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Messina. Cirs in immobile Ipab, Basile: “No speculazioni. Faremo come per la Città del Ragazzo” VIDEO

Servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – La sede del Cirs di via Monsignor Bruno è di proprietà dell’Ipab (Istututo Pubblico di Assistenza e Beneficienza). L’immobile ha rischiato di essere venduto e il Comitato per il Reinserimento Sociale di Messina avrebbe perso la sua casa, in cui opera e ospita donne in difficoltà da 65 anni.

Basile: “Non permetterò speculazioni”

In occasione della benedizione del nuovo pulmino acquistato dal Cirs grazie alle donazioni, il sindaco di Messina e della Città Metropolitana Federico Basile si è impegnato pubblicamente con la presidente Maria Celeste Celi affinché l’immobile resti a disposizione della città. “Non permetteremo nessuna speculazione”, ha detto ai nostri microfoni.

“La Città Metropolitana acquisterà l’immobile”

Il sindaco ha sottolineato, inoltre, la vicinanza dell’Amministrazione al Cirs, che da 65 anni combatte la violenza contro le donne e ha poi voluto mettere l’accento sulla questione relativa all’immobile che ospita l’Ente, di proprietà dell’Ipab: “Come è stato fatto per la città del ragazzo dove si è evitata una grande edificazione un mese fa abbiamo avuto un’interlocuzione formale e sostanziale con l’Ipab, il 25 agosto abbiamo approvato il bilancio consuntivo della Città Metropolitana e io sono convinto che questa sia la volta buona per formalizzare anche l’acquisizione della sede del Cirs”.

Si concluderebbe così una lunga battaglia portata avanti dal Cirs in questi anni, per evitare che la struttura fosse venduta e destinata a speculazioni edilizie o imprenditoriali e rimanesse invece a disposizione delle persone fragili, in particolare donne e bambini, come previsto dalle finalità statutarie dell’Ipab Collereale.

Il sogno del “Palazzo delle Donne”

La presidente Celi ha posto l’accento anche sull’immobile adiacente, sempre di proprietà dell’Ipab, chiuso e inutilizzato ormai da anni. Al suo interno sono presenti un teatro e un asilo per bambini che permetterebbero al Cirs di realizzare quel sogno del “Palazzo delle Donne” di cui la città avrebbe bisogno. “Con gli spazi giusti potrebbe nascere un vero e proprio polo culturale, per le donne e per tutta la città. Questo stabile è nato a fini sociali e non permetteremo che ci venga tolto”, ha dichiarato.