Akademia. A tu per tu con Sara Ciancio: "In campo sempre con il sorriso" VIDEO

Akademia. A tu per tu con Sara Ciancio: “In campo sempre con il sorriso” VIDEO

Simone Milioti

Akademia. A tu per tu con Sara Ciancio: “In campo sempre con il sorriso” VIDEO

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domenica 07 Maggio 2023 - 13:02

"Mi sono innamorata della Sicilia" dice la 'piccola peste' di Akademia, che racconta anche il suo modo di vivere la pallavolo e la scaramanzia dello spogliatoio

MESSINA – Sara Ciancio è una pallavolista della Desi Shipping Akademia Messina. Nata nel febbraio del 1999 a Città di Castello, in Umbria, è alla sua prima stagione in Serie A2, lo scorso anno giocò a Palmi in B1 e sfidò da avversaria la formazione peloritana. Quest’anno l’arrivo in Sicilia, per la prima volta nella sua vita, i cui luoghi racconta l’hanno fatta innamorare.

Sara Ciancio ha iniziato a giocare a pallavolo perché doveva fare sport e non voleva più fare nuoto. La mamma giocava ma fu la nonna a portarla in palestra e questo sport le piacque subito, nonostante avrebbe forse preferito proseguire la carriera in un ruolo diverso.

In stagione solo due volte è stata preferita a Giorgia Faraone nello starting six di Akademia, ma sia con coach Breviglieri prima che con coach Bonafede adesso è sempre pronta a dare una mano a partita in corso in seconda linea sfruttando la sua ricezione. In stagione regolare ha giocato 16 delle 20 partite disputate, in due è partita titolare. Mentre nelle regular season ha subentrata in ognuna delle 10 partite affrontate da Akademia.

Sara Ciancio però, come ci racconta nell’intervista che segue, ama divertirsi in campo e dalle compagne è stata soprannominata anche ‘piccola peste’. Se vi capita di vedere uno dei “selfilotti”, le foto di squadra scattate da Valentina Martilotti, dopo una vittoria di Akademia vedrete sempre una pallavolista a cavaluccio su una compagna: quella è Sara Ciancio.

Cosa ci dice del suo ruolo?
“Inizialmente non è stato subito amore, mi piaceva attaccare, ma se volevo continuare a giocare e migliorarmi dovevo cambiare ruolo. Il libero è un ruolo difficile, non hai modo di sfogarti come hanno altri con l’attacco. Ho imparato a scaricare in altro modo: mi carica tantissimo una difesa, chiunque la faccia”.

Vedendo partite e allenamenti una sua caratteristica è quella di essere molto giocherellona.
“La pallavolo ricordiamoci sempre è un gioco, a me piace tanto perché mi diverte. La pressione normale ci sta, devi raggiungere l’obiettivo, ma devi farlo nel modo migliore. Mi piace che ci sia il sorriso in campo, come diceva una mia vecchia allenatrice ‘con il sorriso le cose vengono meglio'”.

Come viene chiamata Sara Ciancio dalle compagne?

“Qualcuno mi chiama ‘piccola peste’, proprio per quel discorso di giocherellona. Alla fine però Sari, Sara Cia, altre compà”.

Aneddoti da spogliatoio?
“Sono tutte scaramantiche, una cosa impressionante. Io non lo sono ma questo forse è l’anno buono che riescono a portarmi dalla loro parte. Chi il sale, chi si rompono i lacci e non li cambia, chi il posto, chi le scarpe sempre le stesse, lo stesso cibo in trasferta, lo stesso indumento, tutte scaramantiche mai visto nessuna squadra con persone così scaramantiche. Però è anche il lato bello su cui poi si scherza”.

Prima stagione in serie A, ha trovato differenze e che emozioni ha provato?
“La prima volta che sono scesa in campo mi tremavano le gambe, però è un’esperienza nuova bellissima che all’inizio ho affrontato trovando difficoltà. La velocità del pallone, la tecnica, la tattica, era molto dura, ci dicevano tante cose nuove e io mi segnavo tutto per apprendere e crescere. È stato difficile ma grazie alle mie compagne più grandi ed esperte è stato un crescendo”.

Come trova la Sicilia e la città di Messina?
“Mi sono innamorata della Sicilia, posti bellissimi. Riscontro cordialità nelle persone, sono tutti aperti e disponibili credo sia il lato più bello. Ma anche ciò che la terra offre: mare, montagne, colline e tramonti sul mare. Stiamo a Villafranca e ogni giorno vediamo un tramonto differente da quello del giorno prima”.

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