Sciacca: “Dall’utopia della flotta comunale alla realtà della flotta pubblica”

Sciacca: “Dall’utopia della flotta comunale alla realtà della flotta pubblica”

Sciacca: “Dall’utopia della flotta comunale alla realtà della flotta pubblica”

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sabato 19 Maggio 2018 - 00:13

Secondo il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, l’amministrazione comunale di Messina, di concerto con i Comuni di Villa e Reggio, dovrebbe attivare le giuste sinergie con il Gruppo Fs per incrementare la flotta dei mezzi veloci

“L’Area metropolitana dello Stretto non può essere solo uno slogan, ma un progetto tangibile che deve essere concretizzato offrendo una mobilità sostenibile ed efficiente agli abitanti di Messina, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e ai circa diecimila passeggeri che ogni giorno attraversano lo Stretto”. Così in un comunicato Gaetano Sciacca, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle.

“La flotta comunale, cavallo di battaglia nel 2013 del programma Accorinti, è miserevolmente affondata di fronte alla impraticabilità del progetto e alla sua insostenibilità economica, ma non si può e non si deve rinunciare all'idea di garantire un servizio pubblico per l'attraversamento dello Stretto, con tariffe agevolate per i cittadini di Messina. Accantoniamo le utopie irrealizzabili e cerchiamo di essere seri – commenta Sciacca – La flotta pubblica dello Stretto c’è già e l'amministrazione comunale ha solo l'obbligo di trovare le risorse necessarie per renderla fruibile, conveniente e funzionale”.

“A breve sarà varato il progetto di una nuova società pubblica di navigazione sullo Stretto in seno al gruppo Fs con sede proprio a Messina. La società erediterebbe gli attuali mezzi navali veloci di Bluferries per garantire la continuità territoriale tra le due sponde (diventata un obbligo con la scorsa legge finanziaria)”.

“In questo contesto – prosegue Sciacca – l’amministrazione comunale di Messina, di concerto con i Comuni di Villa e Reggio, dovrebbe attivare le giuste sinergie con il Gruppo Fs per incrementare la flotta dei mezzi veloci, oggi solo due, e realizzare una metropolitana del mare tra le tre città dello Stretto, impiegando in maniera concreta parte dei fondi Pon Metro per l'integrazione tariffaria con le aziende di trasporto urbano e la Metroferrovia di Messina. Il Comune non è per sua natura un armatore navale, come lo si voleva far diventare, ma un organo propositivo che ha l’obbligo di investire e programmare con le Ferrovie dello Stato l'incremento dei servizi, prevedendo corse con cadenza ogni 30 minuti e per tutta la fascia giornaliera”.

“Tutto il contrario di ciò che accade oggi, con collegamenti che si interrompono già alle 20 di sera”, conclude il candidato pentastellato, che fra i suoi progetti legati al mare e al recupero del waterfront cittadino intende recuperare la stazione marittima e i suoi locali ormai abbandonati, per dare nuovo ossigeno a tutta l'area commerciale ormai desertificata.

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