cronaca

Via Facile, cancellata condanna a Ciccio Curcio

MESSINA – Non resta in piedi nulla, dopo l’ultimo grado di giudizio, dell’inchiesta Via Facile su alcune concessioni edilizie rilasciate dal Comune di Messina alla metà del decennio scorso. Eppure tre anni fa la Corte d’Appello aveva confermato che qualcosa non andava, nel rilascio di alcune di quelle sanatorie.

I reati rimasti al vaglio dei giudici dell’ultimo grado di giudizio sono però prescritti, così la Corte di Cassazione cancella le condanne per l’allora esponente del Pd Francesco Curcio e Luca D’Amico, difesi dagli avvocati Carmelo Vinci, Carlo Zappalà e Francesco Suria. I giudici della Suprema Corte, quindi, cassano per prescrizione il verdetto della Corte d’Appello di Messina che nel 2021 aveva condannato a 2 anni Curcio e un anno e mezzo D’Amico.

Se i presunti abusivismi non sono mai stati demoliti, quindi, lo è stato l’inchiesta della Polizia giudiziaria che in primo grado, nel 2019, si era chiusa con 8 condanne e solo 2 assoluzioni.

Gli investigatori avevano analizzato gli incartamenti di parecchie pratiche edilizie e, intercettando Curcio e il suo operato come componente della commissione edilizia, erano arrivati alla conclusine che alcune Al Valutazioni d’impatto ambientale erano state rilasciate irregolarmente, forse dietro scambio di favori con i costruttori. Agli atti, oltre alle conversazioni telefoniche, anche le denunce dell’agronomo Saverio Tignino.