Messina. Una grande area verde sul mare di Tono ridotta a discarica - VIDEO

Messina. Una grande area verde sul mare di Tono ridotta a discarica – VIDEO

Pippo Trimarchi

Messina. Una grande area verde sul mare di Tono ridotta a discarica – VIDEO

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mercoledì 09 Settembre 2020 - 07:30

Il video reportage su un magnifico polmone verde a ridosso della spiaggia di Tono deturpato dall’immondizia lasciata dagli incivili.

Una meravigliosa, suggestiva, affascinante, estesa area verde che si intreccia mirabilmente con una spiaggia e un mare incantevoli. Ci troviamo sul lato terminale sinistro del torrente Tono. Molti messinesi conoscono questo che non si esita a definire un paradiso a due passi dalla città. Un polmone verde che, fortunatamente, ha destinazione urbanistica agricola. Dunque può essere utilizzato solo per la sua naturale vocazione. Con un intervento intelligente si potrebbe coniugare l’agricoltura di qualità con un sistema leggero ed evoluto di ricettività, integrato sapientemente con la fruizione del mare. Un’operazione di alto profilo a servizio dei messinesi e dei turisti da rendere compatibile con la maestosità dei luoghi, la cui energia estetica basta di per sé ad offrire un piacere profondo e dunque idoneo a richiamare un turismo di qualità.

Una realtà di degrado inaccettabile

Purtroppo la realtà apparsa ai nostri occhi ieri, martedì 8 settembre, nel realizzare il servizio video allegato a questo articolo è molto lontana da questa visione. Già nell’arrivare abbiamo trovato sugli argini del torrente Tono l’immondizia lasciata da chi non si adegua alle regole del porta a porta. Poi, giunti sul posto, abbiamo constatato come l’abitudine di molte persone di organizzare feste, bivacchi, raduni domenicali con molti partecipanti abbia creato nel polmone verde sul mare di Tono una situazione di degrado davvero intollerabile. Cumuli di spazzatura con i resti dei pic-nic sono sparsi in tutta la vasta e bellissima area. Bottiglie, piatti, bicchieri di plastica, residui di cibo e resti di liquori, fanno bella mostra di sé a testimoniare come non ci sia alcun rispetto per la magnificenza dei luoghi. Abbiamo anche trovato i resti di fuochi pericolosamente accesi laddove basterebbe niente per scatenare un incendio devastante. I componenti della società privata, proprietaria del terreno, sono più volte intervenuti a pulire nella speranza che prevalessero finalmente comportamenti più educati. Putroppo, però, l’aggressione dell’inciviltà è talmente pervasiva che non si riesce a contenere. Tutto ciò non è giusto.

Non si può accettare questo spreco di bellezza

Bisogna fare qualcosa, bisogna tutelare e valorizzare così tanta bellezza. Per questo l’attenzione di Tempostretto sul polmone verde di Tono parte da questo servizio video ma non calerà. Con la speranza che finalmente si possano creare le condizioni perché quella visione di cui parlavamo all’inizio possa concretizzarsi. Non è impossibile, posto che i vincoli urbanistici e gli stessi intendimenti della società proprietaria si muovono in quella direzione.

Posto che però nessuno ce la può fare da solo, soprattutto in un contesto difficile come il nostro, per raggiungere l’obiettivo serve una coralità di intenti che coinvolga in funzione di supporto anche la parte pubblica e che confluisca in una progettualità all’altezza della magnificenza della natura, che nel paradiso di Tono si esprime ai suoi massimi livelli.

A dimostrazione di quante potenzialità possa esplicitare la bellezza, ieri, nel realizzare il servizio, abbiamo casualmente incontrato un famoso Youtuber messinese, Stefano Germanotta. Era intento a realizzare un nuovo video che manderà in rete giovedì prossimo. E’ stata una sorpresa piacevole di cui abbiamo ritenuto giusto darvi conto.

RIPRESE E MONTAGGIO DI MATTEO ARRIGO

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4 commenti

  1. È una vergogna, una delle tante purtroppo. E di rifiuti è pieno anche nella discesa che porta da faro superiore al bar tono…

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  2. Bisogna mettere le telecamere in queste zone particolarmente prese di mira da questi delinquenti, perché a questo punto di delinquenti si tratta, altro che incivili.

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  3. Parlerei anche dell’erosione della costa in questione. Ricordo che li c’era una spiaggia di oltre 100 metri e fra qualche anno sparirà anche quest’area verde. Mi chiedo dove si potrà buttare la spazzatura…

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  4. Non capisco il motivo per cui l’area, anche se vasta, non sia stata mai recintata visto che è di proprietà privata.

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