Aeroporto del Mela, una determina di 38 mila euro apre nuove polemiche

Gli unici voli finora collegati con lo scalo sono quelli pindarici. L’aeroporto del Mela, uno dei pallini dell’amministrazione provinciale, continua ad essere al centro delle polemiche con l’opposizione. L’ultima puntata è scaturita da una determina dirigenziale pubblicata all’Albo Pretorio, anche in seguito alla denuncia presentata alla Digos dal consigliere provinciale di Sicilia Vera Pippo Lombardo. La determina in questione è dell’ufficio dirigenziale “Area Metropolitana, Pianificazione strategica e Turismo” retto da Francesco Alibrandi che ha riapprovato l’elaborato delle competenze tecniche per la redazione della “Relazione specialistica di caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale del Mela” per un importo complessivo 38.360,58 euro. La cifra, in tempi di vacche magre, e l’argomento, una relazione su un aeroporto che ha la stessa probabilità di essere realizzato di una pista per astronavi, ha fatto sobbalzare il capogruppo del Pd Pippo Rao, che ha deciso di vederci chiaro su un capitolo, quello dell’aeroporto del Mela, che sembrava essere stato archiviato da tempo. Ieri mattina l’esponente dell’opposizione ha chiesto agli uffici l’intera documentazione per capire se si tratta di somme, queste sì, che rischiano davvero di “prendere il volo” in uno dei momenti più duri per le casse dell’Ente. “Mi auguro davvero che non abbiano fatto la follia di spendere questi 38 mila euro- spiega Rao che è pronto a rivolgersi alla magistratura contabile- e che in ogni caso non pensino neanche di impegnarli con tutti i problemi reali che questo Palazzo ha. Non è il caso di perdere tempo per una cosa che non esiste e non esisterà, come lo scalo del Mela. La determina potrebbe essere semplicemente una parte del vecchio progetto che viene riapprovata, ma in ogni caso voglio vederci chiaro”. L’aeroporto è al centro di un contenzioso tra Palazzo dei Leoni ed i tecnici che hanno redatto il progetto e da un anno esiste anche un ordine del giorno in Consiglio Provinciale che riguarda proprio lo Statuto dello scalo.

Non è soltanto Rao a sobbalzare dalla sedia nel leggere queste cifre. A proposito dell’aeroporto del Mela anche l’assessore provinciale alle partecipate Michele Bisignano la pensa allo stesso modo: “Non è più il caso di pensare a questo progetto, che appare fuori dal mondo e dalla realtà. Messina ha a disposizione due strutture, quella di Catania e quella di Reggio Calabria. Personalmente non ho mai nascosto di voler puntare su Reggio, che proprio di recente è stato inserito tra i 31 scali sui 112 complessivi ritenuti d’interesse nazionale. Ci sono le condizioni per puntare sull’aeroporto dello Stretto, potenziando i collegamenti finora carenti, migliorando i servizi, studiando convenzioni ed agevolazioni”.

L’assessore provinciale sottolinea come il Piano Nazionale degli aeroporti sia stato varato dopo un’attesa di 26 anni e non prevede in alcun modo la realizzazione di nuovi aeroporti nel territorio nazionale.

“Anche Comiso non rientra nel piano nazionale-prosegue- e può essere ultimato solo con fondi regionali. Pertanto se si vuole realizzare la struttura del Mela lo si può fare solo con finanziamenti regionali o dei privati. Ed entrambe le soluzioni non mi sembrano proponibili. Mantenere l’ordine del giorno in Consiglio su questo argomento o pubblicare determine di questo genere mi sembra fuori luogo”.

Intanto oggi, su proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture ed ai Trasporti Nino Bartolotta, giunta Crocetta ha esaminato il Piano nazionale di sviluppo aeroportuale ed ha deciso di protestare per il declassamento degli scali di Catania e Comiso. La Regione non sottoscriverà il Piano fin quando non saranno accolte le richieste siciliane che mettono tra le priorità le esigenze di mobilità e di collegamento.

Rosaria Brancato

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