La seconda tranche di demolizioni riguarderà le baracche che costeggiano la caserma in via Ennio Quinto
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Quella di via Taormina è la baraccopoli più grande di Messina dopo Ritiro. Nel rione, infatti, vivono ancora più di 400 famiglie. Ecco perché cancellarla completamente non sarà semplice e si procederà un pezzo alla volta. Il primo è proprio quello che si sta buttando giù in questi giorni. Le ruspe sono entrate in azione lo scorso 2 dicembre e stanno ancora lavorando. Si tratta di una decina di baracche, tutte abbandonate e piene di rifiuti. Contemporaneamente quindi si demolisce e si fa pulizia nell’area che si affaccia sulla via Adolfo Celi.
Prossima tranche di demolizioni in via Ennio Quinto
La prossima tranche di lavori riguarderà le baracche che costeggiano la caserma di Minissale in via Ennio Quinto. Una strada strettissima abitata da una decina di famiglie che attendono da anni che arrivi una casa anche per loro. Qui i cittadini lottano ogni giorni con pezzi di muro che cadono, pali della luce piegati e la stradina che ad ogni pioggia si allaga e diventa un fiume.
Una via collegherà zona sud e nuova Don Blasco
La demolizione di queste case consentirebbe anche la realizzazione di una via di collegamento fra la zona sud di Messina e la nuova via Don Blasco. Un progetto che il Comune di Messina ha già pronto. Nel frattempo, l’Ufficio del commissario per il Risanamento sta acquistando le case da assegnare alle famiglie che abitano qui.
Guardate che vergogna, che schifo di zone che ci sono ancora a Messina! Una cosa vomitevole che nemmeno nel quarto mondo si trova! Dicono che stanno sbaraccando! E cosa hanno fatto in questi 50 anni e passa questi sciacqua lattughe? E poi ci vantiamo di essere una città bella! Basta andare in certi rioni per vedere lo schifo che c’è a Messina! Nessuna città è come la nostra! Un degrado impressionante. Sbaraccano, ma non creano nulla. Non ci sono piazze, luioghi d’incontro, negozi, servizi, ecc.ecc. Sono sceso a Messina per l’Immacolata e sono andato a trovare un amico d’infanzia che non vedevo da decenni. Abita in via Jacopo Ruffo zona Torrente Giostra alto. Prendo il Taxi e vedo che ai margini del viale ci sono tuguri, case malsane, baracche ecc. ecc. Mi chiedo: ma come fanno a vivere queste persone senza un servizio, un negozio, una scuola, un asilo. Diciamo la verita: le periferie di Messina fanno veramente ribrezzo! Ma questi si vantano, si esaltano! Hanno riempito la città di luminarie per Natale spendendo cifre da capogiro. Non sarebbe stato megllio se avessero speso quei soldi per rifare l’acquedotto dato che ci sono interi quartieri dove non arriva l’acqua? Vi sembra una bella città questa? La bellezza ce l’ha data solo madre natura. Tutto il resto è solo una grande porcheria! Guardatevi attorno. Guardate il panorama. Quanti brutti palazzi, quante case vecchie e malsane che deturpano la città. Una città rovinata dall’avidità e dalla speculazione. Messina: una bella donna vestita di stracci!