"Addio sud, con l'autonomia differenziata la secessione dei ricchi" VIDEO

“Addio sud, con l’autonomia differenziata la secessione dei ricchi” VIDEO

Marco Olivieri

“Addio sud, con l’autonomia differenziata la secessione dei ricchi” VIDEO

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domenica 19 Febbraio 2023 - 15:12

Un confronto promosso dal Pd di Messina sul disegno di legge Calderoli e sui suoi effetti sul Meridione

MESSINA – “Con il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata avverrà la secessione dei ricchi”. Non usa parole prudenti il presidente dell’Assemblea del Pd, il costituzionalista Antonio Saitta. Con lui, ad animare a Santa Maria Alemanna, nella mattina del 18 febbraio, un incontro sul tema, promosso dal Partito democratico, sono la deputata Stefania Marino, la consigliera comunale e componente della segreteria regionale Antonella Russo e il segretario generale della Cgil di Messina Pietro Patti. Mette in evidenza Saitta: “Un bambino reggino ha ovviamente gli stessi diritti di un bambino di Reggio Emilia. E quindi hanno lo stesso diritto, in linea con la Costituzione, a fare le stesse ore di scuola, ad avere la mensa scolastica e gli stessi servizi, con la stessa qualità. Ma sappiamo che non è così. E il regionalismo differenziato può avere un significato, e non essere incostituzionale, se viene declinato nel senso di ridurre i divari tra nord e sud. Tuttavia, non è questa l’impostazione del disegno di legge Calderoli, che acuisce le disuguaglianze fra parti del Paese, a danno del Meridione. In questo caso, s’incrementano le distanze tra nord e sud”.

Un confronto ricco di spunti da approfondire, quello promosso dal Pd. Il regionalismo differenziato è stato inserito nella Costituzione (articolo 116, comma 3), con la riforma del Titolo V (legge costutuzionale del 2001), e la questione meridionale è stata resa marginale su spinta leghista, è stato sostenuto nel corso del dibattito. E, da parte sua, il segretario della Cgil Patti ha sottolineato che “l’autonomia differenziata va rigettata senza se e senza ma. Le disuguaglianze vengono prima cristallizzate e poi aumentate con questa legge. Occorre, invece, impegnarsi per garantire diritti a tutti in modo uniforme nel Paese”. E ha messo in risalto sempre Saitta: “Se si fossero attuati i Lep, livelli essenziali di prestazione, previsti dalla riforma del 2001, e solo per due categorie li ha fatti il governo Draghi, il sud avrebbe avuto un numero straordinario di risorse. In mancanza dei Lep, il criterio è quello delle spese storiche e quindi le differenze tra nord e sud rimangono fisse”.

In video una parte dell’intervento del costituzionalista Saitta.

L’incontro del Pd di Messina
Il pubblico a Santa Maria Alemanna

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