di resistenza in un mondo che oggi concepisce l'umanità come usa e getta.

Dal 4 al 7 ottobre Messina, Catania e Reggio Calabria faranno da palcoscenico alla V edizione del SabirFest, cultura e cittadinanza mediterranea; 121 eventi, di cui 66 solo nella città peloritana e SabirLibri che vedrà in scena tre grandi librerie, ciascuna con 50 case editrici da tutta l'Italia con ospite d'onore la casa algerina Barzakh,per un totale di 1500 titoli.

I 140 volontari poi, tra studenti e non, rappresenteranno il cuore della manifestazione vestendo i panni più disparati tra librai, guide, assistenza agli ospiti e receptionist. Le iniziative di queste quattro giornate tratteranno un ampio ventaglio di ambiti culturali: il teatro, la musica e le arti visive. I seminari, i laboratori e gli incontri saranno tutti gratuiti e coinvolgeranno insieme al pubblico professionisti come scrittori, esperti e studiosi.

Ad eccezione però del monologo comico drammatico "Sono incazzato bianco"che si terrà giovedì 4 ottobre sulla nave telepass, rada San Francesco, creato in collaborazione con Gruppo Caronte&Tourist (sponsor della manifestazione) e Rete latitudini, il cui ricavato verrà devoluto interamente in beneficienza.

Il Festival quest’anno sarà dedicato al Padre gesuita Paolo Dall’Oglio, fondatore in Siria della comunità al-Khalil e riconosciuto artefice del dialogo tra cristianesimo e islam. Il suo attivismo per la non-violenza e la libertà nei mesi della rivoluzione del 2011, gli ha causato l'ostracismo del governo siriano e nel 2012 ha dovuto lasciare il paese. Il 29 luglio 2013 è stato sequestrato a Raqqa e da allora non si hanno più sue notizie.

Il tema principale sarà l'esercizio, il pensiero e la pratica della riparazione.Tutti gli incontri infatti, metteranno in luce i molteplici significati del verbo "riparare" come l'urgenza di conoscere, creare e sperimentare tutte quelle strategie di resistenza in un mondo che oggi concepisce l'umanità come usa e getta.

«Abbiamo cercato di proporre numerose occasioni per riflettere sulla condizione umana a partire dal luogo in cui viviamo, il Mediterraneo appunto —ha tenuto a precisare Caterina Pastura, rappresentante del Comitato Promotore SabirFest— luogo in cui tornano pericolosamente ad alzarsi le voci di chi nomina, numera e tratta le persone come cose.

Chiaramente intendiamo il riparare non come mero ripristino della condizione precedente, ma come esercizio di utopia e creatività, invenzione e visione del futuro nella consapevolezza del presente: riparare come pratica della conoscenza e della relazione».

Da segnalare, in particolare, l’evento “Il Mediterraneo che vogliamo è un progetto comune? Come Costruirlo?”, che si svolgerà presso l’Aula Magna del Rettorato, alle ore 17 di giovedì 4 ottobre.

Nello stesso luogo, venerdì 5 ottobre alle ore 15.30 si terrà “Il coraggio di ogni giorno – Donne, libertà e diritti nel Mediterraneo”, incontro dedicato alla prof.ssa Maria Antonella Cocchiara. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato Promotore composto da Mesogea, COSPE onlus, associazione musicale etnea, People on the Move, Sabir srl, Officine Culturali, grazie anche al prezioso sostegno dell’Ateneo peloritano ed al coinvolgimento di enti, ordini professionali e associazioni culturali e del volontariato. Particolarmente significativi in questa edizione saranno la partecipazione e il coinvolgimento dei dipartimenti universitari messinesi e di diversi docenti provenienti da altri atenei italiani.

«Sono orgoglioso – ha dichiarato il Magnifico Rettore prof. Salvatore Cuzzocrea – che l’Università abbia il compito di coadiuvare le varie attività culturali del festival, questo conferma lo spirito di servizio che anima l’Ateneo.

Il SabirFest si sta sempre più affermando come uno dei principali appuntamenti per il mondo culturale messinese e, più in generale, di quel territorio che costituisce proprio il principale bacino d’utenza dell’Università. Nel 2017, solo a Messina, si sono registrati 5mila visitatori, cifra che raddoppia se si considera l’afflusso a Reggio Calabria e Catania.

Voglio ringraziare i volontari che collaboreranno per garantire il buon esito di tutti gli eventi, molti dei quali si svolgeranno nel plesso centrale dell’Ateneo».

Altre presenze importanti saranno quelle dell'Ordine degli avvocati di Messina che ospiterà nella propria sede il seminario tra intellettuali e giuristi siriani, e l'Ordine degli architetti di Messina che a cura di Luciano Marabello ha organizzato la sessione "Ripararel'umano/Riparare l'Urbano".

L'unica nota negativa che gli organizzatori della Kermesse artistica hanno dovuto affrontare è stata l'assenza da parte delle amministrazioni locali; in particolar modo il sindaco di Messina non ha risposto alle numerose richieste di collaborazione.

«Con grande rammarico ho il dovere di sottolineare che la freddezza dell'amministrazione ha causato l'impossibilità di creare sinergiche collaborazioni —ha sottolineato con rammarico Ugo Magno, presidente del Comitato Promotore SabirFest —al fine di donarci, ad esempio, porzioni di spazio pubblico utile a creare eventi e intrattenimento.

Per cui, con grande rammarico, ho il dovere di far presente che se le cose non cabiano questa potrebbe essere l'ultima edizione di SabirFest ».

Basti pensare che SabirFest satura tutti i posti letto del centro città a Messina e rimpingua le casse degli esercenti, anche solo per quattro giorni.

Per cui viene difficile accettare, nonostante tutte le difficoltà che in questo periodo attanagliano la nostra città e di cui la neo amministrazione si sta facendo carico di esaminare e dipanare, che non si possano creare accordi proficui per il bene pubblico.

Oltretutto in un'ottica governativa cittadina che aveva come biglietto da visita la cultura, il turismo e la crescita economica.

Il primo appuntamento sarà giovedì 4 ottobre alle 10:30 presso la camera di commercio, salone della borsa con "Colpi di fulmine" incontro tra Gabriele Del Grande e gli studenti delle scuole superiori.

L'intero programma è visibile e scaricabile su www.sabirfest.it.

Grazia Di Mauro

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