Reggio, Università: gli studenti della facoltà di Architettura hanno visitato i cantieri del nuovo Palazzo di Giustizia

Reggio, Università: gli studenti della facoltà di Architettura hanno visitato i cantieri del nuovo Palazzo di Giustizia

Reggio, Università: gli studenti della facoltà di Architettura hanno visitato i cantieri del nuovo Palazzo di Giustizia

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domenica 22 Gennaio 2012 - 20:59

L’evento è stato fortemente voluto dagli studenti, che hanno apprezzato la visita al principale spessore in termini di dimensioni e di rappresentanza istituzionale.

Sabato 21 gennaio si è svolta l’iniziativa promossa dalla associazione studentesca Helios, coordinata dai due componenti Calarco Giuseppe (rappresentante presso il CdL) e Priolo Antonino del corso di Laurea in Edilizia ed ex C.e.G.A della Facoltà di Architettura, in collaborazione con la presidenza dello stesso Corso di Laurea , la società Bentini e la direzione dei lavori del cantiere “Nuovo Palazzo di Giustizia”, che ha permesso a una delegazione di studenti e docenti di poter visitare i cantieri, di quello che per la città di Reggio Calabria rappresenta una delle opere di maggiore spessore in termini di dimensioni e di rappresentanza istituzionale.
L’evento è stato fortemente voluto dagli studenti, i quali hanno da sempre espresso la necessità di vivere il cantiere, e di confrontarsi con tutte quelle tematiche che rappresentano gli obbiettivi formativi del corso di Laurea Triennale della Facoltà di Architettura, cioè tutti quegli aspetti che guardano alla formazione di un tecnico specializzato nella gestione dei processi realizzativi, con specifiche competenze del progetto, della sicurezza, della produzione, della certificazione energetica e della sostenibilità, e che il progetto elaborato per il Nuovo Palazzo di Giustizia, ben interpretare.
La mattinata si è articolata in due fasi, la prima ha visto il direttore dei lavori, l’Ing. Sorrento affiancato dall’Arch. Pescarin, illustrare agli studenti tutte le scelte progettuali attraverso cui si è voluta strutturare una complessa pianta, che preveda la divisione degli spazi per settori, in modo da garantire ad ogni singolo operatore del futuro Palazzo di Giustizia di disporre di aree riservate; si sono successivamente analizzate le tecniche costruttive e di integrazione impiantistica; nel primo caso si è fatto specifico riferimento alle modalità attraverso cui si sono potute integrare le classiche tecniche costruttive con i prodotti forniti dall’industria, garantendo una maggiore sicurezza per gli addetti ai lavori e riducendo la durata di ogni singola attività, nel secondo, sono state evidenziate tutti quegli accorgimenti che hanno permesso di realizzare degli impianti facilmente ispezionabili, che garantiscano una facile e veloce manutenzione.
Si è altresì focalizzata l’attenzione sugli studi effettuati per rendere il complesso edilizio all’avanguardia in termini energetici con la realizzazione di una copertura bioclimatica che sovrasta la piazza interna, con l’impiego di accorgimenti tecnici che riducano i disturbi provocati dal sole all’interno degli ambienti di lavoro e con la realizzazione di condotti che permettano un ricircolo naturale dell’aria.
La seconda fase della visita, ha visto la delegazione recarsi all’interno del cantiere, dove, grazie alla cordiale collaborazione del personale Bentini, sono state analizzate le lavorazioni e i materiali utilizzati.
La visita ha rappresentato per la componente studentesca un momento di studio sul campo di tutte quelle tematiche alle quali ci si approccia durante tutto il percorso di studi, ma che risultano di difficile comprensione se le stesse rimangono solamente dei concetti teorici. L’iniziativa ha voluto quindi fornire uno strumento aggiuntivo alla normale attività didattica, che a nostro avviso risulta di fondamentale importanza per garantire a qualunque tecnico una formazione completa .
Un particolare ringraziamento và alla società Bentini, nelle persone dell’Ing. Giovanni Caracciolo e del Geometra Porcu , e alla direzione lavori, nelle persone dell’Ing. A. Sorrento, Arch. Pescarin, Arch. Grandini, Arch. Surace, i quali sin da subito si sono resi disponibili a rendere possibile tale iniziativa.

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