"Quando sento di voler salvare il mondo è lui che salva me", Fiorella Mannoia emoziona Messina

“Quando sento di voler salvare il mondo è lui che salva me”, Fiorella Mannoia emoziona Messina

Redazione

“Quando sento di voler salvare il mondo è lui che salva me”, Fiorella Mannoia emoziona Messina

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lunedì 09 Agosto 2021 - 12:28

Due ore di concerto per l'artista con il suo "Padroni di niente tour". Dai brani intramontabili fino ai nuovi passando per l'omaggio a Franco Battiato

E poi e poi e poi sarà, che quando sento di voler salvare il mondo, poi succede che è lui che invece salva me…”  Fiorella Mannoia strega l’arena di Villa Dante, incanta e canta, invita a riflettere e a non dimenticare, sorride e danza, dà voce alle emozioni e ai ricordi e ai sogni. Regina del palcoscenico e artista a tutto tondo fino alla fine, quando s’inchina davanti al pubblico ringraziandolo per una presenza che non solo non è scontata nella seconda estate della pandemia, ma è anche più difficile tra green pass, timori, e costi aumentati. “Come diciamo a Napoli, grazie, sono con la testa sotto ai vostri piedi”.

Padroni di niente tour

Due ore di concerto che ripercorre le tappe di una lunga carriera e inizia dalla fine, da “Padroni di niente”, brano scritto nei mesi del lockdown e dà il titolo al tour che sta attraversando il Paese. Già perché di fronte ad una pandemia che mai avremmo potuto immaginare ci siamo ritrovati, noi, che eravamo convinti di dominare il mondo, di esserne padroni, che in realtà non siamo padroni di niente. Ma è proprio di fronte a questi momenti che dobbiamo tornare all’origine, all’Uomo che è dentro di noi e che abbiamo smarrito nei deliri dell’onnipotenza.

La vita è un valore

Passa, e certo che passa. L’uomo cammina e lascia la sua traccia. Costruisce muri sopra gli orizzonti. Stabilisce confini, le leggi, le sorti. Sbaglia, sbaglia chi non cambia. Chi genera paura, chi alimenta rabbia. La convinzione che non cambierà mai niente. È solo un pensiero che inquina la mente. C’è che siamo padroni di tutto e di niente. C’è che l’uomo non vede, non parla e non sente. Qui c’è gente che spera in mezzo a gente che spara e dispera l’amore. Qui c’è chi non capisce che prima di tutto la vita è un valore

Due ore di concerto

Quando ci ricordiamo che non siamo padroni di niente riemerge una sola certezza in tutta la sua bellezza: la vita è un valore. Parla della pandemia Fiorella Mannoia, ma anche dei temi a lei cari, come quelli della lotta contro la violenza sulle donne “sì, sono femminista. E spero che sempre più uomini lo diventino. Ne conosco tanti. Solo insieme ne usciamo”. Parla della necessità di ritrovarsi di nuovo, ma anche di non farsi travolgere dall’odio dei social. Il concerto segue un filo conduttore che è quello della vita, “che sia benedetta”.

Intramontabili e nuovi

Oltre ai nuovi brani non potevano mancare gli “intramontabili”, che hanno contraddistinto il suo successo sin dal 1981 quando scatenava tutti con “Caffè nero bollente”. Ha emozionato riempendo il palco insieme ai suoi inseparabili compagni di viaggio Diego Corradini (batteria), Claudio Storniolo (pianoforte e tastiere), Luca Visigalli (basso), Max Rosati e Alessandro De Crescenzo (chitarre), Carlo De Francesco (percussioni e direzione artistica (e a fine concerto ha ringraziato anche i tecnici, gli scenografi e quanti contribuiscono, dietro le quinte, al successo dei concerti).

Omaggio a Battiato

Tutti in piedi quando ha rivolto un omaggio a Franco Battiato, cantando La Cura. Ed un secondo pensiero è andato a Lucio Dalla quando ha cantato Cara ed ha aggiunto “Dobbiamo continuare a cantarle certe canzoni, e non solo noi sul palco, ma anche voi, sempre, le canzoni di Battiato, Dalla, Pino Daniele, non devono essere dimenticate”.

La Cura

Le canzoni

Immancabile il lungo bis, per un ritorno ai concerti che ha il sapore di un cammino verso quella che tutti chiamiamo normalità ma che sarà sicuramente diversa. Da Padroni di niente a Si è rotto, Olà, Eccomi qui, Il peso del coraggio, Nessuna conseguenza, Riparare, Che sia Benedetta, Come si cambia,  Penelope, In viaggio, Siamo ancora qui, Sally, Quello che le donne non dicono, Sempre e per sempre. Fiorella canta sul palco e il pubblico nell’arena, ripetendo le parole dedicate da una madre alla figlia “rivendica il diritto,a essere felice,non dar retta alla gente, non sa quello che dice,e non aver paura,ma non ti fidare, se il gioco è troppo facile, avrai qualcosa da pagare” o alle donne o infine, a tutti quelli che non si arrendono “E’ una regola che vale in tutto l’Universo, chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso. E anche se la paura fa tremare non ho mai smesso di lottare”.

Messina Restarts

Emozioni e applausi a Villa Dante, per un cartellone allestito tra non poche difficoltà dall’assessore agli spettacoli Francesco Gallo che può dirsi più che soddisfatto guardando (è l’auspicio) alla stagione del 2022. Perfetta l’organizzazione grazie a Lello Manfredi con Sud Dimensione servizi, e prezioso è stato l’impegno di Messina Social City. Prossimi appuntamenti Samuele Bersani (il 12 agosto), Piero Pelù (il 13 agosto), Aiello Live (17 agosto), Francesco Renga (21 agosto), Alice canta Battiato (2 settembre), Enrico Brignano (3 settembre)

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